produzione Teatro delle Donne
Dal racconto di Assia Djebar nella raccolta “Nel cuore della notte algerina”
testo e regia Filippo Renda
aiuto regia Martina Vianovi
con ANTONIO FAZZINI
———
In un’Algeria devastata dalla guerra civile, una giovane insegnante viene giustiziata. La sua colpa? Avere insegnato in francese, lingua del colonialismo, storie oscene, ossia “Le mille e una notte”.
Trae spunto da una storia realmente accaduta “La donna fatta a pezzi”, lo spettacolo scritto e diretto da Filippo Renda che l’attore Antonio Fazzini porta in scena da venerdì 22 a lunedì 25 novembre al Teatro Manzoni di Calenzano (Firenze – ore 21,15 – biglietti da 5 a 13 euro), in occasione della giornata contro la violenza sulle donne.
Il racconto “La donna fatta a pezzi” fa parte della raccolta “Nel cuore della notte algerina” di Assia Djebar, pubblicata in Italia nel 1998. La narrazione prende spunto dalla omonima novella delle “Mille e una notte” in cui Shahrazad racconta la storia di una giovane donna senza nome che sarà uccisa dal marito ebbro di una gelosia innescata da un equivoco. Ma, nel perfetto stile delle “Mille e una notte”, l’oggetto della narrazione diviene a sua volta voce narrante, in un susseguirsi di scatole cinesi, un dipanarsi articolato e avvincente di racconto nel racconto.
La scrittrice algerina, attraverso la sua narrazione superba, travolgente, poetica, ci porta per mano dalla Baghdad del mito, pervasa di erotismo e di profumi, a un’Algeria dei giorni nostri dove, non solo l’ignoranza non riconosce il valore del testo per eccellenza emblematico del mondo islamico, “Le mille e una notte”, ma addirittura tradisce “un hadith, una raccomandazione del Profeta, che recita: Cerca il sapere, foss’anche in Cina!”.
L’attualità del pensiero di Assia Djebar, la sua ricchezza, ci fornisce ancora oggi spunti per riflettere, per cercare di capire, per non arrenderci all’ignoranza che è madre di ogni intolleranza, di ogni violenza e matrigna della tolleranza e della civiltà.
Aiuto regia Martina Vianovi, allestimento e costumi Fedra Giuliani, disegno luci Andrea Narese, tecnico di allestimento Brando Nencini. In collaborazione con la casa editrice Giunti, con il patrocinio dell’Istituto Francese di Firenze.
————
Biglietti 13/10/7/5 euro, riduzioni per over 60, under 25, soci Coop, Arci, ATC, residenti comune di Calenzano e iscritti ai corsi di Calenzano Teatro Formazione. Prevendite alla cassa del teatro dalle ore 18, nei punti www.boxofficetoscana.it/punti-vendita e online su www.ticketone.it. Info e prenotazioni tel. 055 8877213 – www.teatrodelledonne.com.
La storia inizia nella Baghdad del califfo Harun al-Rashid, città di spezie, di profumi, di raffinati e torbidi piaceri. Nella prima parte del racconto è il desiderio che sembra dominare: il desiderio della giovane sposa di mele dolci, succose, croccanti; il desiderio del marito che, con il dono dei prelibati frutti, otterrà l’amore della bella moglie; il desiderio di rivalsa del califfo nei confronti del suo favorito, Jafar il bello.
E via, in un susseguirsi travolgente di storie, fino all’Algeria del 1994. Un’Algeria devastata dalla guerra civile, cantata da Assia Djebar nell’infinito lamento di “Bianco d’Algeria”. Qui la giovane insegnante Atika verrà uccisa. Giustiziata, secondo i suoi assassini, per aver introdotto i suoi allievi alle “oscene” Mille e una notte, per di più in francese, la lingua del colonialismo.
———–
Biglietti, riduzioni e prevendite
Intero 13 euro; ridotto 10 euro (over 60, under 25, Coop, Arci, ATC)
Ridotti 5 euro (iscritti ai corsi di Calenzano Teatro Formazione)
Promozione residenti comune di Calenzano: 7 euro
Prevendite: circuito www.boxofficetoscana.it e online su www.ticketone.it.
Biglietteria del teatro dalle ore 18
Info e prenotazioni
Teatro Manzoni – via Mascagni 18 – Calenzano (Fi)
teatro.donne@libero.it – www.teatrodelledonne.com
Tel 055 8877213 / teatro.donne@libero.it
IL TEATRO DELLE DONNE – Centro Nazionale di Drammaturgia
Sede operativa: TEATRO MANZONI
via Mascagni, 18 – 50041 Calenzano (FI)
055.8877213 – 055.8876581
teatro.donne@libero.it – www.teatrodelledonne.com