Dopo i primi anni di studio e ricerca per la creazione di un repertorio e di una chimica orchestrale che ha portato la Filarmonica del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo diretta dal Maestro Pier Carlo Orizio a confrontarsi con un repertorio che va dal classicismo fino al primo Novecento, dall’opera alla musica da film, nel 2019 la Filarmonica ha affrontato un nuovo progetto legato alla voce strumentale dell’800 per eccellenza, interlocutore ideale con l’orchestra, appunto il pianoforte.
Uno strumento che subisce nell’800 nell’arco di pochi decenni una trasformazione pressocché definitiva, costringendo con il suo aumento di volume sonoro a plasmare alle sue spalle una nuova orchestra, più numerosa e variegata, che possa essere sua degna co-protagonista.
Confrontandosi con capolavori come gli ultimi concerti di Beethoven, passando per il concertismo sinfonico di Brahms, fino all’essenza virtuosistica dei concerti di Liszt, la Filarmonica racconta l’ideale evoluzione che la scrittura pianistico-orchestrale ha avuto luogo dal tardo-classicismo fino al tardo-romanticismo attraverso la collaborazione con giovani solisti italiani ed internazionali.
Una narrazione originale che vedrà impegnata la Filarmonica da inizio novembre con la prima tournée italiana: 5 date a Carpi, Sondrio, Novara (Festival Cantelli), Milano (Stagione de La Società dei Concerti) e Piacenza (inaugurazione della Stagione Concertistica) con Giuseppe Albanese, fra i pianisti più attivi sul territorio nazionale ed europeo. Chiuderà l’anno il concerto a Brescia con Federico Colli, medaglia d’oro al concorso di Leeds del 2012 e proiettato da allora nelle più prestigiose sale del mondo.
Si tratta di 9 date in tutto il Nord Italia per il 2019 considerando che lo scorso febbraio a Verona si era esibita con il pianista Ivan Krpan, ventiduenne croato vincitore nel 2017 del prestigioso concorso Busoni; altre due date invece nelle città d’origine di Bergamo e Brescia con Francesco Piemontesi, concertista internazionale svizzero rinomato per la sensibilità e l’interpretazione del repertorio romantico.
Dopo le audizioni online dello scorso anno, che riscontrarono una grande partecipazione di giovani musicisti sia dall’Italia che dall’Europa, la Filarmonica riaprirà le audizioni a partire dal 28 ottobre per integrare l’orchestra con nuovi talenti per le produzioni 2020 nei ruoli di violino, oboe, corno inglese e fagotto. Il bando, valido fino al 13 dicembre, è consultabile sul sito filarmonicadelfestival.it nell’apposita sezione.
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PROGRAMMI E DATE
Domenica 3 novembre
Carpi, Teatro Comunale / ore 17
Stagione teatrale 2019/20
Filarmonica del Festival
Pier Carlo Orizio direttore
Giuseppe Albanese pianista
Schumann: Sinfonia n.4 in re minore, op.120
Liszt: Concerto n.2 in la maggiore per pianoforte e orchestra, S125
Liszt: Concerto n.1 in mi bemolle maggiore per pianoforte e orchestra, S124
Lunedì 4 novembre
Sondrio, Teatro Sociale / ore 21
Filarmonica del Festival
Pier Carlo Orizio direttore
Giuseppe Albanese pianista
Brahms: Variazioni su un tema di Haydn in si bemolle maggiore per orchestra, op. 56°
Liszt: Malédiction, per pianoforte e orchestra d’archi, S121
Liszt: Concerto n.2 in la maggiore per pianoforte e orchestra, S125
Liszt: Concerto n.1 in mi bemolle maggiore per pianoforte e orchestra, S124
Martedì 5 novembre
Novara, Teatro Faraggiana / ore 21
Festival Cantelli
Filarmonica del Festival
Pier Carlo Orizio direttore
Giuseppe Albanese pianista
Liszt: Malédiction, per pianoforte e orchestra d’archi, S121
