Il ruolo della Fondazione Piemonte dal Vivo – Circuito Regionale Multidisciplinare è votato alla promozione e alla diffusione delle arti sceniche lungo tutto il territorio regionale, come da statuto. A questo proposito, il Direttore Matteo Negrin risponde a sei domande circa le relazioni della Fondazione con le altre grandi realtà teatrali del Piemonte e le iniziative in corso o in definizione che continueranno a garantire un’offerta culturale coesa nella regione.
Qual è la situazione dello spettacolo dal vivo in Piemonte?
Piemonte dal Vivo ha la possibilità di osservare da vicino la situazione nella nostra Regione, grazie all’azione capillare diffusa su tutto il territorio.
Per la stagione 19-20 sono aumentati i comuni che curano con noi le stagioni multidisciplinari per un totale di oltre 70 municipalità coinvolte in circa 140 spazi, coinvolgendo anche il territorio valsusino e la città di Ivrea, per un totale di circa 900 repliche. In crescita anche il numero degli spettacoli destinati al pubblico più giovane e alle loro famiglie che insieme al Progetto Teatro Ragazzi e Giovani Piemonte ha programmato 121 recite.
Piemonte dal Vivo è anzitutto promotrice di rassegne.
Le nostre collaborazioni nascono al servizio del territorio e intendono sostenere l’innovazione artistica tra teatro, danza, musica e circo contemporaneo. Tante sono le progettualità in cui veniamo chiamati a essere partner nella programmazione. Il ruolo di Piemonte dal Vivo come principale interlocutore e soggetto attuatore della Regione Piemonte per lo spettacolo dal vivo ha condotto l’Ente a farsi interprete e coordinatore di azioni di sistema rivolte allo sviluppo dei territori, sperimentando modelli innovativi di comunicazione e azione sui temi della mobilità, della sostenibilità, del rapporto turismo-eventi. In più, con un focus particolare sull’empowerment del comparto culturale, la Fondazione idea e realizza le attività del progetto Hangar e del nuovo progetto triennale Performing +, ideato insieme a Compagnia di San Paolo e Osservatorio Culturale del Piemonte.
Quali rapporti intrattiene Piemonte dal Vivo con le maggiori realtà teatrali di Torino – il Teatro Stabile – Teatro Nazionale, la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani e la Fondazione Teatro Piemonte Europa?
Negli ultimi anni Piemonte dal Vivo ha sistematizzato un sistema di relazioni e partenariati che sostengono la vocazione multidisciplinare del circuito, e contestualmente aprono il sistema di relazioni dell’Ente verso orizzonti sempre più intersettoriali. Si conferma e si rafforza in questa direzione la sinergia con riconosciute strutture del sistema culturale nell’ambito dello spettacolo dal vivo, a partire dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, la Fondazione Teatro Piemonte Europa (unico T.R.I.C. Regionale) e anche con la Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus che vede Piemonte dal Vivo partner artistico e organizzativo per la circuitazione del teatro per famiglie sul territorio regionale.
Piemonte dal Vivo riunisce sotto la medesima offerta culturale spettacoli di circo e danza, performance teatrali e concerti. Come promuovete la contaminazione tra i generi del palcoscenico, in direzione multidisciplinare?
Il riconoscimento nel 2018 della quarta disciplina (circo contemporaneo) da parte del Mibact ha rappresentato per Piemonte dal Vivo l’opportunità di formalizzare e sistematizzare un’attività nei fatti già declinata in passato nei diversi settori dello spettacolo dal vivo (prosa, danza, musica e circo). La programmazione si è quindi mossa nella direzione di cartelloni integrati autenticamente multidisciplinari, con una proposta di abbonamento che contemplasse quanto più possibile le quattro discipline per sé e nelle loro contaminazioni, accompagnata da azioni di formazione in grado di avvicinare il pubblico alla comprensione dei nuovi linguaggi della creazione contemporanea, spesso trasversali alle diverse discipline delle performing arts.
Come si può portare la scena fuori dai Teatri, per le strade?
La progettazione culturale, in quanto aspirazione al contemporaneo, è oggi alla ricerca costante di nuovi tempi e nuovi spazi che possano accogliere e costruire contenuti da un lato, intercettare nuovi pubblici dall’altro. Piemonte dal Vivo ha deciso, come istituzione, di accettare questa sfida al cambiamento e ha immaginato nuove progettualità. Un esempio e novità della stagione 19/20 è il progetto Sala C Chapiteau, un nuovo luogo, un vero e proprio tendone da circo montato in piazza, dove gli abbonati del Circuito potranno assistere a uno spettacolo di circo contemporaneo della compagnia Magdaclan, in programma tra aprile e maggio a Ceva, Ciriè, Mondovì, Savigliano e Vigone.
Così come, anche, portare la danza e le performance in spazi diversi, come i musei (con il progetto Dancing Museums/Museo Vivo), o ancora il format di story slam/stand up comedy Mio Cugino di Mauro Pescio, dove il pubblico è chiamato in prima persona a partecipare.