Una folla così gremita di gente fuori dall’Arena del Sole forse non l’ho vista mai. Eppure frequento questo teatro da oltre quattro anni e di eventi importanti ce ne sono stati, di artisti di chiara fama nazionale e non ne sono passati. È una serata speciale, quella di giovedì 28 novembre. Viene presentato Politico Poetico, nuovo progetto artistico e di cittadinanza attiva del Teatro dell’Argine. Rivolto ai ragazzi e alle ragazze dai 14 ai 20 anni del territorio bolognese, Politico Poetico è l’occasione per ascoltare la voce delle nuove generazioni su temi cruciali della nostra contemporaneità. Potremmo definirla quasi una chiamata alle armi del pensiero, o come dichiarato dagli organizzatori, «un nuovo patto tra teatro, adolescenti e città». Per questo motivo l’Arena brulica di giovani adolescenti, alunni degli istituti superiori della città e dei paesi vicini. Si fa una specie di appello, a inizio serata, e il “professore” di turno è l’assessore alla cultura Matteo Lepore, che introduce l’evento in compagnia del “padrone di casa”, il direttore artistico di Emilia Romagna Teatro Fondazione Claudio Longhi. Politico Poetico è parte di Così sarà! La città che vogliamo, realizzato proprio dall’ERT e cofinanziato dall’Unione Europea – Fondo Sociale Europeo nell’ambito del Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020 promosso dal Comune di Bologna.
Quattro giovani ragazzi/attori del Teatro dell’Argine, in stile presentatori da talk show d’inchiesta, presentano l’ambizioso e complesso progetto, strutturato in due azioni che si svilupperanno fino a giugno del prossimo anno. Il Parlamento, laboratorio di cittadinanza attiva organizzato in decine di tavoli tematici, migliaia di ore di laboratori, conferenze, serate pubbliche, speakers’ corners, sui temi dell’Agenda 2030; e Il Labirinto, spettacolo immersivo ed esperienziale che proverà a comprendere e dare voce a un’altra adolescenza, quella più nascosta e fragile delle nostre città. Cinque i grandi temi cruciali per la contemporaneità sui quali lavoreranno i ragazzi: ambiente, lavoro ed economia, disuguaglianze, città e comunità, pace e giustizia.
Per entrare subito nel vivo delle grandi questioni, nel corso della serata si susseguono poi gli interventi di personaggi conosciuti ai più come il conduttore televisivo Pif e la scrittrice e giornalista Igiaba Scego, esperti quali il segretario di ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) Luigi Ferrata, il Vicepresidente nazionale di Legambiente Edoardo Zanchini, il Presidente della Fondazione Global Compact Italia Marco Frey e molti altri. Infine il cerchio si chiude sul teatro, fin dalle origini luogo con una precisa connotazione sociale e politica. Quale migliore espressione artistica per raccontare la città e mettersi in gioco in prima persona e insieme ad una comunità per un cambiamento concreto?