Liszt: Concerto n.1 in mi bemolle maggiore per pianoforte e orchestra, S124
Schumann: Sinfonia n.4 in re minore, op.120
Mercoledì 6 novembre
Milano, Sala Verdi / ore 20.45
Società dei Concerti stagione 2019/20 – Serie Smeraldo
Filarmonica del Festival
Pier Carlo Orizio direttore
Giuseppe Albanese pianista
Liszt: Concerto n.2 in la maggiore per pianoforte e orchestra, S125
Liszt: Concerto n.1 in mi bemolle maggiore per pianoforte e orchestra, S124
Schumann: Sinfonia n.4 in re minore, op.120
Venerdì 8 novembre
Piacenza, Teatro Municipale / ore 21
Inaugurazione stagione sinfonica 2019/20
Filarmonica del Festival
Pier Carlo Orizio direttore
Giuseppe Albanese pianista
Liszt: Concerto n.2 in la maggiore per pianoforte e orchestra, S125
Liszt: Concerto n.1 in mi bemolle maggiore per pianoforte e orchestra, S124
Schumann: Sinfonia n.4 in re minore, op.120
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PIER CARLO ORIZIO, direttore
Nato a Brescia nel 1963, Pier Carlo Orizio si è diplomato in pianoforte sotto la guida di Sergio Marengoni e in direzione d’orchestra con Donato Renzetti, frequentando altresì i corsi di perfezionamento tenuti da Emil Tchakarov (Venezia 1988) e da Leonard Bernstein (Roma 1989). Ha diretto alcune delle principali orchestre europee tra le quali la Filarmonica di San Pietroburgo, la Russian National, la Camerata Salzburg con Salvatore Accardo solista, la Tchaikovsky Symphony, la Danish National Symphony. Con la Prague Philharmonia ha registrato per la RAI il Concerto n. 1 di Beethoven e il Concerto di Schumann, solista Martha Argerich. Un rapporto speciale lo lega alla Cina, ove è stato direttore artistico del Beijing International Piano Festival. Dal 2008 ha diretto nelle principali sale cinesi orchestre quali la Beijing Symphony e la Shenzhen Philarmonic Orchestra.
Nella sua attività concertistica ha collaborato con nomi leggendari quali Mstislav Rostropovich, Sir James Galway, Rudolf Buchbinder, Boris Berezovsky su invito dei maggiori festival europei.
Profondamente interessato alla musica del nostro tempo, ha diretto brani di Arvo Pärt, Sofia Gubaidulina, Krzysztof Penderecky (solista al flauto Massimo Mercelli) e prime assolute, tra gli altri, di Giancarlo Facchinetti e Mauro Montalbetti.
Nel 2013 ha fondato, con Luca Ranieri, la Filarmonica del Festival Pianistico di Brescia, collaborando con solisti quali Salvatore Accardo, Uto Ughi, Daniil Trifonov, Ramin Bahrami, Sergej Krylov, Martha Argerich e Mikhail Pletnev
Nell’aprile del 2018 Pier Carlo Orizio ha diretto nuovamente la prestigiosa Russian National Orchestra: a Mosca per l’inaugurazione del Festival Rostropovich, solista al pianoforte Mikhail Pletnev, e alla Royal Opera House di Muscat, in Oman, solista al violino Sergej Krylov. Nel luglio 2018 ha diretto la Zagreb Philharmonic Orchestra con solisti Julian Rachlin e Mischa Maisky.
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GIUSEPPE ALBANESE, pianoforte
Tra i più richiesti pianisti della sua generazione, Giuseppe Albanese debutta nel 2014 su etichetta Deutsche Grammophon con un concept album dal titolo “Fantasia”, con musiche di Beethoven, Schubert e Schumann. Segue nel 2015 il suo secondo album DG “Après une lecture de Liszt”, interamente dedicato al compositore ungherese. Nel marzo 2016 Decca Classics inserisce nel box con l’opera omnia di Bartók in 32 cd la sua registrazione (in prima mondiale) del brano “Valtozatok” (Variazioni). Di recentissima pubblicazione, i Concerti nn.1 e 2 e “Malédiction di Liszt per Universal Music.
