Bene e male si intrecciano nelle vesti di gelosia e l’avidità di potere dissimulati sotto le migliori intenzioni e l’illusione di una fraterna amicizia: Benno, invidioso del Principe Sigfried, lo manipola lo inganna fino al tradimento finale e sostituisce come tradizionale villain il Mago Von Rothbart ne Il lago dei cigni di Čajkovskij con la coreografia di Benjamin Pech che rielabora la drammaturgia di Petipa – Ivanov e inaugura la stagione di balletto 2019-20 del Teatro dell’Opera di Roma, in scena da stasera, martedì 31 dicembre 2019 a mercoledì 8 gennaio 2020.
Con una recita straordinaria, prevista per giovedì 2 gennaio 2020 alle ore 15 annunciata poche settimane fa come segno di solidarietà e sostegno a La Fenice di Venezia. “Con questa storia senza tempo vogliamo deliziare il nostro pubblico durante il periodo natalizio e aiutare con la recita pomeridiana del 2 gennaio i nostri amici veneziani. L’intero ricavato della vendita dei biglietti sarà devoluto al Teatro La Fenice di Venezia – commenta il Sovrintendente del Teatro Carlo Fuortes – È un gesto di vicinanza e solidarietà per la difficilissima situazione in cui il Teatro La Fenice si è trovato nei giorni immediatamente prima dell’inaugurazione della nuova stagione, in seguito allo straordinario “fenomeno dell’acqua alta”, e un contributo ai lavori necessari per il restauro”.
Di fatto, peer il secondo anno consecutivo il Costanzi apre con il più romantico e tragico dei balletti di Čajkovskij e con il riallestimento del repertorio classico nella versione di Pech, che al debutto nel 2018 aveva registrato i massimi incassi nella storia del balletto in scena al Teatro romano.
Una rielaborazione audace e personale, ma che piace al pubblico, quella pensata da Pech, già étoile dell’Opéra di Parigi, primo maître e assistente alla Direzione del Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, che dopo aver realizzato diverse coreografie solo lo scorso anno aveva debuttato lo scorso anno nel riallestimento di un balletto iconico.
Partendo dalla rielaborazione della drammaturgia, Il lago dei cigni di Pech resta una versione sontuosa e fiabesca, con le favolose scene e i costumi del maestro Aldo Buti che sceglie di ambientare il balletto nella metà dell’Ottocento con un tocco fra il fiabesco e l’onirico coadiuvato dalle luci di Vinicio Cheli. Sul podio dell’Orchestra si alternano i maestri Nir Kabaretti e Carlo Donadio (7, 8 gennaio).
“Il mago Von Rothbart che trasforma la principessa in cigno, non c’è nella mia versione. È Benno, l’insospettabile amico del Principe Siegfried, a incarnare questo ruolo malefico – aveva dichiarato Pech che aveva lavorato sul progetto per oltre sei mesi. E nonostante si tratti di una ripresa, non mancano le novità “A distanza di un anno, grazie all’ausilio della tecnologia, ho avuto modo di vedere e di rivedere il balletto. Questa presa visione d’insieme a mente fredda, mi ha permesso di fare piccoli aggiustamenti – prosegue il coreografo presentando la ripresa del balletto pochi giorni nella Sala Terabust del Costanzi – Per esempio ho lavorato sulla profondità, rendendola più prospettica, e sulla pantomima, facendola più asciutta e vicina alla modernità. Ho ulteriormente lavorato sulla presenza scenica di Benno, rafforzando la sua duplice natura di amico e di traditore”.
In scena per interpretare la più tragica delle storie in un “balletto pensato per la compagnia” come ricorda Pech, étoile, i primi ballerini e i solisti del corpo di ballo diretto da Eleonora Abbagnato che acquisisce ancora maggiore spazio senza dimenticare la presenza preziosa di tanti ospiti internazionali.
“Gli ospiti internazionali di quest’anno sono un vero regalo – ricorda il coreografo francese – Polina Semionova incarna la “russità” di questo balletto, Daniel Camargo la freschezza del giovane principe e Amandine Albisson la mia eredità artistica, quel tocco francese immancabile”.
A Polina Semionova (31 dicembre (18.00), 2 gennaio (20.00) e Amandine Albisson (5 gennaio (16.30), 7 gennaio (20.00), étoile dell’Opéra di Parigi, si alternano nel ruolo di Odette/Odile l’étoile Rebecca Bianchi al debutto nella versione di Pech (2 gennaio (15.00), 4 gennaio (15.00) e la prima ballerina Susanna Salvi (3 gennaio (20.00), 4 gennaio (20.00), 8 gennaio (20.00) che riprende il ruolo dallo scorso anno.
Nel ruolo del Principe si alternano il guest principal dancer Daniel Camargo (31 dicembre (18.00), 2 gennaio (20.00), 5 gennaio (16.30), 7 gennaio (20.00), il primo ballerino Claudio Cocino (3 gennaio (20.00), 4 gennaio (20.00), 8 gennaio (20.00) alla ripresa del ruolo e il giovane Michele Satriano (2 gennaio (15.00) senza dimenticare la bravura e la tecnica impeccabile del ballerino Alessio Rezza perfetto per la duplicità d’animo di Benno.
Dopo la prima rappresentazione di martedì 31 dicembre ore 18.00, Il lago dei cigni replica per otto recite, giovedì 2 gennaio ore 15.00 (recita strarodinaria) e ore 20.00; venerdì 3 gennaio ore 20.00; sabato 4 gennaio ore 15.00 e ore 20.00; domenica 5 gennaio ore 16.30; martedì 7 gennaio ore 20.00; mercoledì 8 gennaio ore 20.00. Info operaroma.it.