Al Teatro Astra di Torino va in scena, fino al 15 dicembre, l’Antigone di Massimiliano Civica, regista premio UBU e vero e proprio artista di culto del panorama teatrale italiano. Il pubblico entra in sala e in scena trova solo una panca, un tappeto scuro ed il cadavere di un soldato con uniforme e mostrine. Buio, ordinatamente gli attori entrano in scena e si dispongono in sequenza seduti sulla panca, in attesa del destino che li chiamerà a giocare il loro ruolo inesorabile in una tragedia che contrappone ciò che è giusto, sacrosanto e morale al meccanismo cinico e barbaro del potere. La traduzione di Civica sottolinea con intelligente sintesi gli elementi di conflitto fra i personaggi della tragedia e scava nel solco dei cori poetici un insinuante fiume di suoni e parole che affondano nei valori archetipici dell’umanità. Azioni essenziali, recitazione necessaria e sinuosa, gli attori si dedicano al rito della regia con devota esecuzione che esalta una messa in scena disegnata per rendere gli spettatori testimoni di una tragedia ad orologeria di cui tutti sanno l’andamento e l’oscuro finale, ma che affascina e ipnotizza per i tempi respirati nell’onda delle parole proiettate dagli attori. Magistrale la contrapposizione fra il tempo dell’azione, con dialoghi e rapidi confronti, e la sospensione verticale del coro che ammonisce, presagisce e disegna il profilo umano della tragedia che si compie. Uno spettacolo di elevata fattura, con attori di grande qualità ed un’orchestrazione scenica studiata nei minimi dettagli per consentire alla struttura della tragedia di fare il suo ineluttabile corso.
Visto giovedì 12 dicembre 2019
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Antigone
di Sofocle
uno spettacolo di Massimiliano Civica
con Oscar De Summa (Creonte)
Monica Demuru (Ismene, Tiresia, Euridice)
Monica Piseddu (Antigone)
Francesco Rotelli (Guardia, Emone)
Marcello Sambati (Corifeo)
costumi di Daniela Salernitano
luci di Gianni Staropoli
fantoccio realizzato da Paola Tintinelli
traduzione e adattamento di Massimiliano Civica
produzione Teatro Metastasio di Prato
in collaborazione con Armunia residenze artistiche e Manifatture Digitali Cinema Prato – Fondazione Sistema Toscana