La Fondazione ORT annuncia le prime importanti novità che riguardando la propria attività. Eva Ollikainen sarà il nuovo direttore principale, mentre Beatrice Venezi e Nil Venditti saranno entrambe direttore ospite principale. Completa il poker tutto femminile Lorenza Borrani, nominata artista in residence. James Conlon è il nuovo direttore onorario. Queste nomine si inseriscono nel programma di iniziative legate all’imminente 40.mo compleanno dell’orchestra.
Si sta per chiudere un lungo e felice periodo della nostra storia che ha visto grande protagonista Daniele Rustioni. Nel maggio 2020 scadrà infatti il contratto che lo lega all’Orchestra della Toscana come direttore principale. Si tratta di un sodalizio iniziato nel 2011 quando Rustioni aveva appena ventotto anni. La Fondazione ORT sarà sempre grata a Daniele per il lavoro svolto in questi anni, per il rapporto davvero unico fatto di qualità, confidenza e complicità che si è creato con l’orchestra e con l’intero personale. È stato per tutti un momento di crescita e di sviluppo, coronato da numerosi successi, da tournée internazionali ed incisioni discografiche. Non mancheranno in futuro altre occasioni, nuovi progetti per incontrarsi ancora.
Quando si chiudono cicli così lunghi e fortunati, si ha l’obbligo di cercare nuove strade. Serve qualcosa che faccia compiere un salto, uno scatto verso nuovi orizzonti. La partenza di Rustioni è diventata dunque occasione di riflessione per questa istituzione, che aveva del resto già messo in programma un profondo rinnovamento da sviluppare su piani e in tempi diversi.
Pensiamo che sia un dovere da parte nostra domandarci cosa vuol dire essere un’orchestra nel 2020 e cercare soprattutto risposte che siano più pertinenti ai tempi che viviamo. Si imputa alla musica cosiddetta classica di essere un mondo ripiegato su se stesso, molto autoreferenziale, non sempre inclusivo. Il nostro obiettivo è di creare un nuovo atteggiamento e nuovi strumenti che superino questi luoghi comuni. L’Orchestra della Toscana ambisce ancora una volta a essere esempio di innovazione e progettualità, aprendosi totalmente al mondo esterno, ad altre forme artistiche. L’ imminente 40.mo anniversario sarà un’ottima occasione per partire con queste novità.
Oggi ne annunciamo alcune davvero importanti, ovvero il nuovo progetto artistico pensato e disegnato da Giorgio Battistelli che sarà completamente operativo dal maggio del prossimo anno, ma che in qualche modo possiamo dire sia già in movimento. Per l’ORT si inizia a disegnare un futuro (in) rosa con tre direzioni affidate ad altrettante bacchette donna, caso più unico che raro, almeno nel nostro Paese.
Eva Ollikainen sarà il nuovo direttore principale. Beatrice Venezi e Nil Venditti saranno i direttori ospiti principali. Un podio tutto femminile e giovane (sono infatti tutte sotto i 40 anni).
Tre direttori con caratteristiche e prospettive totalmente diverse, capaci di creare quella complementarietà che oggi è necessaria in qualunque campo e organizzazione.
La finlandese Eva Ollikainen (37 anni) colpisce per la sua naturale autorevolezza e per il suo contagioso entusiasmo, così come per la tecnica raffinata. Nonostante la sua giovane età, ha alle spalle una carriera da direttore di quasi 20 anni: ha iniziato i suoi studi all’Accademia Sibelius di Helsinki, vinto il Concorso Internazionale di Direzione D’orchestra Jorma Panula all’età di 21 anni e approfondito successivamente la sua formazione a Londra e Tanglewood con Masur, von Dohnányi, Haitink e Blomstedt. Ha sviluppato un repertorio completo incentrato sulle grandi sinfonie tedesche e ha lavorato con importanti orchestre internazionali tra cui Staatskapelle Dresden e Wiener Symphoniker. Dallo scorso anno è Direttore Principale della Nordic Chamber Orchestra (Svezia) e per la prossima stagione è stata nominata Direttore Musicale e Direttore Artistico (la prima volta di una donna) della Iceland Symphony Orchestra.
Beatrice Venezi, lucchese, 29 anni, è stata inserita da Forbes, nell’elenco dei 100 giovani Under 30 leader del futuro. Conduce un’attività internazionale con compagini orchestrali estere dal Giappone al Canada, dall’Armenia all’Argentina, dal Libano agli Stati Uniti. In Italia è Direttore Principale della Nuova Orchestra Scarlatti di Napoli e dell’Orchestra Milano Classica; con la nostra orchestra ha inciso “My Journey – Puccini’s Symphonic Works”, uscito a ottobre per Warner Music.
