Letture d’autunno
de La Compagnia delle Seggiole, in collaborazione con la Comunità di San Leolino
Visita a cura del Prof. Giovanni Leoncini
Autori: Sabrina Tinalli, Marcello Lazzerini
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Essere accolti nel cuore della Certosa del Galluzzo, quando una sera nuvolosa di dicembre si è oramai impadronita della luce del sole, abbracciando completamente l’intera magnificenza dell’edificio di una lieve umida aurea, è un’occasione più unica che rara.
E di rara bellezza è stata anche la lettura presentata dalla Compagnia delle Seggiole alla presenza dell’autore, per ricostruire uno spazio immaginale, una dimensione storica, con una cura tutta particolare che ha avvicinato i fortunati ascoltatori della raccolta cappella di Santa Maria, fulcro originario finemente affrescato di tutto il complesso, a vicende lontane, fatte vicine e familiari.
Dietro il portone ligneo, appena socchiuso, poteva procedere la vita di un luogo, nel tempo, non distante dal cinquecento, mentre la narrazione approfondiva il suo racconto e la pietra, poggiata oltre mezzo millennio prima, esalava il suo fiato freddo, addolcito dai balsami degli incensi e delle candele.
In un territorio sacro, di labirintiche memorie spirituali, ha risuonato, col rintocco del campanile, anche il pensiero parco del pittore Pontormo, così come appuntato in diario secoli fa da questo amante della Certosa, mentre dedicava il suo fiorito ingegno alla stesura di quei colori che seppero caricare di luce interna tutta l’opera ancora oggi celebrata, per la straordinaria forza innovativa, anche dall’arte contemporanea.
Alla lettura si è succeduto il prosieguo naturale dell’avventura, grazie alla guida del Professor Giovanni Leoncini, attraverso le stanze che ospitano alcuni suoi affreschi e la discesa suggestiva nella cripta che ospita i resti di Niccolò Acciaiuoli, fondatore del monastero.
Un viaggio nello spazio e nel tempo.
Ines Arsì