Per l’appuntamento scaligero del Festival Milano Musica in programma domenica 27 ottobre alle ore 20, la Filarmonica della Scala ospita due artisti di riferimento nel panorama musicale contemporaneo: il direttore statunitense Brad Lubman dirige l’orchestra nel concerto per violino di Luca Francesconi Duende. The Dark Notes, accostandolo al Sacre du printemps di Stravinskij.
Solista è la violinista Leila Josefowicz, straordinaria interprete e collaboratrice di autori quali Oliver Knussen, John Adams, Esa-Pekka Salonen, Colin Matthews e Steven Mackey. Tra le sue prime esecuzioni assolute si annovera la Sinfonia drammatica Scheherazade.2 di Adams nel 2015. Nel 2013 Luca Francesconi l’ha scelta come interprete del suo concerto per violino e orchestra , eseguito per la prima volta a Stoccolma con la direzione di Susanna Mälkki e premiato con il Royal Philharmonic Society Award ai Proms nel 2016. Di lunga data è anche l’amicizia che lega il compositore milanese a Brad Lubman, che ha diretto la prima esecuzione di Trauma Études a Washington nel marzo 2019 e tre produzioni dell’opera Quartett, ripresa alla Scala proprio in queste settimane.
Il Concerto per violino di Francesconi sembra trarre ispirazione dal termine spagnolo che si riferisce all’estro creativo, a una forza sotterranea che sfugge al controllo razionale, al demone del flamenco e del cante hondo. In un testo del 1930, Il duende. Teoria e gioco, Federico García Lorca definisce il duende come un’inquietudine, un’energia oscura che è insieme il motore dell’esperienza del vivere e l’essenza dell’arte. «Il duende è storicamente il demone del flamenco» – dice Luca Francesconi – «Come ci spiega García Lorca, è una forza sotterranea d’inaudita potenza che sfugge al controllo razionale. Per ritrovare una forza primigenia nello strumento forse più carico di storia dell’Occidente, è necessaria una perigliosa discesa negli inferi delle note nere, o un volo fuori dall’orbita terrestre. Che è lo stesso. Difficilissimo. Ma senza duende si resta inchiodati al suolo. Lorca ci avverte: Manuel Torres, grande artista del popolo andaluso, diceva a uno che cantava: Hai voce, conosci gli stili, ma non ce la farai mai, perché non hai duende».
La spinta generatrice di una forza arcaica, che viene dal profondo, lega Duende al Sacre du printemps di Stravinskij, e per questo accostato al concerto per violino: anche qui la dimensione ancestrale dei ritmi della terra genera una energia dirompente. L’istinto della vita stessa è la chiave di una delle partiture che più hanno segnato il Novecento musicale. Non a caso Igor Stravinskij è tra i compositori più amati da Luca Francesconi: «ha capito come si poteva entrare dentro quel famoso “atomo” e sviluppare, ed è stata una rivelazione».
Teatro alla Scala
Filarmonica della Scala
Brad Lubman, direttore
Leila Josefowicz, violino
Luca Francesconi (1956)
Duende. The Dark Notes (2013) — 26′
per violino e orchestra
Igor Stravinskij (1882-1971)
Le Sacre du Printemps (1911/1913) — 35′
Per ricordare Luciana Pestalozza e Claudio Abbado
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Biglietti: € 40/20/10/5
Biglietteria Festival Milano Musica
Abbonamenti e biglietti per tutti i concerti sono in vendita nella biglietteria di Milano Musica presso la biglietteria del Teatro alla Scala, largo Ghiringhelli, da lunedì a sabato (ore 10.30-18), e inoltre domenica 27 ottobre, dalle 12 all’inizio del concerto.
+39.02.861147, ore 10.30-18 (nei periodi di apertura)
biglietteria@milanomusica.org