Tratto dal libro di Pino Loperfido “Ciò che non si può dire. Il racconto del Cermis”, lo spettacolo di e con Mario Cagol, in scena mercoledì 27 novembre alle 21 al Teatro Cristallo. É il racconto di una tragedia assurda che finì con la morte di 20 persone, il 3 febbraio del 1998, uccise da un volo sconsiderato di un aereo militare USA. Una morte che, ancora oggi, dopo più di vent’anni, grida vendetta al cielo. Lo spettacolo fa parte della rassegna In Scena del Teatro Cristallo e del Teatro Stabile di Bolzano, finanziata dalla Provincia Autonoma di Bolzano, dalla Regione Trentino Alto Adige, dal Comune di Bolzano, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano e da Alperia SpA.
Il 3 febbraio 1998, un aereo Prowler della base militare U.S.A. di Aviano (Pordenone) tranciò di netto i cavi della funivia del Cermis, in Trentino; una cabina precipitò nel vuoto causando la morte di tutte le venti persone che erano a bordo. Una tragedia assurda, nata da una manovra azzardata. A ricordarla, a più di vent’anni di distanza, è l’attore trentino, nato come comico questa volta calato in panni di attore drammatico, Mario Cagol. Il monologo “Cermis. Ciò che non si può dire”, che va in scena mercoledì prossimo, 27 novembre alle 21 al Cristallo, riprende lo stesso testo di Pino Loperfido che era stato messo in scena nel 2001 da un altro trentino doc, Andrea Castelli – ed in quella veste aveva ricevuto il premio Bolzano Teatro.
Il racconto della vicenda è affidato ad un protagonista, Francesco, il manovratore del vagoncino che saliva verso la stazione intermedia, che restò appeso nel vuoto per un tempo indefinito, prima che un elicottero riuscisse a portarlo a terra.
Il manovratore quindi era in una posizione “privilegiata”; spettatore unico, un inviato speciale sulla scena del disastro.
Quest’uomo solo, nella cabina vuota, con la morte che gli passa vicino, diventa il paradigma della solitudine umana, di una certa incomunicabilità. Del fatto che le persone pensano talmente poco al loro destino e quando lo fanno è perché sentono di esserci arrivati di fronte, di averci sbattuto il naso sopra. A quel punto non c’è più tempo per fare né dire niente. Lo spettacolo è la riproposizione di un disastro che ancora oggi – a vent’anni di distanza – ci conferma – se mai ce ne fosse ancora bisogno – quanto gli esseri umani siano spesso vuote pedine in mano al potere più cieco e prepotente.
L’acquisto dei biglietti per lo spettacolo “Cermis. Ciò che non si può dire” può essere fatto online all’indirizzo www.teatrocristallo.it/biglietti o presso la Cassa del Teatro Cristallo, nei nuovi orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 16.30 alle 18.30, il giovedì ed il sabato anche dalle 10 alle 12 e un’ora prima di ogni spettacolo. Il biglietto costa 15 euro (intero), 12 euro (ridotto con Cristallo Card), 10 euro (ridotto con Cristallo Card young). Per maggiori informazioni sullo spettacolo o per prenotare i posti si può telefonare al Teatro Cristallo, tel. 0471 067822 o mandare una mail a prenotazioni@teatrocristallo.it.