La prossima stagione prevede i debutti con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e con l’Orchestra del Teatro Colon di Buenos Aires.
Nil Venditti a soli 24 anni ha già stabilito relazioni con orchestre come la Netherlands Philharmonic Orchestra, Bilkent Symphony Orchestra e Slovenian Philharmonic Orchestra. Appassionata sostenitrice della necessità di comunicare efficacemente con il pubblico, collabora con Nicola Campogrande (Direttore Artistico di MiTo Festival) specialmente tramite l’esecuzione del suo Concerto per Pubblico e Orchestra. Vincitrice assoluta del Primo Premio “Abbado” (2015), questa stagione farà il suo debutto al Mozarteum di Salisburgo e al Concertgebouw di Amsterdam.
Non si scambi questa scelta come l’effetto di una tendenza che negli ultimi tempi ha portato – fortunatamente – a dare maggior evidenza al talento femminile. Un trend che si registra con piacere in molti settori dalla scienza alla politica, dall’impresa all’editoria. È esattamente l’opposto, cioè comprendere e arricchirci del contributo che oggi le donne mettono in gioco, soprattutto nel nostro campo.
Ma non è finita qui. Infatti, sempre a partire dal prossimo anno, sarà con noi e darà il suo apporto creativo come artista in residence Lorenza Borrani. Fiorentina ma ormai cittadina del mondo, svilupperà in piena libertà dei progetti autonomi con l’orchestra all’interno di un perimetro piuttosto ampio. Primo violino, direttore, solista e camerista nelle sale e nelle stagioni più importanti del mondo, Lorenza Borrani collabora stabilmente con direttori e solisti di alto spessore internazionale.
Ci piace l’idea di considerare questa figura dell’artista in residence come un ponte gettato verso tutte le arti. Nel caso della Borrani siamo sempre in territorio musicale, ma in futuro questo ruolo potrebbe essere affidato ad un letterato, un poeta, un attore, o un designer.
Come degno completamento di questa nuova squadra tutta femminile siamo contenti di poter annunciare che James Conlon sarà il direttore onorario dell’ORT e dirigerà due produzioni in stagione da qui al 2021.
È uno dei più versatili e stimati direttori internazionali, ha coltivato un vasto repertorio sinfonico, operistico e corale. Ha diretto quasi tutte le maggiori orchestre sinfoniche americane ed europee sin dal suo debutto nel 1974 alla New York Philharmonic. Grazie a tournée in tutto il mondo, un’ampia discografia, numerosi saggi, frequenti apparizioni televisive, è uno degli interpreti di musica classica più famosi. Dal 2006 è Direttore Musicale della Los Angeles Opera e Direttore Principale dell’Orchestra Sinfonica Nazionale RAI di Torino.
Altre importanti iniziative legate al 40.mo anniversario dell’ORT sono in corso di realizzazione e verranno annunciate nelle prossime settimane. Tutte guardano a un diverso e innovativo modo di fruire e diffondere la musica (tutta la musica) a un pubblico più ampio possibile.
