Il festival organizzato dall’associazione artistica e culturale Segni d’infanzia, promosso dal Comune di Mantova e Complesso Museale di Palazzo Ducale, patrocinato tra gli altri da Parlamento Europeo, Comitato Italiano per l’Unicef e Regione Lombardia, è sostenuto da MIBAC, Commissione europea, Fondazione Cariverona, Fondazione Cariplo, Fondazione Banca Agricola Mantovana, Ambasciata di Francia, Istituto Francese in Italia, Fondazione Nuovi Mecenati, Tea, Mantova Outlet Village, Agenzia Nazionale per i Giovani, BPER Banca, Reale Ambasciata di Norvegia, Parco del Mincio e numerosi sponsor privati.
Torna dal 26 ottobre al 3 novembre SEGNI New Generations Festival, evento culturale e internazionale di teatro, arte e spettacolo dedicato a bambini, ragazzi, scuole e famiglie, giunto alla sua XIV edizione, organizzato dall’Associazione Segni di infanzia.
Simbolo di SEGNI 2019 è il maestoso cavallo di Giulio Romano, tratto dagli affreschi della volta nella Sala di Troia del Complesso Museale di Palazzo Ducale, con il quale si rinnova anche quest’anno la partnership con l’intenzione di stare al passo – che sia al trotto o al galoppo – delle nuove generazioni per trasformare il giovane pubblico in cavalieri contemporanei in grado di cavalcare il proprio senso critico, compiere imprese indimenticabili percorrendo le praterie dell’immaginazione.
Oltre 200 appuntamenti tra spettacoli, laboratori, incontri e focus con gli artisti e con gli operatori, ben nove spettacoli in prima nazionale, tanti gli artisti internazionali provenienti da Danimarca, Olanda, Giappone, Canada e soprattutto Francia, da sempre paese ospite grazie alla collaborazione con La Francia in Scena, stagione artistica dell’Institut français Italia, realizzata su iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, con il sostegno dell’Institut Français, del Ministère de la Culture e della Fondazione Nuovi Mecenati.
Special guest di quest’edizione sarà il pioniere del rap italiano Frankie hi-nrg mc per una serata unica sul palco del meraviglioso Teatro Bibiena con Tra libro e teatro: faccio la mia cosa, monologo ritmato sotto forma di lettura, tratto dal libro edito da Mondadori, per conoscere la storia dell’hip hop e per approfondire un modo di comunicare che esprime le battaglie sociali e dà voce ad intere generazioni (31 ott, ore 21).
Quest’anno il Festival arriva in anticipo ed esce dalla città con due imperdibili eventi di anteprima: il 13 ottobre presso il Mantova Outlet Village di Bagnolo San Vito – nuovo teatro e partner strategico di SEGNI – un’inedita giornata di eventi no stop, spettacoli e laboratori gratuiti, che si ripetono dalle 11:00 alle 18:00 e dove decorare e bardare destrieri di cartone creati da Smurfit Kappa con cui sfilare, per le vie e le piazze del Village, in teatrali cortei al galoppo; il 20 ottobre presso il Teatro di Gonzaga, la rassegna per famiglie Incantastorie curata da Teatro dell’Orsa in collaborazione con il Comune di Gonzaga, ospita la coproduzione italo/canadese, Patchwork, un mosaico di storie.
Questa edizione di SEGNI dedica un focus importante al tema dei cambiamenti climatici, cogliendo l’urgenza a parlarne e ad agire manifestata dalle giovani generazioni in tutta Europa, e lo fa con gli appuntamenti I giovani europei, l’artico e i cambiamenti climatici e il Teen Kitchen Table – Ambasciatori del cambiamento (30 ott) realizzati con la collaborazione e il sostegno di Commissione europea, Parlamento europeo, Reale Ambasciata di Norvegia, Tea e Parco del Mincio. E per stimolare comportamenti sostenibili e il rispetto dell’ambiente anche nei bambini a partire dai 6 anni propone lo spettacolo interattivo e gratuito Super Eureka (27 ott) grazie a Tea che sostiene il Festival e con il quale porta avanti questa azione di sensibilizzazione a misura di famiglie e bambini anche nel corso dell’anno, con il Forum sulla sostenibilità del 22 febbraio 2020.
Eco friendly è anche la scelta degli organizzatori di consigliare al pubblico la consultazione del programma sulla App gratuita Festival Segni, creata da Global Informatica, per ridurre l’uso della carta.