Invitato per recital e concerti con orchestra da autorevoli ribalte internazionali quali – tra gli altri – il Metropolitan Museum, la Rockefeller University e la Steinway Hall di New York; l’Auditorium Amijai di Buenos Aires; il Cenart di Mexico City; la Konzerthaus di Berlino; la Laeisz Halle di Amburgo; la Philharmonie di Essen; il Mozarteum di Salisburgo; St. Martin in the Fields e la Steinway Hall di Londra; la Salle Cortot di Parigi; la Filarmonica di San Pietroburgo; la Filharmonia Narodowa di Varsavia; la Filarmonica Slovena di Lubiana; la Gulbenkian di Lisbona, ha collaborato con direttori del calibro di Christian Arming, John Axelrod, James Conlon, Lawrence Foster, Will Humburg, Dmitri Jurowski, Julian Kovatchev, Alain Lombard, Nicola Luisotti, Othmar Maga, Fabio Mastrangelo, Henrik Nanasi, Anton Nanut, Tomas Netopil, Daniel Oren, George Pehlivanian, Donato Renzetti, Alexander Sladkowsky, Hubert Soudant, Pinchas Steinberg, Michel Tabachnik, Jeffrey Tate, Jurai Valcuha, Jonathan Webb ecc.
Tra i festival, di particolare rilievo gli inviti al Winter Arts Square di Yuri Temirkanov a San Pietroburgo, al Castleton di Lorin Maazel (USA), all’Internazionale di Brescia e Bergamo e al MiTo SettembreMusica, alla Biennale Musica di Venezia, oltre al Mittlefest, il Tiroler Festspiele di Erl, il Festival di Colmar, En Blanco y Negro di Mexico City, il Festival di Sintra (Portogallo), il Tongyeong Festival (Corea).
In Italia ha suonato per tutte le più importanti stagioni concertistiche (incluse quelle dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia e della RAI di Torino) e in tutti i più importanti teatri.
Negli ultimi tempi il Mº Albanese si è distinto per essere stato invitato a suonare in ben undici delle tredici Fondazioni Liriche italiane: il Petruzzelli di Bari, il Comunale di Bologna, il Teatro Lirico di Cagliari, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, il Carlo Felice di Genova, il Teatro San Carlo di Napoli, il Massimo di Palermo, il Teatro dell’Opera di Roma, il Verdi di Trieste, la Fenice di Venezia, l’Arena di Verona.
Prima di “Fantasia” e “Après une lecture de Liszt”, Albanese ha riscosso singolare successo con il CD monografico con musiche di Debussy pubblicato a gennaio 2012 per il mensile “Amadeus” in occasione dell’anniversario dei 150 anni della nascita del compositore francese. Il suo CD “1900 – Yearbooks of 20th Century Piano, dedicato all’anno solare 1900 e contenente musiche di Skrjabin, Szymanowski, MacDowell e la prima registrazione assoluta delle Variazioni di Bartók è stato recensito come CD del mese dal mensile Suonare News e 5 stelle sia nel giudizio tecnico che artistico dal mensile Amadeus.
Già “Premio Venezia” 1997 (assegnato all’unanimità da una giuria presieduta dal Mº Roman Vlad) e Premio speciale per la miglior esecuzione dell’opera contemporanea al “Busoni” di Bolzano, Albanese vince nel 2003 il primo premio al “Vendome Prize” (presidente di giuria Sir Jeffrey Tate) con finali a Londra e Lisbona: un evento definito da Le Figaro “il concorso più prestigioso del mondo attuale”.
Albanese è laureato in Filosofia col massimo dei voti e la lode (con dignità di stampa della tesi sull’Estetica di Liszt nelle “Années de Pèlerinage”) ed a soli 25 anni è stato docente a contratto di “Metodologia della comunicazione musicale” presso l’Università di Messina. Insegna attualmente Pianoforte al Conservatorio “Tartini” di Trieste.