Con Massimiliano Aceti, Luigi Biava, Fabio Cavalieri, Francesco Giordano, Carlotta Mangione, Alessandro Marmorini, Davide Paciolla, Cristina Poccardi, Lorenzo Parrotto, Marcello Sbigoli e i giovani attori della compagnia Teatri d’Imbarco.
Date del tour: Teatro degli Industri di Grosseto (Fondazione Toscana Spettacolo, 20/11/19) al Teatro Puccini di Firenze (22-23/11/19), Teatro de’ Rozzi di Siena (29/11/19), Teatro Niccolini di San Casciano Val di Pesa (01/12/19), Politeama Rossetti di Trieste (03/12/19), Teatro Vittoria di Roma (05-15/12/19), Arena del Sole – ERT di Bologna (18/12/19), Teatro della Tosse di Genova (27-29/02/20), Teatro Bellini di Napoli (03-08/03/20), MTM Teatro Leonardo di Milano (26-29/03/20).
Zerocalcare, insieme al regista Nicola Zavagli, incontrerà il pubblico al termine della rappresentazione nei teatri di Firenze (venerdì 22 novembre), Roma (giovedì 5 dicembre), Napoli (martedì 3 marzo) e Milano (giovedì 26 marzo).
L’avventura di Kobane Calling On Stage è iniziata con un clamoroso sold out al Teatro del Giglio durante l’edizione 2018 di Lucca Comics & Games, nell’ambito festivaliero dedicato esclusivamente al Graphic Novel Theatre. Un progetto nato da un’idea del direttore generale di Lucca Crea, Emanuele Vietina, e curato da Cristina Poccardi insieme a Nicola Zavagli. Ora continua in un tour nazionale che tocca le più importanti città italiane.
A inizio 2015, sulla rivista Internazionale, Zerocalcare pubblica un reportage a fumetti intitolato Kobane Calling, in cui racconta la propria esperienza sul confine turco-siriano in supporto al popolo curdo. Il reportage, arricchito da una seconda parte inedita, è stato pubblicato dalla Casa editrice milanese BAO Publishing nel 2016, diventando in pochissimo tempo un best seller in libreria con una tiratura da 100.000 copie. Tre viaggi, Turchia, Iraq, Siria, il Kurdistan come i telegiornali non lo raccontano. Le macerie di Kobane e un popolo intero in guerra per difendere il proprio diritto a esistere, proteggendo labili confini la cui esistenza non è sancita da nessun atlante geografico. Zerocalcare ci racconta, con sguardo lucido e solo a tratti ironico, una delle più importanti battaglie per la libertà silenziosamente in corso. Un libro importante, difficile da inquadrare in poche parole, che raccoglie le due storie già apparse su Internazionale e quasi duecento pagine in più di diario di quei viaggi nel Rojava, la regione che i curdi stanno cercando di trasformare in un’utopia democratica senza uguali in Medio Oriente e forse al mondo.
Dal graphic novel è nato uno spettacolo che è anche un documentario teatrale in una originalissima commistione di linguaggi tra il mondo del fumetto e quello del teatro. Kobane Calling On Stage racconta la guerra senza spettacolarizzarla. È un atto d’amore del teatro al mondo poetico e comicissimo dell’autore, ma anche un atto di solidarietà a chi ogni giorno in Siria mette a rischio la propria vita. Lo spettacolo è diretto da Nicola Zavagli (regista e drammaturgo, già Nastro d’Argento nel 1994 per il film Belle al bar, e fondatore con l’attrice Beatrice Visibelli della compagnia Teatri d’Imbarco) che ne ha curato anche l’adattamento teatrale, riuscendo a tradurre per le scene lo stile unico e ironico di Zerocalcare, che ha sposato il progetto con grande passione.
Prodotto da Lucca Comics & Games / Lucca Crea e Teatri D’Imbarco in collaborazione con BAO Publishing, con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e il sostegno di Mibac e Regione Toscana, lo spettacolo non è solo la trasposizione del più importante graphic novel dell’autore romano, ma un’opera inedita che partendo dalle pagine del fumetto, le trasforma sul palcoscenico in un autentico cortocircuito di emozioni. Abbattere le barriere tra il mondo dell’arte e il grande pubblico è la filosofia che sta alla base del festival lucchese e della compagnia Teatri d’Imbarco che da sempre ha costruito la propria identità attorno all’idea di un teatro popolare d’arte civile.
“Il mio personale interesse per il mondo del fumetto viene da molto lontano. – racconta il regista Nicola Zavagli – Nasce quando ero ragazzo e, dopo la serialità delle strisce ho scoperto il fumetto d’autore: Pazienza, Crepax, Manara, Pratt. Per cui quando Lucca Comics & Games mi ha proposto Corto Maltese è stato subito come vedere un bellissimo veliero in porto, il mare in pieno maestrale e il capitano che ti invita a salpare. Una proposta irresistibile. Il successo di ‘Una ballata per Corto Maltese’ al Teatro del Giglio, per Lucca Comics & Games 2017, ci ha convinto ad andare avanti con questa avventura. Zerocalcare è un autore che mi appassiona da sempre. Trasformare Kobane Calling in uno spettacolo è stato un processo difficile ma entusiasmante. Mi ha consentito di toccare contemporaneamente le corde del grottesco e dell’impegno. Per un mese ho studiato con attenzione il materiale. Sono partito da una sceneggiatura con flashback e spostamenti, ricostruendo la linearità dei due viaggi e inserendo poi le citazioni pop e i siparietti surreali: elementi fondamentali per restituire la commistione di piani che rende così ricco e dinamico il fumetto. Il risultato è una grande narrazione corale, con 13 giovani attori in scena, che alterna il dramma alla commedia, il basso e l’alto, il pop e il civile. In passato ho lavorato molto sui drammaturghi inglesi e irlandesi, che spesso riescono a fondere comicità e violenza, come raramente avviene nel teatro contemporaneo italiano. Qui ho avuto l’opportunità di giocare su più registri: un’occasione preziosa.”
Sulla scia del successo di Kobane Calling on Stage, il 30 ottobre 2019 è andato in scena durante l’ultima edizione di Lucca Comics & Games un nuovo progetto di Graphic Novel Theatre: Io sono Cinzia (l’amore non si misura in centimetri), la stora della transessuale bionda e irresistibile creata da Leo Ortolani nella mitica saga di Rat-Man, protagonista di una commedia sentimentale in musica realizzata in collaborazione di Bao Publishing.
Ancora una volta dai panni di festival a quelli di produttore culturale, quindi. Ancora una volta il teatro come medium che abbatte la barriera fra attore e spettatore, e che riprende il rapporto tra festival e pubblico, chiamato a partecipare attivamente. Ma non solo, perché Lucca Comics & Games porta avanti i progetti teatrali con l’orgoglio e la consapevolezza di dare voce ai fumetti tramite una nuova forma espressiva elaborata insieme agli stessi autori, che si rimettono in gioco per creare qualcosa di unico.