Di: Marc-Gilbert Sauvajon
Produzione: Teatro di Cestello e CdG
Con: Marco Predieri, Maria Rita Scibetta, Martina Tarducci, Graziano Dei, Camilla Lippi, Sergio Biagini e Duccio Cirri
Scene e costumi: Marcello Ancillotti
Regia: Marco Predieri
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Pare che i romani ritenessero superstizioso quell’uomo che “di continuo con voti e sacrifizi stancava gli dei, acciocché serbassero superstiti, cioè sani, salvi e lungamente in vita i propri figliuoli”.
Ma la superstizione ha fatto di più; è stata triste materia protagonista dell’inquisizione, come anche strumento manipolatorio di astuti truffatori, mietendo vittime in ogni luogo e paese, così alimentata da una sempreverde paura delle incognite e delle avversità che attraversano la vita e certamente, anche, dal desiderio di prevenire le sciagure grazie a rituali esorcizzanti.
Lo sanno bene i protagonisti di questa commedia che il regista, Marco Predieri, ha definito “frizzantina […] nella sua brillante semplicità” riuscendo a cogliere pienamente lo spirito vivace di questa pièce che ricorda da vicino le atmosfere almodovariane e intrattiene piacevolmente.
Il pubblico raccolto nella preziosa sala del Teatro di Cestello non può che sorridere nel condividere un divertente e caloroso momento di teatralità tipica in questo spazio a cui i fiorentini si dimostrano profondamente affezionati.
Per chi vorrà approfittare di questo leggero clima natalizio, la risata è assicurata!
Ines Arsì