Pubblicata la stagione 2019-2020 di Officina Teatro, l’accogliente spazio a due passi dal belvedere di San Leucio, che quest’anno accanto a formule consolidate propone alcune curiose novità.
Durante la festa d’inaugurazione, a cui hanno preso parte centocinquanta spettatori e uno strano Babbo Natale, il direttore artistico Michele Pagano ha spiegato le idee che hanno dato forma al programma di quest’anno, col pungente titolo di Stereotipi, che propone 18 spettacoli e diverse iniziative collaterali. Apertura il 19-20 ottobre con La vecchia di Rita Frongia, “commedia malincomica” carica di umanità.
Fra gli spettacoli in stagione lavori e attori premiati in rassegne nazionali, come Settanta volte sette di Controcanto Collettivo, vincitore dei Teatri del sacro 2019, e Il colloquio del Collettivo Lunazione, vincitore del Premio Scenario periferie 2019. A febbraio il Muhammad Ali sarà interpretato da Francesco Di Leva, recentemente insignito del prestigioso Premio Pasinetti alla Mostra del Cinema di Venezia.
Rivivono in scena alcuni lavori di Officina Teatro molto applauditi nelle precedenti stagioni: la sfolgorante Trilogia della villeggiatura tratta da Goldoni, il poetico ed intimo Dibenemivuole, il misterioso Peppino mani dell’angelo. A gran richiesta torna anche Radio cuore libero, audace drammaturgia ispirata a Le cinque rose di Jennifer di Annibale Ruccello.
Officina esce dai suoi spazi coi Monologhi da bar, vere e proprie irruzioni teatrali nei caffè casertani, dove gli avventori si trasformano a sorpresa in spettatori casuali. A teatro invece ripartono il Baratto, piccola stagione di opere brevi in cui gli spettatori offrono un proprio oggetto in cambio dello spettacolo, e le Attese, momenti d’arte varia che precedono gli spettacoli del cartellone. Prosegue anche la tradizione dei Contorni, i momenti conviviali collettivi in cui gli spettatori incontrano gli attori alla fine di ogni rappresentazione.
«Noi crediamo che il teatro abbia la funzione di nutrire il territorio – ha detto il direttore Pagano – e di rappresentare un riferimento culturale e simbolico per la comunità che lo abita. Questa è la stella polare di tutte le nostre scelte e la ragione stessa per cui facciamo teatro».
Il calendario completo della stagione è disponibile su www.officinateatro.com.