Musikè, rassegna itinerante di musica, teatro, danza promossa e organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo da mercoledì 9 ottobre a mercoledì 26 novembre, proporrà altri otto spettacoli con alcuni dei nomi più prestigiosi del panorama nazionale e internazionale.
Nei teatri, nelle sale da concerto e nelle chiese di Padova e Rovigo e nelle rispettive province, in eventi ad ingresso gratuito, con prenotazione obbligatoria, si esibiranno artisti del calibro di: Federico Buffa (mercoledì 9 ottobre alle 21.00, al Teatro Ballarin di Lendinara, Rovigo); l’ottetto di tromboni dell’ensemble Trombone Unit Hannover (domenica 13 ottobre alle 21.00 al Tempio della Beata Vergine del Soccorso (La Rotonda) di Rovigo); Antonella Questa (venerdì 25 ottobre alle 21.00 al Teatro Goldoni di Bagnoli di Sopra (PD); l’Accademia Arte della Diversità del Teatro La Ribalta (giovedì 31 ottobre alle 21.00 al Piccolo Teatro Don Bosco (PD); Elsa Bossi (venerdì 8 novembre alle 21.00 al Teatro Filarmonico di Piove di Sacco (PD)); la compagnia del ballerino e coreografo angloindiano Aakash Odedra (venerdì 15 novembre alle 21.00 al Teatro Ferrari di Camposampiero (PD)); i Wiener Sängerknaben (sabato 23 novembre alle ore 21.00, Chiesa di S. Maria dei Servi di Padova); la compagnia del coreografo francese di origine algerina Hervé Koubi (martedì 26 novembre alle 21.00, Teatro Sociale di Rovigo).
Vicende sportive che diventano un affresco storico, poetico, musicale. Questo è Il rigore che non c’era, spettacolo di teatro e musica di Federico Buffa in programma mercoledì 9 ottobre alle 21.00 al Teatro Ballarin di Lendinara (RO). Dopo la consueta pausa estiva, la ripresa della rassegna è affidata a questo caleidoscopio di storie intrecciate tra loro e contrappuntate dalla musica, che sottolinea e impreziosisce le parole. Un angelo custode, interpretato da Jvonne Giò; uno strampalato attore, interpretato da Marco Caronna; e un pianista, Alessandro Nidi: sono i tre compagni di viaggio che porteranno Federico Buffa a scoprire che quella volta, quel rigore, ha cambiato la storia di tutti.
L’ottetto di tromboni dell’ensemble Trombone Unit Hannover proporrà, domenica 13 ottobre alle 21.00 al Tempio della Beata Vergine del Soccorso (La Rotonda) a Rovigo, una rilettura originale e potente dei Quadri di un’esposizione di Modest Musorgskij, a continuare idealmente un discorso che Musikè ha iniziato nel 2017 con Mikhail Rudy (pianoforte e videoproiezioni, su quella stessa musica). Il confronto prosegue, all’interno della rassegna di quest’anno, con la suite dal Romeo e Giulietta di Prokofiev, eseguita dalla Filarmonica Toscanini e ripresa qui in una versione affidata interamente ai tromboni. Completa il programma un particolarissimo arrangiamento della celebre Musica per i reali fuochi d’artificio di Händel.
Con Infanzia felice. Una fiaba per adulti, in programma venerdì 25 ottobre alle 21.00 al Teatro Goldoni di Bagnoli di Sopra (PD), l’attrice Antonella Questa prosegue la sua ricerca sulla natura delle relazioni umane, scegliendo come tema l’educazione dei bambini e partendo da Pedagogia nera, una raccolta di saggi e manuali pubblicati tra la fine del Seicento e i primi anni del secolo scorso. Un viaggio appassionato e divertente all’interno della famiglia e della scuola di oggi, per capire dove affondi le radici quella rabbia che si insinua tra genitori e insegnanti e che troppo spesso spinge bambini e ragazzi verso il bullismo.
Giovedì 31 ottobre alle 21.00 il Piccolo Teatro Don Bosco di Padova ospiterà Ali di Antonio Viganò, Gian Luigi Gherzi e Remo Rostagno, portato in scena dall’Accademia Arte della Diversità. La compagnia, nata in seno al Teatro La Ribalta di Bolzano, è costituita in maggioranza da attori e attrici in situazione di disagio psichico, che da cinque anni fanno teatro in forma professionale. Ali è il racconto dell’incontro tra un giovane uomo qualunque, disilluso e pessimista, e un individuo con due ferite rosse sulle spalle, un angelo sceso dal cielo attraverso un palo della luce, che ha voglia di soffrire e di amare come fanno tutti gli esseri umani. Scoprendo ricordi sepolti sotto mucchi di sassi, l’angelo mette a nudo la vita del giovane uomo, i suoi dolori, le sue gioie: un gioco crudele e poetico in cui l’uomo scopre la propria storia unica e irripetibile, mentre l’angelo sarà chiamato a scegliere se essere tutto e niente oppure assumere un’identità precisa, terrena, rinunciando alla dimensione divina.