L’Orchestra della Toscana ha sempre avuto come caratteristica principale quella di guardare avanti, di essere innovativa, di declinare al futuro. È un ambiente che ha sempre saputo riconoscere il “talento giovane”, ha saputo coltivarlo, farlo crescere, proteggerlo, valorizzarlo. È successo con i tanti direttori giovani se non giovanissimi (Rustioni è solo l’ultimo esempio) che sono passati da qua, con i tanti solisti internazionali spesso scovati prima del loro fiorire a livello mondiale, ed è successo anche con i nostri professori che qui hanno trovato l’ambiente ideale per diventare gli ottimi professori che oggi sono. Ancora una volta questa Fondazione parte dai giovani e punta su di loro per disegnare gli anni che verranno.—–
Eva Ollikainen | direttore principale
Sia dirigendo il repertorio concertistico che alle prese con l’opera, la giovane finlandese Eva Ollikainen si fa notare per la sua naturale autorevolezza e per il suo contagioso entusiasmo, così come per la tecnica raffinata e articolata. Nella stagione 2018/19 ha fatto il suo debutto con la Helsinki Philharmonic Orchestra dirigendo la Nona di Beethoven, alla Royal Danish Opera con Turandot e proprio con l’ORT con musiche di Mahler, Wagner e Schubert. È anche tornata alla Wiener Symphoniker, alla Iceland Symphony Orchestra e al Teatro dell’Opera di Dresda con Lo Schiaccianoci e Il lago dei cigni. Nella stagione 19/20 ha già debuttato alla Malmö Opera Orchestra e nei prossimi mesi sarà per la prima volta alla BBC Symphony, Bochum Symphony e alla Staatskapelle Halle. È stata nominata per la prossima stagione Direttore Musicale e Direttore Artistico della Iceland Symphony Orchestra, mentre da settembre 2018 è Direttore Principale della Nordic Chamber Orchestra (Svezia), dove ha unito il repertorio tedesco classico e romantico con i compositori del Mar Baltico come Jean Sibelius, Galina Ustvolskaya e Peteris Vasks. Ha capito di voler diventare direttore d’orchestra quando era studentessa della Sibelius Academy, dove ha studiato con Leif Segerstam e Jorma Panula, oltre a formarsi come pianista. A 21 anni ha vinto il concorso internazionale Jorma Panula Conducting Competition e successivamente ha lavorato con la London Philharmonic Orchestra e Kurt Masur, e con la Philharmonia Orchestra e Christoph von Dohnányi come parte della Conducting Academy della Allianz Cultural Foundation. Importante è stata anche l’istruzione ricevuta da Bernard Haitink e Herbert Blomstedt come direttore associato del Tanglewood Music Center. In seguito ha sviluppato un repertorio completo con un focus sulle grandi Sinfonie tedesche e ha lavorato con importanti orchestre internazionali, tra cui la Royal Stockholm Filarmonica, la Swedish Radio Symphony, la Helsinki Philharmonic, la Staatskapelle Dresden, Wiener Symphoniker, Orchestra Sinfonica Islandese, Tokyo Metropolitan Symphony Orchestra, Deutsches Symphonie-Orchester Berlin, e Brussels Philharmonic. In opera ha diretto titoli di Stravinsky, Ravel e compositori contemporanei, e più recentemente Il flauto magico per la Royal Swedish Opera, Carmen per l’Opera di Göteborg e Turandot alla Royal Danish Opera.
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James Conlon | direttore onorario
È uno dei più versatili e stimati direttori di oggi, ha coltivato un vasto repertorio sinfonico, operistico e corale. Ha diretto quasi tutte le maggiori orchestre sinfoniche americane ed europee sin dal suo debutto nel 1974 alla New York Philharmonic. Attraverso tournée in tutto il mondo, un’ampia discografia e videografia, numerosi saggi e commenti, frequenti apparizioni televisive e coinvolgimenti come speaker ospite, il James Conlon è uno degli interpreti di musica classica più riconosciuti. Dal 2006 è Direttore Musicale della Los Angeles Opera (dove ha diretto fino ad oggi quasi 400 esecuzioni per più di 50 opere diverse di oltre 20 compositori) e dal 2016 Direttore Principale dell’Orchestra Sinfonica Nazionale RAI di Torino (primo americano a ricoprire questo ruolo da quando l’orchestra è stata fondata nel 1931). Precedentemente è stato alla guida dell’Opera di Parigi, della City of Cologne in Germania, della Gürzenich Orchestra, della Cologne Opera e della Rotterdam Philharmonic Orchestra; come direttore ospite al Metropolitan Opera, dal suo debutto nel 1976, ha diretto più di 270 esecuzioni. È stato alla guida del Cincinnati May Festival, il più antico festival corale degli Stati Uniti per 37 anni, segnando uno dei più lunghi mandati di direzione d’orchestra di qualunque istituzione di musica classica americana. Nel tentativo di richiamare l’attenzione su opere meno note di compositori messi a tacere dal regime nazista, durante la sua lunga carriera si è dedicato ad un’ampia programmazione di questa musica in tutta Europa e Nord America, ricevendo riconoscimenti quali il premio Zemlinksy di Vienna per il suo impegno nel portare questi compositori all’attenzione internazionale (1999), il Crystal Globe Award per la Anti-Defamation League (2007) e il premio Roger E. Joseph presso l’Hebrew Union College-Jewish Institute of Religion per i suoi straordinari sforzi per sradicare i pregiudizi e le discriminazioni razziali e religiose (2013). Il suo lavoro a favore dei compositori occultati ha portato alla nascita della OREL Foundation, una risorsa preziosa sull’argomento per amanti della musica, studenti, musicisti e studiosi, e della Ziering-Conlon Initiative for Recovered Voices presso la Colburn School. È un entusiasta sostenitore delle borse di studio pubbliche e delle istituzioni culturali come forum per lo scambio di idee e l’indagine sul ruolo che la musica gioca nella comunità e nella vita civile, conducendo conversazioni pre-esecuzione per riflettere insieme al pubblico sul potere durevole e sulla rilevanza dell’opera e della musica classica in generale. Collabora frequentemente con università, musei e altre istituzioni culturali e lavora con studiosi, professionisti e membri di comunità di tutte le discipline. L’estesa discografia e videografia di Conlon si trova sulle etichette Bridge, Capriccio, Decca, EMI, Erato, e Sony Classical.