Tra le novità di SEGNI 2019: la sezione Una vetrina sul futuro nata dalla collaborazione e con il sostegno di Comune di Mantova, Fondazione Banca Agricola Mantovana e Fondazione Cariplo, dedicata alla creatività emergente, con l’obiettivo di dare visibilità e opportunità di crescita a idee e talenti. In scena (dal 29 ott all’1 nov, ex Convento benedettino) una selezione di spettacoli – Il sogno di Jumbo, Cane nero, Le città indicibili, Alica, Polvere, storie ispirate a grandi classici rivisitati dal teatro d’ombre e di oggetti, sui temi dell’identità, dell’incontro con l’altro, del coraggio di inseguire i propri sogni – creati dagli allievi del Corso di Formazione sul teatro di figura ANIMATERIA – operazione approvata con DGR 1208/2018 del 30/07/2018 e co-finanziata dal Fondo sociale europeo PO 2014-2020 Regione Emilia-Romagna – a cura di Teatro Gioco Vita, Teatro delle Briciole e Teatro del Drago. Prevista anche la premiazione con 1.000 euro e la presentazione di un progetto artistico selezionato grazie a una call lanciata prima del Festival. Così come da segnalare l’innovativa postazione in Loggia del Grano di Ang In Radio – Lombardia #ecosistemaculturaleeuropa, antenna locale di un network nazionale realizzata grazie ai fondi messi a disposizione dall’Agenzia Nazionale per i Giovani con il “bando per la realizzazione del network delle radio digitali di Ang In Radio”. Uno strumento di espressione e diffusione di idee, storie, talenti e passioni raccontate dalla voce di giovani speaker a partire da esperienze concrete che veicolano le opportunità europee e nazionali offerte alle nuove generazioni.
Attività storica di SEGNI, nata per stimolare la creatività del suo pubblico è il Concorso dedicato all’animale totem, quest’anno sostenuto da CIRFOOD, che vede le scuole, bambini e famiglie, ma anche ragazzi, mettersi in gioco con creatività per realizzare un’opera che racconti il cavallo ispirato al capolavoro di Giulio Romano, e avere la possibilità di vincere l’ingresso gratuito a SEGNI 2020.
Tra le compagnie per la prima volta a SEGNI, Aterballetto, una tra le compagnie di danza più apprezzate in Italia e all’estero, presente con La stella nascosta, coproduzione Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto – Accademia Perduta | Romagna Teatri, un viaggio in danza per prendere consapevolezza della propria fisicità, valorizzandola (29 ott, Teatro Ariston)
Il Festival resta, pur ampliando l’età dei suoi spettatori, immancabile occasione di portare a teatro i piccolissimi, ampia la scelta anche quest’anno per la fascia di età a partire dai 18 mesi: si parte da Il nido di chi sei? di Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus in cui è possibile giocare a trasformare oggetti e inventare storie (26 e 27 ott, Palazzo Ducale), o Boboboo di Teatro Prova, che racconta, utilizzando sfere luminose e oggetti in movimento, la metamorfosi di abitudini, spazi ed emozioni legata all’arrivo di un bebè (28 e 29 ott, Palazzo Ducale), oppure ancora tuffarsi nel fantastico mondo delle ombre con Ranocchio di Teatro Gioco Vita, ispirato alle storie illustrate dall’artista Max Velthuijs (premio Hans Christian Andersen 2004) che raccontano l’amicizia e la vita vista con lo sguardo semplice tipico dei bambini(da 29 ott al 1 nov, ex Convento benedettino). In L’opera nell’armadio di Cie Une Autre Carmen si scopre come fare musica riordinando, per creare tra un flauto magico e una marcia turca una vera e propria opera lirica a misura di piccolissimi (dall’1 al 3 nov, Palazzo Ducale) fino a L’arcobaleno di Bianca, della Compagnia ABC – Allegra Brigata Cinematica con regia e danza di Serena Marossi per accompagnarci nel mondo delle emozioni con movimenti danzati e colori (1 nov, Sala Oberdan).