La condizione femminile indagata non solo con le parole e le tragedie di oggi, ma anche con le parole e le tragedie di ieri. Venerdì 8 novembre alle 21.00 al Teatro Filarmonico di Piove di Sacco (PD) l’attrice Elsa Bossi, con le musiche originali di Alberto Braida al pianoforte, darà voce ai racconti di Ada Negri, svelando il lato passionale di una scrittrice comunemente nota solo per le sue poesie da libro di scuola. Lo spettacolo Ada. La solitaria propone al pubblico una prosa per molti aspetti coraggiosa e scomoda, che parla di aborto, di violenza di genere, di prostituzione, di gelosia, di sogni spezzati, mostrando un’autrice – e una donna – attenta ai temi sociali del suo tempo molto più di quanto si immagini.
Come da tradizione consolidata di Musikè, sarà dedicato alla danza lo spettacolo al Teatro Ferrari di Camposampiero (PD), che venerdì 15 novembre alle 21.00 vedrà accendere i riflettori sul nuovo lavoro della compagnia del ballerino e coreografo angloindiano Aakash Odedra, già ospite di Musikè come solista nel 2013. Lo spettacolo, vincitore del Premio “Freedom of Expression” di Amnesty International, ha un titolo che prende spunto da un hashtag tra i più usati nei social, #JeSuis, per cercare di cambiarne il senso: da proiezione individuale ed egoistica, sfruttata per mettersi in luce anche nei momenti più drammatici, a reale condivisione delle vicende di una parte più sfortunata dell’umanità. In #JeSuis la lente è focalizzata su un gruppo di danzatori la cui storia è quella dei “vicini indesiderati”: nato da alcuni workshop che Odedra ha tenuto a Istanbul dal 2012, e in particolare da un periodo trascorso con i danzatori nel 2016 sia in Inghilterra che in Turchia, lo spettacolo esplora temi come la disinformazione, la crescita della xenofobia in Occidente, la soppressione della libertà, la disperazione delle persone che sono fuggite dalla Siria nel 2015.
Dopo il Tölzer Knabenchor, il coro di voci bianche di Monaco di Baviera che ha inaugurato la scorsa edizione a Rovigo, sabato 23 novembre alle ore 21.00 nella Chiesa di S. Maria dei Servi di Padova Musikè ospiterà i Wiener Sängerknaben, il coro di voci bianche di Vienna, internazionalmente noto per le sue partecipazioni al concerto di Capodanno. Il repertorio del coro spazia dal barocco al contemporaneo, dai canti popolari alla musica etnica. Innumerevoli sono i CD, DVD, documentari e film realizzati in questi anni di attività, come pure i direttori d’orchestra e le orchestre con cui il coro ha collaborato e collabora ogni anno. Per Musikè i Wiener Sängerknaben, diretti da Jimmy Chiang, eseguiranno pagine di Couperin, Mozart, Schubert, Britten e canti tradizionali natalizi.
Per l’ultimo appuntamento della rassegna 2019, martedì 26 novembre alle 21.00, il Teatro Sociale di Rovigo vedrà protagonista la compagnia del coreografo francese di origine algerina Hervé Koubi con un vero e proprio kolossal che indaga le origini della cultura mediterranea e la paura ancestrale dello straniero, per rivelare la raffinata potenza delle culture cosiddette «barbare»: Les nuits barbares è uno spettacolo che unisce la suggestione ipnotica della parata da guerra e la precisione di un balletto classico, per mostrare al pubblico la parte più affascinante dell’incontro tra culture e religioni. I danzatori fanno vorticare le loro gonne come dervisci, brandendo lame e coltelli al suono della musica sacra di Mozart e Fauré miscelata con melodie tradizionali algerine. La loro energia evoca un’umanità intera di «barbari»: Persiani, Celti, Goti, Unni, Vandali, apparizioni da tempi remoti e oscuri, emblemi splendidi e terribili di quel crocevia di popoli e culture che chiamiamo Mediterraneo. Questi elementi insieme storici e culturali si mescolano, dal punto di vista stilistico, con il linguaggio della breakdance e dell’hip hop, reinventato in un mix di generi che è insieme sensuale e spirituale.
Ingresso gratuito con prenotazione sul sito www.rassegnamusike.it fino a esaurimento posti
Per informazioni
tel. 345 7154654
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