Il Teatro de LiNUTILE di Padova ha raddoppiato fisicamente i propri spazie il numero degli spettacoli. Al via la stagione 2019/2020 sotto il segno di Peggy Guggenheim
Lo storico e critico teatrale Fabrizio Cruciani chiudeva la propria “Lettera ad un architetto” affermando che «ogni progetto di teatro resterà solo “monumento” o diventerà come quelle case disabitate di cui resta solo la facciata se non lo si darà come abitazione agli uomini di teatro».
Un monito di cui il Teatro de LiNUTILE ha fatto tesoro decidendo di raddoppiare fisicamente i propri spazi in modo da rendere disponibili agli allievi della propria Accademia, agli attori della Compagnia Giovani e più in generale ai cittadini, nuovi luoghi di aggregazione e sperimentazione all’insegna del Teatro.
Affiancata alla sede storica di via Agordat 5, trova ora luogo un’ampia sala dedicata non solo al mondo della corsistica, ma che vuole diventare anche punto di ritrovo che consenta ai ragazzi di poter sviluppare i propri progetti, un polo di attrazione culturale per incontri e conferenze, nonché un centro di diffusione della cultura a 360 gradi. È uno spazio che già occupa una piccola biblioteca, dedicata al teatro il cui ambizioso progetto è quello accogliere anche un quanto più grande possibile catalogo delle scene a disposizione degli attori. La nuova sala, in concomitanza agli spettacoli, ospiterà anche un servizio di animazione teatrale per i più piccoli per consentire ai genitori di poter andare a teatro senza dover lasciare i bambini a casa.
«Il concetto di crescita, “Grow up” – spiegano Marta Bettuolo e Stefano Eros Macchi, fondatori dell’Accademia e del Teatro de LiNUTILE- è per noi strettamente legato a quello di evoluzione. Abbiamo messo radici e allo stesso tempo stiamo germogliando verso l’alto. È come avessimo preso una pianta, ne avessimo fatto delle talee e le avessimo combinate con altre piantine facendo uscire altre piante ancora. Non solo noi ci siamo evoluti in termini artistici, ma i nostri stessi giovani sono cresciuti e da allievi si sono trasformati in performers. Il nostro stesso Teatro si è evoluto. Nato come luogo esclusivamente performativo, con la nascita dell’Accademia ha visto la parte formativa acquisire un tale peso da richiedere di avere uno spazio proprio dove poter vivere. Non si è trattato solo di una questione di aumento di cubatura, ma anche di allargare il nostro raggio d’azione, andata di pari passo, con la crescita delle nuove competenze, e di conseguenza delle nuove necessità, che i nostri allievi hanno acquisito».
L’esperienza dell’Accademia ha talmente coinvolto i partecipanti da far decidere loro di fondare, nel giugno 2018 la Compagnia Giovani del Teatro de LiNUTILE, formata da ragazzi che hanno seguito tutto il percorso di studi previsto e che ora si dedicano anche ad altre attività sempre all’interno dei progetti del Teatro.
Una crescita artistica e formativa che ha convinto Stefano Eros Macchi e Marta Bettuolo non solo a costruire una Stagione composta esclusivamente da spettacoli scritti e prodotti dal Teatro, ma anche a decidere di raddoppiare le date in cartellone, affiancando alla tradizionale recita del sabato sera anche una replica la domenica pomeriggio. Particolare quest’anno anche l’undicesima edizione del “Premio LiNUTILE del Teatro”, che chiamerà il pubblico a scegliere lo spettacolo preferito tra quelli portati in scena dalle Compagnie del Teatro de LiNUTILE.
La Stagione 2019-2020 prenderà ufficialmente il via sabato 23 novembre 2019 (con replica domenica 24 novembre) con “Peggy”, spettacolo con adattamento e regia di Stefano Eros Macchi, dedicato alla vita di Peggy Guggenheim, interpretata da Marta Bettuolo. Una carrellata di video interattivi con l’attrice accompagneranno il pubblico nei primi 50 anni di storia sociale e culturale europea del ‘900 ripercorrendo la vita della grande collezionista d’arte contemporanea dall’infanzia fino al successo.
In una particolare mise en espace, che attinge alla tradizione del Teatro d’ombre per raccontare l’eterno gioco delle parti maschio-femmina, dei doppi e del loro disvelamento, sabato 14 e domenica 15 dicembre, andrà in scena “Le donne all’Assemblea” di Aristofane. Nelle ombre i corpi si confondono, mentre al di fuori si rivelano anche nella loro identità di genere e i costumi si scoprono essere di colori sgargianti, accentuando la loro differenza. La guerra qui viene combattuta su un altro piano: nel momento in cui io distinguo chi è maschio e qui è femmina, il gioco delle parti diventa anche fisico.
Le donne saranno ancora protagoniste sabato 21 dicembre 2019 con il nuovo allestimento di “Tre Sorelle”, una delle opere più alte di Anton Cechov. La pièce è una riflessione sul tema della disillusione, della felicità e dell’infelicità, sospesa tra falsa allegria e crepuscolarismo, tra ilarità e angoscia, attraverso l’analisi psicologia dei protagonisti.
Sabato 18 e domenica 19 gennaio sarà sul palco la Compagnia Giovani de LiNUTILE con “Il mio tempo”. Al giorno d’oggi è sempre più̀ difficile riuscire a ricavarsi degli spazi per sé, ed ormai l’unico momento di intimità̀, dove si può̀ dar voce a tutti i nostri pensieri in assoluta solitudine, è nella nostra macchina, cogliendo quei momenti che il traffico ci regala. Perché la macchina è l’ultimo luogo dove ognuno di noi è realmente sé stesso.
Divertimento assicurato per bambini e adulti, sabato 15 e domenica 16 febbraio con “Grimm Story”. Portato in scena sempre dalla Compagnia Giovani, il testo nasce con l’intento di far conoscere la produzione dei Fratelli Grimm sotto un’ottica diversa e dissacrante. Cogliendo gli spunti dati dalle fiabe per bambini della tradizione tedesca della prima metà dell’800, di cui i fratelli Grimm sono stati i maggiori esponenti, lo spettacolo porta in scena canti, filastrocche e brevi leggende meno note per stimolare la fantasia e la sensibilità dei bambini e coinvolgere e far riflettere gli adulti sui temi legati all’educazione infantile attraverso l’arma dell’ironia.
In “Maria Stuarda” (sabato 7 e domenica 8 marzo), Marta Bettuolo darà voce allo scontro fra due regine: Mary Stuart ed Elisabetta I. Da un lato Maria votata al complotto, al fanatismo, al risentimento; dall’altro Elisabetta, eterna indecisa, poco lungimirante, dominata da emotività irrefrenabile. Un dramma storico e politico che converge infine sul dramma interiore della protagonista, Maria, che percorre con slancio quasi mistico le tappe verso l’accettazione totale del proprio destino.
Una storia semplice comune a milioni di persone e tuttavia sempre originale quella che racconterà “Fuori Piove” sabato 21 e domenica 22 marzo. Nello spettacolo, scritto e diretto da Stefano Eros Macchi, la Compagnia Giovani porta in scena la storia del giorno del matrimonio visto separatamente dai due protagonisti. Mettendo a nudo le loro sensazioni, marito e moglie ci porteranno nel delirio emotivo di amici e parenti, troppo protagonisti per limitarsi a godere insieme ai due “festeggiati” della loro gioia.
Per informazioni
www.teatrodelinutile.com