Una casa editrice giovane, innovativa, piena di idee. Edizioni Primavera nasce a Cervinara, in provincia di Avellino, nell’estate del 2016: a promuoverla sono Claudia Cioffi e Alessandro Carofano, due attivissimi operatori culturali con in testa l’idea di creare una publishing house per bambini e ragazzi. Il primo albo illustrato è del novembre 2017, quindi sono nelle librerie da appena due anni, eppure hanno già un catalogo importante e in continuo arricchimento. “A muoverci – spiegano – è stato un amore particolare per i libri, strumenti sempre nuovi di educazione e formazione, presidio di civiltà mobile: dallo scaffale di librerie e biblioteche fin dentro le case. Che viaggino su gomma, ferro, tra le nuvole o per l’oceano del web, con i libri vogliamo esportare gioco, immaginazione, educazione intellettuale ed estetica”.
Manuela Mapelli, milanese di nascita e cesenate d’adozione, è autrice e illustratrice del delizioso “Piccola Scimmia”, albo che ha dato l’avvio alla nuova collana “Orizzonti mobili”. La protagonista vive in un “mondo piatto e composto, con albe leggere e tramonti d’arancio”, ma è curiosa di ciò che c’è oltre, vuole conoscere quella “distesa d’acqua” che vede lontana all’orizzonte. La natura la incoraggia: aiutata da pioggia, sole e vento crea mattoni “duri e resistenti”, e questi di volta in volta diventano un tetto per ripararsi, una piccola isola, un muro, un ponte, una strada per arrivare fino al mare. Un viaggio alla scoperta del mondo, dunque, ma quello di Piccola Scimmia è anche un’esplorazione di sé, una rivelazione delle proprie potenzialità, una sfida al superamento dei propri limiti. Un vagabondaggio che Mapelli racconta con grazia e semplicità, con disegni essenziali e delicati, che sembrano dirci che vivere è anzitutto ricerca, desiderio di conoscere e di sapere.
La Edizioni Primavera ha iniziato acquisendo albi illustrati di autori statunitensi e sudamericani, una predilezione per il mercato estero che però si unisce con la forte attenzione al territorio, come dimostra la collana “Le streghe di Benevento”. Per Claudia Cioffi e Alessandro Carofano, dunque, la fusione “tra parola scritta e illustrazione crea un sistema di comunicazione e informazione così armonico da ottenere un impatto immediato sui lettori”. I due editori sottolineano che “l’albo illustrato diventa strumento di esercizio quasi fisico quando la lettura unisce grandi e piccoli. Il libro diventa compagno di tutta una vita, capace di farsi leggere anche da chi ancora non sa parlare e di leggere la storia di ognuno, piccola o grande che sia”.
Venendo appunto agli autori stranieri, è assolutamente da non perdere “Il melo del nonno”, proposto nella collana “Prima Semina”, scritto dalla spagnola Fatima Fernandez Mendez e illustrato dall’argentina Cecilia Varela. “La mia famiglia ha l’usanza di piantare un albero da frutto ogni volta che nasce un bambino”: inizia così la storia di Aitor, di sua mamma e di suo nonno, che ci racconta con garbo e delicatezza un universo di legami affettivi, di tradizioni e di antenati, di appartenenza alla propria storia e alla propria terra. “Paesaggi, stelle e rondini” si riflettono negli occhi del nonno, “e io cammino attraverso di essi – dice il piccolo Aitor – ponendo i miei piedi nelle sue orme”: in questo ricalcare le impronte è appunto il segreto della vita, condotta assecondando il volgere delle stagioni e della natura. Sul melo del nonno le foglie riportano parole e immagini di tutte le persone care, ed è proprio quell’albero che il nipotino, con il suo annaffiatoio rosso, alla conclusione della storia va a bagnare per vederlo crescere.
“Un giorno molto speciale” è un sorprendente albo illustrato del colombiano José Sanabria. Eva è una vecchina scostante e scortese, di cui da tempo “nessuno aveva sue notizie”. Un giorno i vicini di casa la vedono in strada: tutti gli chiedono cosa l’abbia spinta a uscire e a tutti risponde che “oggi è un giorno molto speciale”. Il quartiere allora inizia a pedinarla, gli abitanti si telefonano l’un l’altro per passarsi informazioni, l’aviatore Romano la segue perfino dall’alto del suo piccolo aereo. Lasciamo al lettore il gusto del colpo di scena, che sarà davvero inaspettato e ci indicherà come la voglia di imparare davvero non ha età.
“Da molto tempo avevo abbozzato nel mio taccuino testa l’idea di una donna che, anche se anziana, viene incoraggiata a iniziare una nuova attività”, ha spiegato Sanabria in una recente intervista, descrivendo la genesi del suo processo creativo. “Prima di iniziare a scrivere, ho ‘cercato’ Eva con la matita. Dopo diversi test è apparsa finalmente l’immagine che ho usato per la copertina”, ha concluso lo scrittore colombiano: “Quindi ho disegnato lo storyboard, facendo il percorso di Eva verso la destinazione finale. Ho pianificato il suo viaggio, studiando attentamente la sua interazione con ciascun vicino. A quel punto, avuta la struttura della storia, ho messo le parole, così, senza molta cura. Nei mesi seguenti ho ‘lucidato’ il testo, parola per parola, frase per frase, andando contemporaneamente avanti con le immagini”.