A cura di Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse e Balletto Civile
Con il sostegno di MIBACT, Regione Liguria, Comune di Genova, Compagnia di San Paolo
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Dal 27 novembre all’8 dicembre torna Resistere e Creare, la rassegna internazionale di danza con la direzione artistica di Michela Lucenti e Marina Petrillo, giunta alla V edizione e che quest’anno ha come sottotitolo “Materiale Umano”. Ad affiancare le compagnie più interessati del panorama nazionale non mancheranno ospiti internazionali, per comporre un ricco cartellone di danza, teatro-danza, circo, balli della tradizione insieme a workshop, incontri e eventi di accompagnamento alla visione legati a meditazione, cinema, arti marziali, arti visive, musica e letteratura. Per dodici giorni tutti gli spazi del Teatro della Tosse, dal Centro Storico al Teatro del Ponente (nel quartiere di Voltri, spazio recentemente assegnato alla Fondazione Luzzati Teatro della Tosse) si trasformeranno in un grande palcoscenico dedicato alla danza.
Dicono Michela Lucenti e Marina Petrillo: «Siamo partite da un’immagine: quella delle Baccanti che si avventano su Penteo e lo fanno a pezzi. Le donne folli che uccidono il re. Scrivevamo in fase di progettazione: “Nel 2019 molti dei titoli di Resistere e Creare nasceranno a partire da uno sguardo femminile non remissivo e non compassionevole sul mondo, anche sul mondo maschile; un contenitore di ricerca espressiva a partire dal corpo come azione e dall’urgente bisogno di farsi sentire, senza bisogno di urlare, con la forza di quello che si è per natura sin dalle origini.” Il passo successivo è stato, come sempre accade alle donne, rifare il punto per ritrovare il centro e la forza del femminile e passare dalla furia alla cura, alla comprensione, alla conciliazione, alla generazione, alla seduzione e a chi siamo noi uomini e donne: materiale umano.
Nata dalla collaborazione tra il Teatro della Tosse e il collettivo Balletto Civile, Resistere e Creare si propone, non solo come rassegna, ma anche come indagine sulla collettività, estetica e politica insieme. La danza come gesto politico: per opporsi ai meccanismi che debilitano le comunità sociali e culturali e per aprire nuove prospettive e possibilità».
Uno dei temi centrali di questa edizione è l’attenzione alle tematiche sociali, “Materiale Umano”, appunto, argomento che troveremo declinato in molte delle proposte di spettacolo. In particolare il nuovo lavoro di Balletto Civile e Michela Lucenti, Versus nel nome del padre del figlio e della libertà, che sarà presentato in forma di primo studio il 30 novembre e il 1 dicembre.
L’inaugurazione sarà il 27 novembre, alle ore 19.30 nel foyer della sala Trionfo con la personale Sorelle della fotografa Marta Moretto.
Protagonisti della rassegna 2019 saranno Balletto Civile e Michela Lucenti, Aziz El Youssoufi – Cie Amalgam & l’Embardee, Abbondanza/Bertoni, Roberto Castello/ALDES, Linga & Keda, Eutopia Ensemble, Maria Francesca Guerra, Cordata F.O.R., Simona Ceccobelli e Sebastian O’Hea Suarez/Anomalia Teatro , Zaccaria – Granone – Marchetto, Nadia Vadori-Gauthier, Marta Moretto, Paolo Rosini e Chiara Tosti, Emanuela Serra, Faustino Blanchut e Natalia Vallebona, Nicoletta Bernardini e Claudia Monti, Associazione Arbalete, Giulia Spattini e Alessandro Pallecchi, Cheikh Fall e Compagnia Bakh Yaye Family, Andrea Porcheddu, Roberto Cuppone, Massimiliano Giberti, Beatrice Iasiello.