Ha conseguito quattro dottorati ad honorem e ha ricevuto numerosi altri premi. È stato uno dei primi cinque destinatari dell’Opera News Awards ed è stato onorato del Library Lion dalla New York Public Library. È stato nominato Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana da Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana. È stato nominato Commandeur de L’Ordre des Arts et des Lettres dal Ministro francese della Cultura e, nel 2002, ha accettato personalmente la più alta onorificenza della Francia, la Legion d’Honneur, dall’allora Presidente della Repubblica francese Jacques Chirac.
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Beatrice Venezi | direttore ospite principale
Lucchese, 29 anni, è stata inserita da Forbes, la prestigiosa rivista americana di economia, nell’elenco dei 100 giovani Under 30 leader del futuro. Direttore principale della Nuova Orchestra Scarlatti di Napoli e dell’Orchestra Milano Classica, a dispetto della giovane età, ha già girato il mondo dirigendo in Giappone, Bielorussia, Bulgaria, Georgia, Armenia, Azerbaijan, Libano, Portogallo, Canada, Stati Uniti e Argentina. Negli anni ha collaborato in numerosi e famosi festival, tra cui il New European Festival di Stuttgart e il Festival Bellagio e del Lago di Como, e con interpreti di fama internazionale come Bruno Canino, Stefan Milenkovich, Carla Fracci e Andrea Bocelli, che ha accompagnato sul palco del Teatro del Silenzio a Lajatico e recentemente in un concerto al Seminole Hard Rock Theatre di Hollywood, Miami. Nel 2014 ha tenuto il concerto d’apertura del 50° Festival di musica contemporanea Pontino e nel maggio 2015 ha lavorato al Maggio Musicale Fiorentino con John Axelrod di cui è stata assistente. Interprete di un vasto repertorio che dalla musica barocca arriva alla contemporanea, ha una predilezione per Giacomo Puccini. A lui ha dedicato il suo primo disco My Journey – Puccini’s Symphonic Works, registrato nel dicembre scorso al Teatro del Giglio di Lucca proprio con la nostra orchestra e uscito a ottobre per Warner Music. Omaggio al compositore anche il “Puccini Day”, evento che ha ideato nel luglio 2018 all’interno del Lucca Summer Festival. Si introduce alla musica appassionandosi al pianoforte, in cui si è diplomata nel 2010 al Conservatorio di Siena con Norberto Capelli; studia composizione con Gaetano Giani Luporini e infine direzione d’orchestra. Prende il diploma come direttore al Conservatorio “Verdi” di Milano con Vittorio Parisi per poi continuare la formazione con Piero Bellugi, Gianluigi Gelmetti e John Axelrod. Ha scritto diversi saggi, l’ultimo è Allegro con Fuoco (Utet) dove prende per mano anche il più diffidente dei lettori e lo accompagna dietro le quinte dei teatri, raccontandone protagonisti, riti e tradizioni, smontando i cliché e i pregiudizi che circondano il genere. Diversi i riconoscimenti ottenuti nel settore per la sua brillante e fulminante carriera – in particolare per le sue grandi capacità artistiche e l’impegno per la diffusione della cultura musicale nelle giovani generazioni – tra cui lo storico premio Scala d’Oro, ricevuto nel 2017, e il Premio Leonia per l’Audacia, nel 2019. Figlia del suo tempo, padroneggia la comunicazione social. I suoi account Facebook e Instagram sono molto frequentati. È spesso ospite in trasmissioni televisive di successo (Che tempo che fa, E poi c’è Cattelan) e i magazine le hanno dedicato nell’ultimo anno numerosi approfondimenti. Di lei si occupano le riviste specializzate, ma anche pubblicazioni come Wired, Rolling Stones, D o Grazia. Il Corriere della Sera l’ha inserita nella lista delle 100 donne dell’anno 2016 e in quella delle 50 donne dell’anno 2017 nel mondo che si sono distinte per la loro professionalità e sono state rivoluzionarie, resilienti, anticonformiste, precorritrici, campionessa di creatività, femminilità e risorse innovative.