I bambini dai tre anni possono immaginare di tornare nella pancia della mamma con lo spettacolo di Tib Teatro C’era 2 volte 1 cuore, ispirato alle illustrazioni di Raymond Peynet, il celebre inventore dei “Les Amoreux” (2 e 3 nov, Sala Oberdan) oppure scoprire l’Essere Fantastico che è in ognuno di noi con gli artisti di Compagnie Sèmaphore e Teatro all’Improvviso, spettacolo in prima nazionale che mescola musica, poesia e pittura, creando situazioni bizzarre (dal 26 al 28 ott, Spazio Gradaro). Come in una favola dello scrittore francese Jean de La Fontaine (che riscrive le favole antiche e rinascimentali) si possono fare provviste per l’inverno e tuffarsi in una fiaba di Fedro insieme ai protagonisti di Terrier dei canadesi Théatre du Gros Mécano/Les Incomplètes (26 e 27 ott, Teatro Ariston) o perdersi tra le bolle di sapone de L’omino della pioggia dello Studio Ta-Daa!, un concerto senza orchestra in un mondo leggero e rotondo ispirato alle atmosfere circensi e del varietà (2 nov, Teatro Ariston). Da non perdere il caleidoscopico Amarbarì (in lingua bengali significa “casa mia”) della Compagnia Unterwasser, un’avvolgente performance di ombre in un palazzo incantato per invitare al viaggio e alla scoperta di altri mondi, produzione realizzata con il sostegno di Ondadurto Residenza, Centro di Creazione d’arte Antrodoco, Contact Zones, Periferie Artistiche e del Centro di residenza multidisciplinare della Regione Lazio (dall’1 al 3 nov, Spazio Studio Sant’Orsola).
Ricca è la proposta di spettacoli per i bambini della fascia d’età dai 4 ai 10 anni: imperdibile Taro il pescatore di Teatro del Piccione e Teatro della Tosse, per insegnare, attraverso la storia di un pescatore calmo e solitario, l’arte dell’attesa e la capacità della noia di stimolare la creatività (2 e 3 nov, Studio Sant’Orsola), e ancora Giro giro mito di Pandemonium Teatro, per raccontare dei personaggi del mito antico come se fossero supereroi (spettacolo sostenuto nell’ambito di NEXT 2018/2019, in programma il 28 ott, ex Convento benedettino) oppure Tu me fais tourner la tete di Mattatoio Sospeso, in cui due acrobati dipingono con i loro corpi, sospesi in aria, i quadri del pittore francese Marc Chagall (31 ott e 1 nov, Teatro Ariston)
Tra gli spettacoli dai 6 anni si segnala DiSLES I-Che!?, della Compagnia Orto degli Ananassi con Cristina Florio e Francesco Querci e la regia di Ilaria Di Luca e Andrea Gambuzza, racconto della vita di Martino e della presenza misteriosa di due mani dispettose che portano scompiglio fra le lettere di libri e quaderni (29 ott, Spazio Gradaro). E sempre legato al tema della dislessia, per l’intero Festival presso lo Spazio Broletto viene allestita la mostra del giovane artista mantovano Samuele Gamba, Rendere visibile l’invisibile. La dislessia ve la spiego dipingendo, inaugurando una sezione dedicata alla funzione terapeutica della fruizione artistica. A fare da “ciceroni” all’interno della mostra gli studenti dell’Istituto ENAIP di Mantova in alternanza scuola lavoro, oltre all’artista stesso presente su alcune giornate.
E ancora a partire dai 7 anni da non perdere Patchwork. Un mosaico di storie (Canada/Italia) di Théâtre du Gros Mécano/Segni d’infanzia/Accademia Perduta Romagna Teatri, storia di un antropologo e una sarta che non parlano la stessa lingua ma comunicano con sguardi, gesti, parole e oggetti (dal 31 ott al 3 nov, Spazio Gradaro) così come non si può non avventurarsi in mare aperto come al tempo dei grandi esploratori in Kon – Tiki di Teatro Telaio realizzato con il patrocinio di Reale Ambasciata di Norvegia in Italia, storia vera dell’esploratore norvegese Thor Heyerdahl e della sua spedizione nell’Oceano Pacifico a bordo di una zattera Kon Tiki, dal nome inca del dio della pioggia (30 ott, Sala Oberdan). Torna Riserva Canini/Campsirago Residenza con Non ho l’età, in cui gli attori in scena seguono l’evoluzione di una piccola creatura che lentamente diventa un omino (2 e 3 nov, Ex convento benedettino). Potente e semplice è la storia di Due destini di IntrecciTeatrali, racconto di due vite parallele che forse nella geometria non si incontreranno mai, ma nella realtà possono scambiarsi soccorso e affetto (27 e 28 ott, Teatro Bibiena).
Da non perdere Vu di Cie Sacékripa, in cui un gesto semplice come quello di preparare un tè si trasforma in una serie di azioni acrobatiche (2 e 3 nov, ex Convento benedettino).
