con Laura Curino e Renato Sarti
testo e regia Renato Sarti
disegni Ugo Pierri e Giulio Peranzoni
video installazione Fabio Bettonica
musiche originali Carlo Boccadoro
assistenti alla regia Salvatore Burruano, Chicco Dossi
con il sostegno del Comune di Milano
con il patrocinio di Associazione Piazza Fontana 12 dicembre 1969, ANED, ANPI Provinciale di Milano e Istituto Nazionale Ferruccio Parri,
con il contributo di CGIL, FLC CGIL, FISAC CGIL, FIRST CISL, UILCA UIL
si ringraziano Licia, Claudia, Silvia Pinelli e Piero Scaramucci autore del libro “Una storia quasi soltanto mia”
produzione Teatro della Cooperativa
spettacolo sostenuto nell’ambito di
NEXT ed. 2019/2020 – progetto di Regione Lombardia in collaborazione con Fondazione Cariplo
testo finalista 55° Premio Riccione per il Teatro
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È firmato da Renato Sarti Il rumore del silenzio, la nuova produzione del Teatro della Cooperativa che debutterà il 9 dicembre al Teatro Elfo Puccini di Milano. A cinquant’anni dalla bomba di Piazza Fontana una necessaria riflessione, che, attraverso le voci dei familiari delle vittime e di Licia Pinelli, cerca di ricostruire e restituire il senso profondo e umano di quanto accaduto. Lo spettacolo, che sarà in scena al Teatro della Cooperativa dal 10 al 15 dicembre, prima di partire in tournée, fa parte del ciclo di iniziative promosse dalle amministrazioni comunali di Milano e Brescia in occasione del cinquantennale della strage di Piazza Fontana e del quarantacinquesimo anniversario di quella di Piazza della Loggia (MI50/BS45).
Il 12 dicembre 1969, alle 16:37, nella Banca dell’Agricoltura di Piazza Fontana a Milano esplose una bomba che causò la morte di 17 persone e ne ferì 86. La responsabilità fu attribuita strumentalmente agli anarchici, accusando Pietro Valpreda di essere “il mostro” della strage e il 15 dicembre l’anarchico Giuseppe Pinelli, innocente e trattenuto in modo illegale, morì precipitando “accidentalmente” dal quarto piano della Questura di Milano.
I veri mandanti e autori erano i neofascisti della destra eversiva, coperti da alcuni settori dei Servizi Segreti, delle Forze dell’Ordine, dell’Esercito e degli apparati dello Stato con il contributo degli Stati Uniti e della CIA. Anche se questa realtà è stata appurata nelle sentenze definitive dei tribunali, secondo una ricerca del 2006 su più di mille studenti milanesi tra i 17 e i 19 anni, solo il 6,4% individua i veri colpevoli, per gli altri i responsabili sono la mafia, i comunisti, persino gli anarchici (20%) e per il 41% gli artefici sono le Brigate Rosse, che, piccolo particolare, non erano ancora nate.
In un Paese come il nostro, esperto nell’arte del minimizzare le proprie colpe, si arriva al paradosso del capovolgimento: la poca memoria storica non solo non combacia con la verità, ma a volte trasforma gli assassini in santi, mentre i veri eroi, a volte, cadono nell’oblio. In questo senso, la storia della strage di piazza Fontana è emblematica.
Ricordare a cinquant’anni di distanza il tentativo di imporre la legge dei carri armati attraverso il caos, le bombe e l’uccisione di innocenti, è un atto doveroso innanzitutto nei confronti delle vittime delle stragi e dei loro familiari. Il testo si sofferma sulla loro tragedia, spesso dimenticata, concentrando l’attenzione soprattutto sugli aspetti umani, quelli della vita di tutti i giorni.
Sul palcoscenico, da una parte, Renato Sarti, autore e regista del testo, si farà tramite del dolore dei parenti di chi perse la vita nella strage e del mos maiorum del mondo rurale da cui provenivano: l’attaccamento alla terra, alla famiglia e a quella Patria che li avrebbe traditi.
Dall’altra parte, Laura Curino darà voce alla testimonianza di Licia Rognini, moglie di Giuseppe Pinelli, che nel 2009 fu riconosciuto dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano come diciottesima vittima della strage.
Una messa in scena per rammentare che il teatro, anche quando tratta pagine di grande portata storica come questa, sempre dai sentimenti più profondi e dalla quotidianità deve partire.
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NOTE DI REGIA
Il rumore del silenzio parte dal lungo lavoro di studio e di raccolta delle testimonianze dirette dei sopravvissuti e dei parenti delle vittime, dai loro legami familiari, e anche da quegli oggetti di uso comune che avevano sottomano tutti i giorni, ai quali solitamente non si dà importanza, ma che in quei frangenti, in qualche modo, sono diventati simbolo della strage: una cintura da alpino, un pacchetto di sigarette, una Simca da rottamare…
Per questo motivo, oltre alle parole del testo e all’interpretazione degli attori, la messa in scena si avvarrà dell’importante contributo delle illustrazioni di Ugo Pierri e di Giulio Peranzoni, raffiguranti volti, corpi e oggetti, che tradurranno l’apparente banalità del quotidiano in grande Storia, e a Fabio Bettonica, docente della NABA, già collaboratore del Teatro della Cooperativa in Chicago Boys, sarà affidato il compito di coordinare la scansione ritmica delle video installazioni, che fungeranno da autentica colonna visiva dello spettacolo.
Renato Sarti
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TOUR
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19 dicembre, Lugano – Teatro Foce
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18 gennaio, Fabbrico (RE) – Teatro Pedrazzoli
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23 marzo, Brescia – Teatro Sociale
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TEATRO ELFO PUCCINI, Sala Shakespeare, corso Buenos Aires 33 – Milano
lunedì 9 dicembre ore 20.30 – info e prenotazioni tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org –
prezzi: intero € 33 / rid. <25 anni – >65 anni € 17.50 / under 18 € 13.50 / scuole € 12
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TEATRO DELLA COOPERATIVA, via privata Hermada 8 – Milano
dal 10 al 15 dicembre, mar, mer, ven, sab ore 20.30 – gio ore 19.30 – dom ore 17.00
info e prenotazioni – Tel. 02 6420761 – info@teatrodellacooperativa.it
prezzi: intero € 18/ rid. Convenzionati €15/ <27 anni €10 / >65 anni € 9 / gio biglietto unico 10€
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BIGLIETTERIA
da martedì a venerdì 15.00 – 19.00
sabato 18.00 – 20.00 (nei giorni di replica)
domenica 15.00 – 16.30 (nei giorni di replica)
Il ritiro dei biglietti potrà essere effettuato fino a 30 minuti prima dell’inizio dello spettacolo
I biglietti sono acquistabili anche online sul circuito Vivaticket