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Nil Venditti | direttore ospite principale
A soli 24 anni, ha già stabilito relazioni con orchestre come la Bilkent Symphony Orchestra e la Slovenian Philharmonic Orchestra. A fine novembre debutta al Mozarteum di Salisburgo con Camerata Salzburg, dirigendo il pianista e compositore Fazil Say che parlando di lei ha dichiarato “Scommetto che sarà uno dei migliori direttori di questo secolo“. In questa stessa stagione debutterà anche con la Ulster Orchestra nonché al Concertgebouw di Amsterdam con la Netherlands Philharmonic Orchestra, dove è assistente di Marc Albrecht. A gennaio, sarà assistente di Paavo Järvi alla Tonhalle-Orchester di Zurigo. A suo agio nel repertorio classico sinfonico di Haydn, Mozart e Beethoven, in campo operistico ha già diretto Così fan tutte, Le nozze di Figaro, Il flauto magico di Mozart e Prima la musica, poi le parole di Salieri. Questa stagione dirigerà La Medium di Menotti e Carmen di Rossini. È un’appassionata sostenitrice della del processo di comunicazione e interazione con il pubblico come evidenziano i vari progetti e collaborazioni a cui si dedica, come la collaborazione con Nicola Campogrande nell’esecuzione del suo Concerto per Pubblico e Orchestra (per il quale il pubblico riceve dolci avvolti in plastica con cui creare rumore mentre l’orchestra suona, e seguendo la direzione del Maestro come l’orchestra), commissionato dalla Philharmonie di Parigi e che Nil ha già diretto in più occasioni. Altro esempio è la Sol’Orchestra, compagine giovanile da lei fondata nel 2014 e formata da musicisti provenienti da Perugia e dintorni, e Insieme Music Festival (2017) rassegna umbra di musica da camera realizzata per sensibilizzare il pubblico locale all’ascolto della musica classica. È vincitrice assoluta del Primo Premio per la direzione d’orchestra al Concorso Nazionale “Claudio Abbado” (2015) con l’Orchestra Sinfonica Abruzzese e del Secondo Premio (più premio dell’orchestra) al Concorso Internazionale “Jeunesses Musicales” (2017) a Bucarest con la George Enescu Philharmonic Orchestra. Ha iniziato la sua formazione come violoncellista, frequentando il Conservatorio di Perugia sotto la guida di Francesco Pepicelli. Ha partecipato a varie masterclass con Mario Brunello, Enrico Dindo e Umberto Clerici ed all’età di 10 anni è entrata a far parte della “Juniorchestra” dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma, lavorando come spalla con grandi musicisti come Antonio Pappano, Mario Brunello, Fabio Biondi e Simone Genuini. Si diploma in direzione d’orchestra al Conservatorio dell’Aquila con Marcello Bufalini e approfondisce successivamente la sua formazione con Paavo Järvi, Neeme Jarvi, Bernard Haitink, Jonathan Stockhammer, Pavel Baleff, Donato Renzetti, Marco Zuccarini e Gianluigi Gelmetti.
Attualmente continua il suo percorso alla Hochschule der Künste di Zurigo con Johannes Schlaefli.