In due settimane di lavoro e di incroci di generi e di pubblici – dai piccoli spettatori del teatro ragazzi, con la fiaba circense Granelli, agli appassionati fruitori della danza internazionale, come con Flow della compagnia Linga e Keda (Swiss Dance Award 2019) – si offriranno spunti anche sulla tematica della disabilità come nuova possibilità per la creazione artistica a partire dal libro di Andrea Porcheddu Altri corpi/Nuove Danze. Si rifletterà su cosa renda “umano” quel materiale del sottotitolo della rassegna, per discutere di cosa sia la danza oggi, di cosa la renda così attraente o respingente, nel pubblico di non esperti, con Roberto Castello e Michela Lucenti. Gli studenti del corso di laurea in Scienze dell’Architettura e Digital Humanities dell’Università di Genova, nel loro laboratorio a Casa Paganini, testeranno alcune delle installazioni che riproducono performance storiche di body art e con gli appuntamenti curati da Nicoletta Bernardini e Claudia Monti e la proiezione del documentario Una gioia segreta, su Nadia Vadori-Gauthier (proposta a cura di Associazione Arbalete), si aprirà la danza alla prospettiva del quotidiano attraverso un minuzioso lavoro di ripresa iniziato nel 2014 con l’attentato alla sede di Charlie Hebdo.
La programmazione si concluderà l’8 dicembre con la comunicazione ufficiale dei tre progetti vincitori della Call Resistere e Creare, a cui saranno assegnati un sostegno alla produzione di 2000 euro, due settimane di residenza creativa negli spazi del Teatro della Tosse e la possibilità di presentare l’evoluzione del lavoro nell’edizione 2020 di Resistere e Creare. Le audizioni finali dei 14 progetti selezionati si terranno ai Luzzati Lab dal 6 all’8 dicembre alla presenza della giuria composta da Michela Lucenti, Marina Petrillo e Ivana Folle (Bogliasco Foundation) e i momenti di presentazione saranno aperti anche al pubblico.
L’immagine scelta per rappresentare questa V edizione – lo scatto di Marta Moretto dal titolo Rinascita – è emblematica non solo del femminile e delle relazioni che il femminile porta con sé, ma anche di un tema di urgente attualità: la relazione tra Europa e Africa. L’opera in un certo senso inverte la prospettiva comune sui rapporti di forza tra i due continenti e invita a guardarci più da vicino per scoprire chi sta sostenendo chi, chi è forte e chi non lo è, chi sta sfruttando chi. Un’immagine che riporta anche a Mbira di Roberto Castello che nella presentazione dello spettacolo scrive: «Mbira è una parola intorno a cui si intreccia una sorprendente quantità di storie, balli, feste e riflessioni su arte e cultura che fanno da trama ad uno spettacolo che ha come inevitabile epilogo una festa». E sulla scia del messaggio di Mbira, il 3 dicembre, dopo lo spettacolo, nel pieno della rassegna e senza retorica, la Tosse darà una festa.
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IL PROGRAMMA, TITOLO PER TITOLO
Si parte mercoledì 27 novembre ore 19.30 con l’inaugurazione della mostra fotografica Sorelle di AMRTA – Marta Moretto, autrice delle serie di ritratti femminili Eternity Maternity, Woman’s day, Sorellanza e Janua. La mostra sarà visitabile per tutta la durata della rassegna nel foyer del Teatro della Tosse. Alle ore 21.00 appuntamento musicale con Le Strade del Suono che presenta La pienezza del vuoto, collaborazione tra Eutopia Ensemble e la danzatrice Maria Francesca Guerra.
Giovedì 28 novembre prima Pillola Performativa di Vallebona/Blanchut alle 19.30 nel Foyer della Sala Trionfo. Alle 20.30 in scena, in prima regionale, Carnet erotico progetto di Francesca Zaccaria: quadri icastici dall’erotismo evocato, forse paradossalmente inespresso, a geometrie surreali e scomposte nell’ardore più compulsivo.
