di Andre Agassi
traduzione di Giuliana Lupi
lettura scenica di Invisibile Kollettivo
con Nicola Bortolotti, Lorenzo Fontana, Alessandro Mor, Franca Penone/Debora Zuin, Elena Russo Arman
luci Matteo Crespi
Produzione Teatro dell’Elfo
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«Odio il tennis, lo odio con tutto il cuore, eppure continuo a giocare, continuo a palleggiare tutta la mattina, tutto il pomeriggio, perché non ho scelta. Per quanto voglia fermarmi non ci riesco. Continuo a implorarmi di smettere e continuo a giocare, e questo divario, questo conflitto, tra ciò che voglio e ciò che effettivamente faccio mi appare l’essenza della mia vita…».
Sono parole di Andre Agassi, star del tennis, racchiuse nell’autobiografia pubblicata nel 2009 e diventata un best seller, vero e proprio romanzo di formazione di grandissima profondità, uno dei libri più appassionati contro lo sport che siano mai stati scritti da un atleta, e che la compagnia Invisibile Kollettivo, composta da Nicola Bortolotti, Lorenzo Fontana, Alessandro Mor, Franca Penone/Debora Zuin, Elena Russo Arman, porta in scena in “OPEN-La mia storia” al Teatro Elfo Puccini di Milano dal 5 al 17 novembre.
Dopo L’Avversario di Emmanuel Carrère, Invisibile Kollettivo, nel più assoluto rispetto del testo originario, tenuto in scena come oggetto sempre presente, in questa seconda lettura scenica – il cui debutto è avvenuto a giugno al Napoli Teatro Festival – torna a scandagliare un percorso di formazione faticoso e avvincente e cerca di illuminare piste sorprendenti e inattese che hanno portato Andre Agassi a trovarsi, e a riconoscersi, attraverso un processo di abbandono delle maschere a lui attribuite prima dalla famiglia, poi dai fans e dallo star system, che hanno fatto di lui un’icona degli anni ‘90.
Un padre ossessivo e brutale che lo vuole numero uno al mondo, allenamenti disumani contro il “drago sputapalle”, una carriera lunga 20 anni e 1000 match, imprese memorabili, parabole discendenti, quella di Agassi è la favola contemporanea di un bambino che ha fatto della sua vita l’incarnazione del sogno americano.
La storia, collocata a metà tra il sogno americano e un che di favolistico, racconta tutto per blocchi: il padre, l’incontro con l’allenatore, le prime crisi, la caduta dei capelli, gli avversari storici come Pete Sampras e la scelta del ritiro nel 2006. Assieme a questa conflittualità c’è il punto di arrivo del libro, quando Agassi scrive: “Non mi sono trasformato nel corso del tempo, mi sono formato”. Il suo percorso è la scoperta di un destino, che per lui si attua quando il tennis diventa finalmente un gioco e non più un’imposizione.
La definizione “lettura scenica”, lungi dal riferirsi a una resa improntata alla staticità, vuole indicare un lavoro che rinuncia sia alla mediazione di una “lettura registica” sia al ricorso ad un adattamento drammaturgico dei testi, puntando a rendere tridimensionale la parola scritta solo attraverso i corpi e le interpretazioni degli attori; in quest’ottica diventa fondamentale la presenza fisica dell’oggetto-libro in scena, vera e propria “maschera” posta tra l’opera letteraria e il lavoro attoriale.
Invisibile Kollettivo nasce nel 2017 dal “reincontro” tra Elena Russo Arman, Franca Penone, Alessandro Mor, Lorenzo Fontana e Nicola Bortolotti.
Formatisi come attori negli stessi anni (tra il ’91 e il ’95), chi allo Stabile di Torino, chi al Piccolo Teatro di Milano, dopo aver incrociato i loro percorsi individuali con maestri indiscussi delle scene (da Ronconi a Strehler, da Stein a Cobelli, da De Capitani e Bruni, da Lavia a Mauri a Martone, per citarne alcuni) e aver avuto esperienze anche nell’ambito della regia, alla soglia dei cinquanta, decidono di mettersi insieme attratti dalla possibilità di realizzare in teatro romanzi, o comunque testi che non nascono direttamente per la scena, in spettacoli basati sulla centralità degli attori e animati da una piccola utopia: la ricerca di democrazia nello spazio meno democratico del mondo, il palcoscenico. Nasce, così, un dittico sul tema dell’identità formato dalle letture sceniche dei romanzi “L’Avversario” di Emmanuel Carrère e “Open” di Andre Agassi, spettacoli entrambi prodotti dal Teatro dell’Elfo.
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TEATRO ELFO PUCCINI, sala Fassbinder
corso Buenos Aires 33, Milano
Orari: Mar/sab 21:00, dom 16:30
Prezzi: intero € 33 / martedì posto unico € 22 / rid. giovani e anziani € 17 / online da €16,50
Info e prenotazione: tel. 02.0066.0606
biglietteria@elfo.org – www.elfo.org
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Durata: 1 h 20 minuti
Trailer: https://vimeo.com/362324160