Dopo il grande successo riscosso a Milano e in varie altre città italiane, domenica 27 Ottobre la rappresentazione va in scena all’Auditorium dei Missionari della Consolata (via delle Mura Aurelie 11/13, ore 16).
A chiusura del Sinodo sull’Amazzonia, andrà in scena a Roma in collaborazione con la Fondazione Missio, lo spettacolo «L’Amazzonia non è verde», di Andrea Zaniboni, prodotto dal Centro missionario PIME di Milano, dove ha debuttato con successo in Aprile.
L’appuntamento romano è per domenica 27 Ottobre.
La mattina, ci sarà la Santa Messa di Papa Francesco che mette fine alle tre settimane di lavori di 185 tra Vescovi ed esperti riuniti a riflettere sul tema «Amazzonia. Nuovi cammini per la Chiesa e per un’ecologia integrale».
Il pomeriggio, alle ore 16 all’Auditorium dei Missionari della Consolata (via delle Mura Aurelie 11/13), segue lo spettacolo del PIME. L’ingresso è libero ma è richiesta la prenotazione al tel. 02 43.822.317/377 o alla email rubino@pimemilano.com.
La rappresentazione di Zaniboni, direttore artistico del Teatro Padre Gheddo del PIME, racconta con parole e musica l’Amazzonia di ieri e di oggi attraverso le esperienze di alcuni grandi testimoni, tra cui i missionari del PIME, che per primi, settanta anni fa, giunsero in quelle terre ad annunciare il Vangelo e vi hanno fondato anche due Diocesi.
Il cast di musicisti è di rilievo, con Kal dos Santos alle percussioni, la fisarmonica indomabile di Nadio Marenco, il clarinetto virtuoso di Adalberto Ferrari, gli acuti di Rachel O’Brien che eseguirà anche brani di Morricone dal celebre film Mission. La voce dell’attrice Elda Olivieri, con la sua ipnotica capacità interpretativa, aiuta ad entrare nel mondo della terra del grande fiume e nelle vite dei popoli. Il racconto è un viaggio lungo il Rio delle Amazzoni, con i suoi suoni, i suoi colori e i suoi testimoni (Chico Mendes, suor Dorothy Stang, Carlos Nobre, p. Lele Ramin e tanti altri). Un viaggio a tratti duro, ma arricchente e originale.
In sei mesi, lo spettacolo ha calcato diversi palcoscenici in varie città italiane riscuotendo un’ottima risposta di pubblico e di critica proprio per l’articolata commistione di arti, tra musica, poesia, narrazione, canto e recitazione, che coinvolgono il pubblico di ogni età con un forte impatto emotivo.
L’esibizione romana si inserisce nel contesto del progetto «Amazzonia Casa Comune», il ricco calendario di incontri, testimonianze e occasioni di riflessione che gli istituti missionari e una serie di organismi tra cui la Repam (la Rete ecclesiale Panamazzonica) stanno promuovendo nella Capitale per far conoscere il Sinodo e le sue sfide.