25 eventi in 2 mesi di programmazione, 8 spazi coinvolti per un totale di 1000 posti disponibili su un bacino potenziale di 78.000 abitanti. Spettacoli, laboratori, work in progress, mostre e case aperte a pubblico e artisti, con 3 ospiti stabili in residenza artistica e l’atteso ritorno dell’Iraa Theatre di Cuocolo/Bosetti.
Dopo l’anteprima di giovedì 17 ottobre, con Sindrome Italia di T.F. Vaccaro e Vacuo di E. Sbaragli in prova aperta al Teatro dei Coraggiosi e al Teatro De Larderel di Pomarance (ore 18.30 e 21.15), la rassegna si apre ufficialmente con tre giorni di Festa inaugurale: venerdì 18, domenica 20 e venerdì 25 ottobre il pubblico sarà accolto (ore 20.30) da un brindisi di benvenuto durante il quale sarà presentato nei dettagli il programma. A seguire (ore 21.15), i primi spettacoli in calendario: Terra Di Rosa – Vite Di Rosa Balistreri di e con Tiziana Francesca Vaccaro (18/10 Monterotondo M.mo – Teatro del Ciliegio), Radio Maigret – I casi di Monsieur M., il Simenon di Settimo Cielo (20/10 Pomarance – Teatro dei Coraggiosi), e I Marziani al mare di Alberto Severi (25/10 Castelnuovo V.C. – Sala La Pista) con la comicità irresistibile di Beatrice Visibelli e Marco Natalucci.
La kermesse prosegue fino al 22 dicembre con ospiti dalla Toscana e da tutta Italia, sempre all’insegna della parola chiave scelta quest’anno dal direttore artistico Marco Pasquinucci e dalla direttrice organizzativa Annastella Giannelli: Relazioni, “per indicare, con un solo sostantivo plurale, un caleidoscopio di legami fra territori, artisti e pubblici, fra spettatori, cittadini e spazi della comunità, fra generazioni. Pensiamo infatti che la nostra missione più grande sia quella di generare attraverso l’arte intrecci positivi tra persone, anime, luoghi e desideri.”
L’iniziativa “ARTISTInCASA” nasce per sottolineare il valore dell’accoglienza e darà agli abitanti la possibilità di invitare nella propria abitazione le compagnie, per approfondire attraverso momenti conviviali la conoscenza reciproca, le storie e i bisogni che muovono la volontà di “fare” o “vedere” teatro. Gli artisti ospiti, oltre a portare in scena i loro spettacoli, dedicheranno ai pubblici anche prove aperte e laboratori tematicamente connessi alle proprie poetiche.
Nel programma 2019 è inserita la sezione speciale “C’era una volta” dedicata ai classici della letteratura per bambini. Cappuccetto Rosso di Zaches Teatro (dai 4 anni) e Una storia… da Hansel e Gretel dei fratelli Grimm di Pilar Ternera (dai 6 anni) si affiancheranno in serale a Requiem for Pinocchio di Le vie del fool, uno spettacolo che mantenendo sullo sfondo la favola di Collodi riflette su tematiche sociali e attuali come il lavoro, l’emancipazione, il pregiudizio, allargando al mondo degli adulti il proprio target di riferimento.
Alle famiglie è dedicato La stanza dei giochi, spettacolo tout public vincitore del Premio Scenario Infanzia 2014, che avrà come unici protagonisti due attori di 11 e 12 anni, ribaltando la consuetudine del Teatro Ragazzi interpretato da adulti. Una drammaturgia sapiente, che restituisce con limpidezza e semplicità di gesti e parole la dimensione profonda e poetica del mondo infantile. Quest’appuntamento sarà preceduto dall’inaugurazione della mostra finale del progetto “Estate insieme 2019” realizzato in collaborazione con la Società della Salute Valdera-Alta Val di Cecina, che tra luglio e agosto ha coinvolto 55 bambini di Volterra, Pomarance e Castelnuovo Val di Cecina.
Alle nuove generazioni i sono dedicati anche i 3 appuntamenti in matinée dell’azione “Il Teatro fa Scuola”: Bottoni (primo spettacolo per ragazzi della compagnia di fama internazionale Iraa Theatre di Cuocolo/Bosetti), Siete venuti a trovarmi (una storia delicata che continua la ricerca dei Chille de la balanza sulla memoria del manicomio di San Salvi) e Gaia e l’energia della terra (produzione di Officine Papage e Onda Teatro, che racconta il sogno ecologico di una giovane ragazza e della sua papera Pepe).
“Energie del territorio” è invece un focus sulle proposte che nascono dal basso e che vedranno salire sul palcoscenico direttamente i cittadini. In questi casi i ruoli tra chi crea e chi osserva/ascolta sono invertiti. Questa scelta è legata soprattutto alla volontà di gratificare l’entusiasmo e le propensioni artistiche dei nostri territori, offrendo loro spazi di visibilità e condivisione.