Venerdì 29 novembre la rassegna si sposta nel quartiere di Voltri, al Teatro del Ponente, per l’anteprima nazionale di Le Marin Perdu di Natalia Vallebona e Faustino Blanchut, spettacolo selezionato nell’ambito del progetto di residenza artistica Essere Creativo 2019.
Sabato 30 novembre si torna alla Tosse dove alle 20.30 la compagnia Balletto Civile apre al pubblico gli appunti della sua nuova indagine di drammaturgia fisica con Versus nel nome del padre del figlio e della libertà. Nella stessa giornata alle ore 19.00 ha luogo la masterclass per under20 Danza e meditazione studio con i movimenti di Gurdjeff, seguita dalla seconda Pillola Performativa di Vallebona/Blanchut.
Domenica 1 dicembre alle ore 16.00 va in scena lo spettacolo Granelli che affronta con il giovane pubblico il tema dell’inquinamento e dell’ecosostenibilità. Alle ore 18.15 terza ed ultima Pillola Performativa con Natalia Vallebona, seguita alle 18.30 dalla replica di Versus nel nome del padre del figlio e della libertà.
La nuova settimana inizia il 2 dicembre alle 19.00 con la presentazione, nel foyer della sala Aldo Trionfo, del libro Altri corpi/Nuove Danze del critico Andrea Porcheddu in conversazione con Roberto Cuppone. Alle ore 20.00 in scena Emanuela Serra con Loose dogs: un atto poetico dedicato a chi dissente che unisce scrittura e parola a una ricerca quotidiana sull’azione danzata e la scomposizione fisica. Alle 20.30 Michele Abbondanza e Antonella Bertoni con La Morte e la fanciulla mettono in scena tre differenti “capolavori”: uno musicale – il quartetto in re minore di Schubert La morte e la fanciulla -, uno fisico – l’essere umano nell’eccellenza delle sue dinamiche – e uno spirituale-filosofico: il mistero della fine e il suo continuo sguardo su di noi. A chiudere la serata, in Agorà, la prima nazionale di Chibani di Aziz El Youssoufi che descrive lo spettacolo così: «Chibani ha come punto di origine la mia presenza in scena, le tappe che ho dovuto attraversare durante questi 25 anni, le sfide che devono raccogliere i danzatori, gli artisti e tutte le persone che si impegnano in un percorso incerto poiché autentico ma fragile. Per la prima volta racconto il retroscena del mio cammino artistico».
Martedì 3 dicembre dalle ore 14.30 Resistere e creare si sposta a Casa Paganini con il laboratorio Body Perfomance Variations. Alle ore 19.00 Frammenti Liquidi in sala Agorà, di e con Paolo Rosini, in collaborazione con Chiara Tosti. Il progetto è un primo studio selezionato attraverso bando pubblico nazionale per Anghiari Dance Hub ed è stato sviluppato con il sostegno del progetto Guy Cools. La giornata continua alle 19.30 con Materiale Umano, conversazione condotta da Andrea Porcheddu con Roberto Castello e Michela Lucenti. A seguire, in sala Trionfo, Mbira di Roberto Castello: un concerto per due danzatrici, due musicisti e un regista che – utilizzando musica, danza e parola – tenta di fare il punto sul complesso rapporto fra la nostra cultura e quella africana.
Mercoledì 4 dicembre, alle 19.30 torna in scena Emanuela Serra con Loose dogs, nel foyer della sala Aldo Trionfo. Alle ore 20.30 Her-on l’inizio di qualcosa avviene sempre dopo la morte di qualcos’altro di Giulia Spattini: un dialogo solitario tra quello che siamo e quello che potremmo diventare, una lotta alla scoperta della forma nuova.
