La tradizione teatrale di Pirandello è tale da primeggiare su ogni altro aspetto di una messinscena. I personaggi (almeno quando non devono mettersi alla ricerca di un autore…) si servono della carne degli interpreti per mettere in moto l’ingranaggio del testo. Pirandello, in altri termini, non consente di intervenire troppo sul copione, lasciando a registi e adattatori giusto la facoltà di interpretazione scenica.
Il berretto a sonagli di Valter Malosti apparentemente non si sottrae a questa tacita imposizione, portando in scena un Pirandello fedelissimo (e per questo motivo “naturalmente” attuale). L’esclusività della rappresentazione di Malosti, come già per il suo Misantropo, è da ricercarsi nei dettagli.
Circa gli interpreti di una fedele riproduzione qualunque considerazione sarebbe superflua: la protagonista Roberta Caronia e gli attori Paola Pace, Vito Di Bella, Paolo Giangrasso, Maria Lombardo e Roberta Crivelli non hanno certo bisogno di elogi per l’eccellente prova di grande teatro; una menzione particolare, invece, per la semplice scenografia (Carmelo Giammello), attorniata da specchi che moltiplicano il punto di vista del pubblico in platea: l’effetto ottenuto da Malosti con questo espediente amplifica il carattere thriller, venato di noir, già latente in Pirandello, applicato a una commedia sulla gelosia e sul tradimento.
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Il berretto a sonagli
di Luigi Pirandello
adattamento e regia Valter Malosti
con Roberta Caronia, Valter Malosti, Paola Pace, Vito Di Bella, Paolo Giangrasso, Maria Lombardo, Roberta Crivelli
luci Francesco Dell’Elba
scene Carmelo Giammello
costumi Alessio Rosati
produzione TPE -Teatro Piemonte Europa