Il pubblico dell’Accademia Filarmonica Romana ha già potuto apprezzare il talento di Filippo Gorini al suo debutto presso l’istituzione romana due stagioni passate, protagonista di un eccezionale recital alla Sala Casella con le Variazioni Diabelli di Beethoven (incise anche come suo primo CD per l’Alpha Classics e che ha ricevuto i più alti riconoscimenti dalla stampa internazionale). Il suo ritorno alla Filarmonica passa questa volta per il palco del Teatro Argentina giovedì 12 dicembre (ore 21) quando il giovane pianista presenterà un originale accostamento tra lavori di forma diversa, nei quali gli autori ‒ Mozart, Schumann, Schubert ‒ hanno voluto esaltare la Fantasia e la libertà dell’ispirazione.
Vincitore nel 2015 del Concorso “Telekom-Beethoven” di Bonn (con voto unanime della giuria), a soli ventiquattro anni Filippo Gorini è uno dei più interessanti talenti della sua generazione. Esibitosi con grande consenso di pubblico e critica in prestigiose sale internazionali (Konzerthaus a Berlino, Gewandhaus a Lipsia, Beethovenhalle a Bonn, Laeiszhalle ad Amburgo, Herkulessaal a Monaco, etc.), nel 2016 ha debuttato in recital per il Beethovenfest di Bonn. Recente il Premio “Una vita nella musica – Giovani” 2018, che dal 1979 viene annualmente assegnato dal Teatro La Fenice di Venezia da un comitato scientifico di critici e musicologi. Andrei Gavrilov lo ha lodato come “un musicista con una combinazione di qualità artistiche rare: intelletto, temperamento, ottima memoria, immaginazione vivida e grande controllo”.
Il programma si apre con la Fantasia in re minore K. 397 di Mozart, composta nel 1782, dal carattere rapsodico e che ricorda una di quelle tante improvvisazioni che il salisburghese realizzava nei suoi concerti, a riprova del suo eccezionale estro inventivo. Di impeto romantico sono le otto Phantasien che compongono Kreisleriana di Schumann,op. 16 del 1838, fra i pezzi più “schumanniani” del musicista tedesco: ispirato a un personaggio creato da Hoffmann, un “maestro di cappella strano, esaltato, spirituale”, questi pezzi sono l’espressione della temperie romantica e dell’anima divisa e tormentata di Schumann. Di altro carattere infine la Sonata in sol maggiore op. 78 D. 894 “Fantasia” di Schubert, scritta nel 1826 con lunghi temi cantabili, ovvero quelle “celestiali lungaggini” che tanto avevano colpito Schumann.
“E’ un onore per me tornare all’Accademia Filarmonica Romana – ha detto Filippo Gorini –. Per l’occasione ho scelto un programma in cui credo molto e che mi permette di eseguire alcuni dei compositori cui sono più legato. Il tema principale è la Fantasia, quel mondo dell’immaginazione, dell’intelletto, del pensiero e anche quella forma che nei secoli è presente, a partire dal Barocco, e che assume significati e connotazioni diverse, in ogni momento della Storia in cui capita. La volontà di eseguire un programma da concerto dedicato alla Sonata e alla Fantasia sicuramente non è originale, ma è anche vero che non ho mai visto avvicinate le tre composizioni che ho selezionato. Penso sia un programma che si ascolti volentieri, che solleciti tanti spunti di riflessione, che ispiri l’immaginazione, sia per chi suona, sia per chi ascolta”.
La settimana della Filarmonica Romana si completa domenica 15 dicembre alla Sala Casella (ore 17.30) con il secondo appuntamento con Chopin e… in cui la musica del compositore polacco dialoga con la scrittura compositiva di altri autori, scelti tra coloro che hanno dedicato al pianoforte e alla musica da camera una significativa stagione creativa, che per Chopin sono stati fonte di ispirazione o al contrario che da Chopin sono stati ispirati. Protagonista il pianista Axel Trolese che affiancherà Chopin alla Spagna, ad esplorare l’influenza che la musica del polacco ebbe sui due compositori spagnoli di fine Ottocento e di inizio Novecento, Isaac Albéniz e Manuel De Falla.
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Biglietti al teatro Argentina: da 25 a 16 euro, ragazzi fino a 14 anni 9 euro.
Biglietti Sala Casella: 10 euro posto unico
Info: tel. 06 3201752, email promozione@filarmonicaromana.org
Programma sul sito www.filarmonicaromana.org
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TEATRO ARGENTINA
giovedì 12 dicembre ore 21
FILIPPO GORINI pianoforte
Wolfgang Amadeus MOZART Fantasia in re minore K. 397
Robert SCHUMANN Kreisleriana 8 fantasie op. 16
Franz SCHUBERT Sonata in sol maggiore op. 78, D. 894 “Fantasia”
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FILIPPO GORINI. Vincitore nel 2015 del Concorso “Telekom-Beethoven” di Bonn, nel quale ha inoltre ricevuto due premi del pubblico, a soli ventiquattro anni Filippo Gorini è uno dei più interessanti talenti della sua generazione. Invitato ad esibirsi in prestigiose sale internazionali, ha recentemente debuttato con grande consenso di pubblico e critica alla Elbphilharmonie di Amburgo, Herkulessaal di Monaco, Tonhalle di Zurigo, Beethovenfest di Bonn, Festival Schubertiade in Austria, Fondation Louis Vuitton di Parigi, negli Stati Uniti e in Canada. Il suo primo CD con le Variazioni Diabelli di Beethoven, registrato presso la Beethovenhaus di Bonn e uscito nel 2017 per l’etichetta francese Alpha Classics (Outhere), ha ricevuto i più alti riconoscimenti dalla stampa internazionale: Diapason d’Or, Pizzicato Supersonic Award, e recensioni a 5 stelle da The Guardian, BBC Music Magazine e Le Monde. In Italia si esibisce per la Società del Quartetto di Milano, il Festival pianistico internazionale di Brescia e Bergamo, l’Unione Musicale di Torino, la Filarmonica di Trento (dove è artist in residence), la Gog di Genova, gli Amici della Musica di Perugia, I Concerti della Normale di Pisa, Bologna Festival. Nel settembre di quest’anno, solista nella Fantasia corale di Beethoven con l’Orchestra e Coro del Mozarteum di Salisburgo, ha inaugurato la stagione 2019/20 dell’università austriaca. Il 2020/21 vedrà il suo debutto, tra le altre, a Bangkok con la Thailand Philharmonic Orchestra (Beethoven, Concerto n. 5), a Beirut per il Festival Al Bustan, e in recital alla Wigmore Hall di Londra e al Concertgebouw di Amsterdam. Diplomatosi al Conservatorio “G. Donizetti” di Bergamo con lode e menzione d’onore e perfezionatosi presso il Mozarteum di Salisburgo, continua gli studi con Maria Grazia Bellocchio e Pavel Gililov, ai quali si aggiunge il prezioso consiglio di Alfred Brendel. Gorini è anche vincitore del Premio “Una vita nella musica – Giovani” 2018, annualmente assegnato al Teatro La Fenice di Venezia da un comitato di critici e musicologi. Tra gli altri premi vinti spiccano il Beethoven-Ring conferito dall’associazione Cittadini per Beethoven di Bonn (2016) e il premio del Festival Young Euro Classic di Berlino (2016).