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Lorenza Borrani | artista in residence
Lorenza Borrani si esibisce in veste di primo violino, direttore, solista e camerista nelle sale e nelle stagioni più importanti del mondo. Il suo debutto fiorentino risale al 1995, al Teatro della Pergola, con l’esecuzione del Concerto per due violini di Bach, in duo con Pavel Vernikov e l’Orchestra Giovanile Italiana diretta da Emmanuel Krivine. Nel 2003, l’invito a ricoprire il ruolo di primo violino da parte della Filarmonica Toscanini diretta da Lorin Maazel ha rappresentato un importantissimo arricchimento del suo percorso artistico. Dal 2005 al 2008 ha suonato nell’Orchestra Mozart e quando nel 2008 è stata nominata solista della Chamber Orchestra of Europe (Abbado, Harnoncourt, Haitink) la sua attività è definitivamente uscita dai confini nazionali. Negli ultimi anni è stata ospite come solista alla Philharmonie di Berlino (Berlin Musikfest 2013), al Festival di Edimburgo (con trasmissione radiofonica dei concerti per la BBC) e di Aldeburgo, alla Philharmonie di Colonia, alla Citè de la Musique di Parigi, alla Cadogan Hall di Londra, al Concertgebouw di Amsterdam e all’Opera House di Sydney. I maestri Alina Company, Piero Farulli, Zinaida Gilels e Pavel Vernikov l’hanno guidata fin dai primi passi nella sua crescita artistica e strumentale alla Scuola di Musica di Fiesole, dove adesso ricopre il ruolo di insegnante. Dopo il diploma, avvenuto nel 2000 al Conservatorio “Cherubini” di Firenze, e conseguita la maturità scientifica, si è perfezionata alla Universität für Musik und darstellende Kunst di Graz con Boris Kushnir e in molte master-class solistiche e di musica da camera con Pier Narciso Masi, Alexander Lonquich, Mstislav Rostropovič, Ana Chumachenko, Maya Glezarova, Ilya Grubert. Ha collaborato con direttori del calibro di Yuri Ahronovich, György Györiványi Ráth, Claudio Abbado, Trevor Pinnock, Yannick Nezet-Seguin, Bernard Haitink e di camerista con artisti di chiara fama quali Isabel Faust, Andrea Lucchesini, Helene Grimaud, Daniel Hope, Andras Shiff, Pierre Laurent Aimard, Irina Schnittke, Tabea Zimmermann, Janine Jansen, Mario Brunello, Christan Tetzlaff, Lilya Zilberstein e Pavel Gililov. Nel 2007 ha fondato il progetto Spira mirabilis, un laboratorio di studio per musicisti professionisti cui è susseguita la realizzazione del documentario La Spira, diretto dal regista francese Geràld Caillat. Grazie a questo progetto e all’incontro con Lorenzo Coppola, Lorenza si è appassionata all’esecuzione del repertorio classico su strumenti originali. Nel 2014, in occasione del venticinquesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino, ha preparato e diretto l’Orchestra Giovanile Europea presso la Haus der Kulturen di Berlino. Due anni dopo è stata in tournée con l’Australian Chamber orchestra in qualità di direttore/solista.
Suona un violino Santo Serafino (Venezia, 1754).
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Orchestra della Toscana
Fondata a Firenze nel 1980, per iniziativa della Regione Toscana, della Provincia e del Comune di Firenze, è considerata una tra le migliori orchestre in Italia. Nel 1983, durante la direzione artistica di Luciano Berio, è diventata Istituzione Concertistica Orchestrale per riconoscimento del Ministero del Turismo e dello Spettacolo.
L’organico medio è di 44 musicisti che si suddividono anche in agili formazioni cameristiche. L’Orchestra ha sede a Firenze nello storico Teatro Verdi, dove presenta la propria stagione di concerti ed è stata ospite delle più importanti Società di concerti italiane, tra cui il Teatro alla Scala, l’Auditorium del Lingotto di Torino, l’Accademia di Santa Cecilia di Roma e nelle più importanti sale europee e d’oltreoceano, dalla Carnegie Hall di New York al Teatro Coliseo di Buenos Aires, a Hong Kong e in Giappone.
Il Direttore Artistico è Giorgio Battistelli e il Direttore Principale Daniele Rustioni.
La sua storia artistica è segnata dalla presenza e dalla collaborazione con musicisti illustri come Salvatore Accardo, Martha Argerich, Rudolf Barshai, Yuri Bashmet, Frans Brüggen, Myung-Whun Chung, Gianluigi Gelmetti, Daniel Harding, Eliahu Inbal, Yo-Yo Ma e Uto Ughi. L’ORT è interprete duttile di un ampio repertorio e si distingue per l’eccellenza dei musicisti di cui è composta. Proprio questa qualità artistica gli permette di poter interpretare musiche dal barocco al classico romantico, al Novecento storico, con una particolare attenzione alla musica contemporanea, partecipando a importanti manifestazioni tra cui Biennale Musica di Venezia e al Festival Musica di Strasburgo.
L’ORT ha ideato e realizzato il Festival Play It! dedicato alla musica italiana del nostro tempo, e nel 2014 ha ricevuto il Premio della Critica Musicale “Franco Abbiati” quale migliore iniziativa.
I suoi concerti sono trasmessi su RadioRai Tre e su Rete Toscana Classica; incide per Emi, Ricordi, Agorà, VDM Records, Sony Classical e Warner Music Italia.