In occasione del 50° anniversario della strage di Piazza Fontana, il monologo.
Vita e morte di un anarchico miliardario di e con Mauro Monni
Martedì 10 dicembre 2019 – ore 21,00
Teatro del Vigentino – Via Matera, 5/7 – Milan
Un monologo che racconta la storia italiana dal dopoguerra ai primi anni ‘70 vista attraverso gli occhi e l’impegno politico di Giangiacomo Feltrinelli, fondatore dell’omonima casa editrice. Scopriremo come sono nati capolavori quali il Dottor Zivago o Il Gattopardo e quanto siano state avventurose le loro pubblicazioni. Di come Giangiacomo si avvicini alla realtà cubana quasi per caso, arrivando poi ad esserne coinvolto a tal punto da decidere di tentare una rivoluzione popolare anche in Italia.
E rivivremo infine gli anni bui del periodo delle stragi di stato e degli anni di piombo, e soprattutto il tragico evento di Piazza Fontana con la conseguente clandestinità di Feltrinelli stesso – accusato ingiustamente di esserne stato il mandante – fino all’epilogo della sua, ancor oggi, misteriosa morte. Lo spettacolo, che ha raggiunto le 270 repliche in Italia, nel corso degli anni ha ricevuto vari premi e riconoscimenti.
- Vincitore migliore Regia al Premio Calandra 2013
- Rappresentante per l’Italia al Festival Internazionale de Teatro de la Habana, Cuba 2011
- Secondo classificato Festival Fratelli Cervi 2010
- Finalista Concorso opere teatrali Oltreparola 2007
- Vincitore secondo premio Festival Stella d’Argento 2006
Note di Mauro Monni
Scrivo da tanto per l’editoria e per il teatro e mi è sempre piaciuta l’idea di raccontare la memoria storica. Tutti i miei spettacoli nascono da ciò che è stato. Anziché sintetizzare attraverso cronologia o numeri preferisco però sempre umanizzare il contesto storico. Questo spettacolo sulla vita di Giangiacomo Feltrinelli è nato 14 anni fa. E quella di Milano al teatro del Vigentino sarà la 270° replica.
Non è un caso tornare a Milano – dopo il tutto esaurito del 2008 al Teatro Libero – perché metà spettacolo parla della strage di piazza Fontana, di cui Giangiacomo Feltrinelli fu accusato di essere il mandante e di cui ricorreranno a breve i 50 anni. Ho voglia di riportare questo spettacolo a Milano perché parla di Milano. E perché questa strage in particolare fu definita in un processo “quella per cui l’Italia perse la verginità”. Perché non fu contro un politico o un sindacato ma contro gente comune: morirono persone che non avevano niente a che fare con la politica. La prima strage che vide intessere rapporti tra apparati italiani e stranieri con conseguente scelta da parte del governo di allora di oscurare tutto, incolpando Pinelli e Valpreda, semplici palliativi espiatori per depistare. Adoro, tanto più in questa ricorrenza, rievocare la figura di Giangiacomo Feltrinelli: un uomo ricco che, anziché godersi semplicemente la vita, decise di prendere posizione creando una casa editrice per dare voce, dalla metà degli anni ’50, a tante realtà dimenticate. E poi la fama mondiale con quel libro scomodo, Dottor Zivago, col quale si mise contro il partito comunista, Togliatti e la Russia. Nel monologo racconto anche come è nata la pubblicazione de Il Gattopardo, altro libro che lo ha reso celebre in tutto il mondo, cinema compreso. E attraverso i libri di Feltrinelli, uomo di mondo che ha tentato di combattere lo status quo dell’epoca in maniera visionaria – compresa l’idea folle di voler importare la rivoluzione in Italia, atteggiamento che gli costerà non poco – si finisce a dipingere di conseguenza anche l’Italia Repubblicana dalla fine della monarchia e la nascita del parlamento fino alla latitanza di Feltrinelli subito dopo i fatti di Piazza Fontana e la tragica fine, morto su un traliccio a Segrate. Un quadro italiano raccontato attraverso la figura dell’editore Feltrinelli che però non si conclude con la sua morte ma vive ancora oggi attraverso le celebri pubblicazioni della sua casa editrice.
Mauro Monni
Attore, autore, regista e formatore vive e lavora a Firenze.
Da molti anni collabora con diverse riviste culturali pubblicando romanzi di narrativa. Nel 1995 ha vinto il secondo premio al Concorso letterario Livio Paoli col romanzo Se ricominciare è una questione di scelte ottenendo un rilevante successo di critica. Nel 2005 è uscito il suo romanzo Visto da qua (il cielo è ancora più blu) del quale nel 2018 è stata realizzata una nuova edizione aggiornata e rivisitata per la Ventura Edizioni. Nel 2014 la Regione Toscana in collaborazione col comune di Campi Bisenzio e quello di Signa, ha pubblicato il suo romanzo breve 13 agosto 1944 in occasione del 70° anniversario della Liberazione della Piana Fiorentina.
Dal 2002 lavora, come attore e arbitro professionista, nel campo del Match di Improvvisazione Teatrale. Nel 2010 ha fondato la scuola di avviamento al Match d’Improvvisazione Teatrale “Improvvisarzana” a Sarzana (La Spezia).
Ha partecipato a molte produzioni sul teatro-racconto interpretando tra gli altri testi di Calvino, Wilder, Pavese, Shakespeare, Wilde, Tolkien, De Luca e Culicchia.
Col suo Feltrinelli, una storia contro ha rappresentato l’Italia al “Festival Internazione de Teatro de La Habana”, a Cuba.
Ha partecipato al film Il piccolo grande senso del dovere di Daniele Lamuraglia; alla trilogia GDR: gioco di ruolo di Paul Cameron e a Villa Triste di Fabrizio Favilli.
Dal 2006 collabora col MIUR, Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca per il quale ha svolto, tra gli altri, corsi di formazione relativi all’accoglienza sociale tra ragazzi, cyberbullismo e dispersione scolastica. Sempre per MIUR ha realizzato un percorso formativo rivolto ai detenuti stranieri della Casa Circondariale “La Dogaia” di Prato. Per la Rai, oltre ad aver partecipato come inviato per la trasmissione “Alle falde del Kilimangiaro”, dal 2014 al 2016 ha curato la regia teatrale della diretta da Firenze della trasmissione “Palermo chiama Italia” in occasione dell’anniversario della strage di Capaci.
Dal 2014 collabora con l’Istituto Pediatrico Meyer di Firenze, dove propone laboratori ludici destinati ai piccoli pazienti.