Con Daniela Airoldi Bianchi, Eleonora Caracciolo, Roberto Cuda, Pierluigi Durin, Antonello Garofalo, Martina Mozzillo, Lorena Salvini, Stefania Strianese, Armando Toscano e un gruppo di cittadini del quartiere.
Collaborazione alla drammaturgia Roberto Cuda ed Elisa Gianni
Ricerca musicale Alessandro Arbuzzi e Margherita Roverselli
Assistente alla regia Martina Mozzillo
Regia di Massimo de Vita
Produzione Teatro Officina
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Il Teatro Officina – che da quarantacinque anni opera a Milano con una vocazione al lavoro sui quartieri – dopo lo spettacolo E sia pace nel mondo realizzato coinvolgendo alcuni giovanissimi abitanti del quartiere intorno alla cultura spirituale della non- violenza, approda ora a una nuova produzione sul tema della sensibilità ecologica.
Nostra Madre Terra, così Francesco d’Assisi chiama il pianeta nel suo cantico Laudato sì, cui si è ispirato Papa Francesco nell’omonima enciclica.
Il richiamo a coltivare e custodire la Terra chiede a tutti noi di vivere in modo equilibrato nella casa comune, e si pone di fatto come un impegno radicale per il futuro.
Tutto è in relazione: la cura della nostra vita è legata a quella delle vite altrui, alla condizione dei poveri del mondo e di ogni creatura esistente. Le parole di Alex Langer, di Papa Francesco, di Maria Galindo e dei capi tribù dell’Amazzonia, attraversano e sostanziano lo spettacolo che si fa orazione civile, riflessione di un gruppo di lavoro del quartiere che diviene ora “responsabilità del dire” attraverso il teatro.
“Cominciate con il fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile” (Francesco d’Assisi)
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Ingresso (con tessera associativa gratuita) € 12,00
Prenotazione: necessaria e gratuita su www.teatroofficina.it | 02.2553200
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TEATRO OFFICINA via Sant’Elembardo, 2 Milano | MM1 Gorla | info@teatroofficina.it | www.teatroofficina.it | 02.2553200