Giovedì 5 dicembre la giornata inizia alle 19.30 con Impronte nel foyer della sala Aldo Trionfo e prosegue alle 20.30 con Concerto fisico, una produzione Balletto Civile e Festival Resistere e Creare. Concerto Fisico è un solo interpretato da Michela Lucenti che descrive così il suo lavoro: «Ho sempre cantato negli spettacoli anche quando la mia danza era furiosa, il corpo, i miei gesti sono la mappa di quello che sento e il canto è il mio veicolo per tenermi viva. Concerto Fisico è una partitura fisica e vocale che ripercorre e ridisegna la storia di Balletto Civile, cioè la mia, la storia della mia compagnia, nata all’interno dell’ex Ospedale Psichiatrico di Udine. La mia arte è scaturita in quel luogo, isolato dal mondo e allo stesso tempo nel centro del suo fuoco.»
Il 6 dicembre, alle 15.00 presso il Luzzati Lab, primo appuntamento con la selezione per la Call Resistere e Creare, che continuerà anche il 7 e l’8 dicembre. Dei 41 progetti arrivati da tutta Italia sono 14 quelli che verranno presentati nel corso delle tre giornate di lavoro. A valutare i lavori Michela Lucenti, Marina Petrillo e Ivana Folle (Bogliasco Foundation). Le compagnie selezionate sono: My Homeless Lover (Garjana); Mualem/De Filippis Dance Projects (Collegate); Vicari/Aloisio (Anapoda); Associazione Culturale Ateneo del Libero Pensiero (La Ragazza Carla); Rolando/Boyer (When The Night Falls); Anna Borini (Sorella mia); Sara Mitola – Innanduo (Sonder); Cristiano Fabbri (Pmhab – Perché mi hai abbandonato); Simone Maier (Dia-Logos); Federica Loredan (Gocce); Francesco Colaleo | Compagnie Mf (C’est Pas Grave); Enz Danzateatro (Prima e poi. Secondo Studio Sulla Temporalità); Sette Fondatori/Coreografa Agnieszka Jania (Lei); Silvia Dezulian (A volte sembra che lo spirito aspetti).
In sala Agorà a partire dalle ore 15.00 la masterclass di danza contemporanea over 50, condotta da Nicoletta Bernardini e Claudia Monti.Nuovo appuntamento alle 19.30 con Loose dogs, seguito da Conversazione con i danziani del corso Danzare Oltre, condotta dalla giornalista e critica teatrale Beatrice Iasiello. Alle 21.00 è in programma la proiezione del film su Nadia Vadori Gauthier Una gioia segreta regia di Jérôme Cassou.
Sabato 7 dicembre – dopo la selezione per la Call Resistere e Creare – alle19.00 in scena Uroboro, di e con Simona Ceccobelli e Sebastian O’Hea Suarez. Uroboro è la frenesia nel continuare a correre inseguendo una verità che abbiamo davanti piuttosto che allungare semplicemente la mano, ma è anche la nostra testardaggine e il nostro coraggio, il prezioso momento in cui riusciamo finalmente a fermarci. Alle ore 20.00 Impronte nel foyer della sala Aldo Trionfo e alle 20.30 la prima nazionale di Flow, di Linga e Keda, spettacolo vincitore del Swiss Dance Award 2019. In Flow la compagnia elvetica Linga si ispira alla natura selvaggia, al movimento degli stormi di uccelli, degli sciami di insetti, dei banchi di pesci: formazioni flessibili e fluide in grado di modificare istantaneamente la velocità e la direzione senza perdere coerenza.
L’ultima giornata si apre con la fase conclusiva delle selezioni per la Call Resistere e Creare e prosegue con Impronte, nel foyer della sala Aldo Trionfo. L’ultimo spettacolo in cartellone è Tutto ricomincia, sempre, omaggio all’opera di Vitaliano Marchetto. Tre diversi linguaggi – la danza, l’arte visiva e l’Aikido – si fondono in un linguaggio comune, in una rappresentazione che prende spunto dalle opere create da Vitaliano Marchetto a partire dalla pratica dell’Aikido. La rassegna si chiude alle 21.30 con la comunicazione dei vincitori della Call Resistere e Creare.