Tra gli appuntamenti più attesi c’è sicuramente Luigi Racconta, produzione La Compagnie d’A…! con il narratore e cantastorie d’oltralpe Luigi Rignanese che racconta il percorso di crescita attraverso le favole (dall’1 al 3 nov, Teatro Bibiena).
E ancora la compagnia ScarlattineTeatro con Angeli di Terra (drammaturgia di Giusi Quarenghi) in cui la terra, materia che i più piccoli conoscono bene, diventa strumento per fare musica (30 e 31 ott, Palazzo Ducale) mentre Teatro dell’Orsa presenta A ritrovar le storie, un viaggio nel paese di Tarot per risvegliare le memorie attraverso il potere delle fiabe in luogo dove le parole si sono rimpicciolite, le storie accorciate fino ad essere dimenticate (3 nov, Teatro Ariston).
Anche quest’anno sono tantissimi gli spettacoli dai linguaggi innovativi dedicati agli adolescenti. Tra gli eventi più attesi si segnala Mi chiamo Andrea, faccio fumetti di Teatro dell’Argine con in scena Andrea Santonastaso, attore e disegnatore, che con la forza delle parole e della matita racconta il suo mito: Andrea Pazienza, genio del fumetto che con i suoi personaggi e le sue strisce ha saputo immortalare l’Italia tra gli anni ’70 e ‘80. Un omaggio, ma anche un grido di rabbia e spunto di riflessione sulla relazione fra contesto sociale e ribellione, su conformismo e trasgressione (31 ott, al Teatro Bibiena).
Nell’ambito del progetto TEEN Ambassadors Across Europe che coinvolge ragazzi, operatori e insegnanti europei, cofinanziato da Creative Europe, Fondazione Cariplo e Comune di Mantova, gli spettacoli per spettatori dai 12 anni in su sono stati scelti insieme alla TEEN Crew (oltre 25 mantovani tra i 12 e i 19 anni): tra questi, Sorelle di Serena Cazzola e Rossana Gay, tratto da Una stanza tutta per sé di Virginia Woolf che vuole essere un inno alla riscoperta delle biografie di donne creative e brillanti (31 ott, Sala Oberdan), la spettacolare performance Shake Shake Shake della compagnia olandese De Dansers, per la prima volta in Italia e attivissima nei festival all’estero, un vero e proprio “cocktail” di danza e musica, energetico, sano e per tutte le età (27 e 28 ott, Palestra Boni). E ancora due spettacoli in lingua inglese: The house della visionaria danese Sofie Krog, un comedy thriller con effetti speciali e un finale a sorpresa (28 e 29 ott, Sala Oberdan) e Nosferatu della compagnia bretone Bob Theatre, per raccontare la storia del più famoso vampiro con ironia e una fantasmagorica colonna sonora (dal 30 ott al 1 nov, Studio Sant’Orsola).
Da un testo inedito di Dario Fo e Franca Rame prende corpo Storia di Qu del Teatro del Buratto, storia di un personaggio mitico della cultura popolare cinese, una specie di Arlecchino dei tempi di Mao Tse Tung (29 ott, Studio Sant’Orsola) mentre ripercorre la storia di grandi rivoluzionari come Copernico, per invitare a osservare la realtà e porsi domande, lo spettacolo Copernico non ci credeva di Centro Teatrale MaMiMò (29 ott, alle 11:30 al Teatro Bibiena). I TEEN Ambassador conducono anche, insieme a critici teatrali e a Stratagemmi/Prospettive Teatrali, l’ormai tradizionale appuntamento gratuito degli Spunti(ni) critici (dal 29 al 2, Loggia del Grano).
