Per festeggiare i suoi ottant’anni, Enrico Rava ha riunito i musicisti con cui ha collaborato più strettamente negli ultimi anni e con questo gruppo di giovani e meno giovani protagonisti del jazz italiano sta effettuando una lunga tournée intercontinentale, l’Enrico Rava 80th Anniversary World Tour 2019, che avrà la sua unica tappa romana nell’Aula Magna della Sapienza (piazzale Aldo Moro 5) martedì 10 dicembre alle 20.30 per la stagione della IUC – Istituzione Universitaria dei Concerti. In quest’occasione Rava suonerà i brani più significativi della sua carriera, rivisti in un’ottica odierna, e nuove composizioni scritte per questa occasione.
Enrico Rava è sicuramente il jazzista italiano più conosciuto e apprezzato a livello internazionale, come dimostrano le nomine a Chevalier des Arts et des Lettres dal Ministero della Cultura francese e a Doctor in Music Honoris Causa alla Barklee School of Music di Boston. Inoltre è cittadino onorario della città di Atlanta in Georgia. Trombettista dotato di un forte senso melodico, che dalla lezione di Miles Davis e Chet Baker si è mosso verso colori più mediterranei, è un personaggio unico, che ha saputo “giocare” con il proprio ruolo di testimone di momenti diventati storici, ma che soprattutto non ha mai perso di visto la necessità di aggiornarsi, di circondarsi di musicisti giovani, per farli crescere ma anche per captare nuovi stimoli e nuove traiettorie. Solo poche settimane fa è uscito il suo nuovo album “Roma” per ECM in duo con Joe Lovano.
Nato il 20 agosto 1939 a Trieste – per caso, come ha raccontato egli stesso – da una famiglia piemontese e cresciuto a Torino, Enrico Rava si trasferisce nei primi anni Sessanta a Roma, dove ha l’occasione di collaborare con musicisti del calibro di Gato Barbieri e Steve Lacy e con quest’ultimo passa anche un periodo a Buenos Aires. Nel 1967 fa il gran salto a New York, dove incontra e collabora con artisti come Roswell Rudd, Carla Bley, Charlie Haden, John Abercrombie, Cecil Taylor, tra i tanti. Negli anni Settanta rientra in Italia, dove si susseguono concerti e dischi con i gruppi a suo nome e dove avviene l’incontro anche con l’opera, da lui rivisitata in due splendidi album, e con il pop di Michael Jackson. Scopre tanti talenti italiani, tra cui Massimo Urbani, Stefano Bollani, Paolo Fresu, Gianluca Petrella, Giovanni Guidi, Francesco Diodati, e suona con tanti celebri artisti internazionali come Lee Konitz, Richard Galliano, John Scofield, Pat Metheny, Dave Douglas, Michel Petrucciani. Nella sua lunga carriera, Rava ha collaborato non solo con i più grandi jazzisti mondiali, ma anche con rappresentanti delle altre arti, come Andrea Camilleri, Michelangelo Pistoletto, Francesco Tullio Altan e Bernardo Bertolucci.
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Con lui suoneranno in questo concerto Giovanni Guidi al pianoforte, Gianluca Petrella al trombone, Francesco Diodati alla chitarra, Gabriele Evangelista al basso e Enrico Morello alla batteria.
Giovanni Guidi, esponente della generazione dei trentenni del jazz italiano, ha vinto il Top Jazz 2007 (il premio della critica indetto dalla rivista Musica Jazz) quale miglior nuovo talento nazionale e nel 2016 il disco “Ida Lupino” inciso insieme a Gianluca Petrella è stato eletto miglior disco italiano Ha realizzato una decina di album a suo nome, favorevolmente accolti da pubblico e stampa specializzata e ha partecipato a numerosi e importanti festival nazionali ed internazionali. È uno dei musicisti più apprezzati della sua generazione, sempre alla ricerca di soluzioni non banali come improvvisatore, compositore e bandleader.
Gianluca Petrella è considerato uno dei miglior trombonisti jazz del mondo e tra i più importanti musicisti jazz italiani di tutti i tempi.
Nella lista delle collaborazioni con musicisti internazionali figurano: Steve Bernstein, Bobby Previte, Pat Metheny, Tomasz Stanko, Greg Osby, Carla Bley. Tra gli italiani Paolo Fresu, Roberto Gatto, Antonello Salis, Gianluigi Trovesi, Francesco Bearzatti, Danilo Rea e tanti altri.
Francesco Diodati appartiene alla nutrita schiera di giovani musicisti jazz in rapida ascesa nazionale, e non solo. La chiarezza d’idee e la volontà di condividere la propria poetica con musicisti della stessa generazione sono i suoi tratti salienti. Il contributo di Diodati s’iscrive nella linea del jazz contemporaneo, in cui il senso della storia convive con l’apertura a un vasto universo sonoro. L’uso sapiente degli effetti elettronici che s’innesta sulla padronanza tecnico musicale della chitarra elettrica e acustica, riflette una concezione dello spazio sonoro che dilata i confini fisici delle sei corde.
Gabriele Evangelista, ritenuto uno dei contrabbassisti italiani più creativi ed eclettici, è l’ultimo dei talenti valorizzati da Rava. Scoperto ai seminari jazz di Siena, sta bruciando le tappe a velocità supersonica ed è richiestissimo per le sue straordinarie doti (precisione unita ad una sfrenata creatività ed ad un grande interplay ) da molti musicisti italiani.
Enrico Morello è un batterista dal drumming raffinato, che può contare su una preparazione accademica e una serie di esperienze internazionali rare per tanti suoi coetanei e che coltiva lo studio del suo strumento con passione e professionalità. È un musicista curioso e rispettoso della tradizione, con uno swing stupefacente e grande sensibilità nella scelta delle dinamiche, che guarda al futuro, costantemente impegnato in una personale ricerca che parte dal jazz ma esplora tutto l’universo musicale.
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Biglietti: interi: da 18 euro a 27 euro, più prevendita, giovani: under 30: 8 euro; under 18: 5 euro, INFO per il pubblico: tel. 06 3610051/52, www.concertiiuc.it – botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it