CORO E ORCHESTRA DEL TEATRO ALLA SCALA
Direttore JOHN ELIOT GARDINER
Hector Berlioz
L’enfance du Christ
Trilogia sacra per soli, coro e orchestra op. 25
Première Partie: Le songe d’Hérode
Deuxième Partie: La fuite en Égypte
Troisième Partie: L’arrivée à Saïs
Un récitant/Un centurion Allan Clayton
Sainte Marie Ann Hallenberg
Saint Joseph Lionel Lhote
Hérode Nicolas Courjal
Un père de famille/Polydorus Thomas Dolié
CORO DI VOCI BIANCHE DELL’ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA
Maestro del Coro BRUNO CASONI
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Prezzi: da 150 a 11 euro più prevendita
Infotel 02 72 00 37 44
Registrazione a cura di RAI – Radiotelevisione Italiana. Il concerto sarà trasmesso in Italia su RAI 1 il 24 dicembre alle ore 9.15 e su RAI 5 il 25 dicembre alle ore 21.15; in differita televisiva in Ungheria su MTVA, in Austria su Servus TV, in Svizzera su RSI, in Corea su Il Media e in Giappone su Tohokushinsha. Il concerto sarà inoltre trasmesso in diretta radiofonica in Italia su RAI – Radio 3, in Lettonia su LVLR, in Germania su DEDKU e in Danimarca su DKDR; in differita in altri Paesi sulle emittenti del Circuito Euroradio.
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Un capolavoro per Natale: John Eliot Gardiner dirige L’enfance du Christ di Berlioz.
La storia della fuga in Egitto è l’argomento della “trilogia sacra” per soli, coro e orchestra: un classico natalizio che i complessi scaligeri hanno eseguito solo una volta nel 1980.
Il grande direttore britannico celebra così il 150° della morte del compositore. Il concerto sarà trasmesso da Rai Cultura su Rai1 alle 9.15 del 24 e alle 21.15 del 25 dicembre.
Venerdì 20 e sabato 21 dicembre il tradizionale Concerto di Natale del Teatro alla Scala vede il ritorno di un capolavoro del repertorio sacro, e in particolare natalizio. La “trilogia sacra” L’enfance du Christ di Hector Berlioz sarà diretta da John Eliot Gardiner con il Coro del Teatro alla Scala e il Coro di voci bianche dell’Accademia Teatro alla Scala diretti da Bruno Casoni e come solisti il tenore Allan Clayton (Récitant/Un Centurion), il mezzosoprano Ann Hallenberg (Sainte Marie), i baritoni Lionel Lhote (Saint Joseph) e Thomas Dolié (Père de famille/Polydorus) e il basso Nicolas Courjal (Hérode).
Con il Concerto di Natale prosegue la collaborazione tra il Teatro alla Scala e la Rai che ha toccato pochi giorni fa uno dei suoi punti più alti con gli eccezionali risultati di ascolto dell’Inaugurazione di Stagione con Tosca trasmessa su Rai1. Come ogni anno il Concerto sarà trasmesso da Rai Cultura in prima tv martedì 24 dicembre alle 9.15 su Rai1, con replica mercoledì 25 dicembre alle 21.15 su Rai5. L’appuntamento si inserisce nel ciclo che Rai Cultura dedica ai concerti scaligeri di Natale per lo spazio “Sabato classica”, in programma dal 14 al 28 dicembre per tre sabati consecutivi alle 19 su Rai5.
L’enfance du Christ è un curioso caso di work in progress compositivo. Nel 1850 Berlioz aveva composto L’adieu des bergers, un brano per organo nato per gioco nelle pause di una cena mondana e trasformato nello stesso anno in pezzo corale. La prima esecuzione, firmata con lo pseudonimo “Ducré”, ebbe grande successo e spinse il compositore ad aggiungere una scena per tenore, Le repos de la sainte famille, e un’ouverture. I tre brani furono pubblicati nel 1852 con il titolo La fuite en Egypte ed eseguiti per la prima volta a Lipsia nel dicembre 1853. Il successo di questa prima esecuzione indusse Berlioz ad aggiungere una seconda sezione dal titolo L’arrivée à Sais e quindi una terza, Le songe d’Hérode. La trilogia così completata fu eseguita alla Salle Herz di Parigi il 10 dicembre 1854 con immediato e strepitoso successo, caso allora insolito per il compositore, che infatti se ne disse “effrayé”. Tra i numerosi ed entusiasti estimatori anche Gounod che paragonò Berlioz al Beato Angelico per la “divina tenerezza” e la “purezza angelica”.
L’enfance du Christ è stata eseguita nella sua interezza una sola volta dai complessi scaligeri diretti da Gary Bertini nel 1980 ma il brano L’adieux des bergers à la Sainte Famille è tornato nel Concerto di Natale diretto da Robin Ticciati nel 2012.
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Sir John Eliot Gardiner è uno dei musicisti più interessanti del nostro tempo per vastità culturale, curiosità e intelligenza. Famoso per le sue interpretazioni della musica antica e del XVIII secolo con i complessi da lui stesso fondati (il Monteverdi Choir nel 1964 e gli English Baroque Soloists nel 1978), ha esteso la ricerca sulle prassi esecutive storiche all’Ottocento creando l’Orchestre Révolutionnarie et Romantique nel 1989. Il suo approccio sempre coltissimo e mai accademico lo ha reso un punto di riferimento per artisti e repertori anche lontanissimi dalla sua esperienza: le sue letture di Beethoven e Schumann sono studiate e apprezzate anche da direttori di diversa impostazione. Nel corso dei decenni si è imposto tra i più autorevoli interpreti di Berlioz. Alla Scala ha debuttato nel 1985 alla testa del Monteverdi Choir e degli English Baroque Soloists con Israel in Egypt di Händel. Con gli stessi complessi torna nel 1990 con Ein deutsches Requiem di Brahms. Con la Révolutionnaire et Romantique esegue la Nona di Beethoven nel 1994. Del 2006 è il debutto operistico con una memorabile Kát’a Kabanová di Janáček con la regia di Robert Carsen; durante la sua permanenza a Milano Gardiner dirige anche la Filarmonica della Scala in un programma che comprende di Berlioz la scena lirica Cléopatre con Anna Caterina Antonacci e la Symphonie fantastique. L’ultima apparizione di Gardiner alla Scala risale al maggio 2019 con Semele di Händel eseguito in forma semiscenica dal Monteverdi Choir e dagli English Baroque Soloists.