Il Festival è da sempre una cura di teatro e arte che fa bene allo spirito, alle relazioni e nutre il senso di comunità. Regala un tempo di qualità condiviso genitori – figli, ma anche tra docente e alunni e tra coetanei. E a SEGNI oltre agli spettacoli si possono condividere percorsi alla scoperta dell’arte e della storia della città come l’evento Un palio in onore di Giulio Romano, a cura e con Lara Zanetti dei Servizi Educativi del Complesso Museale di Palazzo Ducale, sfida in un gioco a squadre, come agili fantini su veloci destrieri, dopo una passeggiata guidata “al passo” attraverso le Sale di Palazzo Ducale sulle tracce di Giulio Romano, di cavalli e cavalieri (dal 28 al 3 nov, Palazzo Ducale), ma anche tanti e diversi laboratori gratuiti che spaziano dalla cucina, all’arte fino alla radio. Presso Spazio Broletto I giardini poetici (1 nov), realizzato nell’ambito del progetto E se diventi farfalla, per dare alle emozioni la forma di un paesaggio; presso la Biblioteca Baratta, per parlare anche ai più piccoli (3 – 6) del valore delle cose e dei sogni da realizzare, BPER Banca, presenta Tarabaralla. Il tesoro del bruco baronessa (31 ott) lettura animata dell’albo illustrato edito da Carthusia Edizioni, con testi e musiche di Elisabetta Garilli e illustrazioni di Valeria Petrone; per stimolare nei più piccini (3 – 6 anni) la passione per la musica si può partecipare al laboratorio Suonolandia (26 ott, 2 e 3 nov) a cura di Nuova Scuola di Musica che quest’anno apre al Festival anche gli spazi della sua sede in via Poma. Da sempre attento alla relazione fra cibo e salute il Festival presenta le immancabili attività in cucina per sperimentare la creazione di golosi dolci senza glutine con il laboratorio di Farmo Dolce ad arte (27 ott, Caffè Borsa, per bambini da 6 a 10 anni) o per scoprire il mestiere creativo del food blogger con Cucinare, un gioco da ragazzi laboratorio (il 28 e il 31 ott, presso LaCucina ristorante, 10 – 14 anni) di S. Martino, entrambi condotti da Gianfranco Allari. Tornano anche quest’anno la Ludoteca animata da Parco del Mincio, Area Educazione Ambientale con Alkémica Cooperativa Sociale onlus in collaborazione con Studenti in alternanza scuola – lavoro (dal 29 ott al 3 nov, Spazio Broletto), A scuola di Radio, a cura di Radio Bruno, laboratorio per scoprire i segreti della conduzione radiofonica (2 nov, Loggia del Grano) e Sfide Creative, a cura di INCASTRO SRL, per cimentarsi nella progettazione di costruzioni dalle forme più strane (dal 31 ott al 3 nov, piazza Mantegna). Da non perdere L’inventario degli animali, laboratorio a cura di Alkémica Cooperativa Sociale onlus per scoprire tante curiosità legate alle varie specie animali (2 nov, Spazio Broletto).
A SEGNI 2019 anche un appuntamento per festeggiare i 60 anni di gemellaggio tra Mantova, Charleville Mezieres e Nevers, tre città legate nel tempo dalla storia dei Gonzaga, con l’aperitivo di Antoniazzi e l’esibizione degli studenti del liceo coreutico Isabella d’Este che presentano un estratto del musical OperaPop “Fin ch’io viva”, dedicato alla vita della marchesa di Mantova.
Tanti gli spettacoli e le performance gratuite che animano gli spazi del centro storico: da quelli de Le piazze in festa (in piazza Sordello e Mantegna) con artisti di fama internazionale, alle Acrobazie in musica, con gli allievi e insegnanti della scuola 2 SideMusic, e con i Fuochi di Musica della Nuova Scuola di Musica, fino al gran finale con gli acrobati de Les Amants du ciel (piazza Broletto, 2 e 3 nov) di MattatoioSospeso, che si esibiscono in una performance di danza verticale sulla facciata del Palazzo dei Bambini (Spazio Broletto) per invitare gli spettatori a guardare lontano, restando uniti.
Ad aprire il Festival sabato 26 ottobre, alle ore 16:00, proprio in omaggio all’artista Giulio Romano e agli antichi Signori della città, una parata su cavalli di cartone – realizzati da Smurfit Kappa e decorati dai bambini – per le vie del centro storico. Una grande giostra teatrale che vede bambini e famiglie raggiungere la Loggia del Grano e dare il via alla XIV edizione di SEGNI a suon di musica, quella dell’orchestra giovanile del maestro Massimo Piccoli della Nuova Scuola di Musica, e con i dolcissimi budini della S. Martino.
Per gli operatori di settore, novità di questa edizione, sono i Dialoghi sulle estetiche del teatro ragazzi in relazione ai linguaggi del contemporaneo in Europa, cantiere di ricerca a cadenza annuale, realizzato con Institut français, Ambasciata di Francia in Italia, Fondazione Nuovi Mecenati. A moderare è Liv.in.g con Carlotta Garlanda, Cristina Carlini, Giuliana Ciancio e Giulio Stumpo in collaborazione con Stratagemmi/Prospettive Teatrali. Una vetrina sull’estetica del teatro ragazzi e una selezione di spettacoli e una serie di colloqui fra artisti e direttori artistici per esplorare ogni anno le relazioni con un paese diverso.
Programma completo sul sito segnidinfanzia.org e sulla app Festival Segni.