Il primo show lo fa il pubblico: decine di bambine vestite come la principessa Elsa (la sorella Anna ha in effetti meno successo), e perfino qualche mamma con coroncina e foulard turchese glitterato. Un pubblico che balla, canta, lancia urli di approvazione, si spella le mani per applaudire. “Disney on ice: Frozen. Il regno di ghiaccio” gli applausi se li merita tutti: uno spettacolo ricco, coinvolgente, curato in ogni particolare. In scena oltre venti attori-pattinatori, che danno vita a coreografie (realizzate da Cindy Stuart, coreografa anche di diversi campioni olimpici e mondiali di pattinaggio) ricercate e scenografiche, sorrette da una colonna sonora che ha battuto ogni record: nel 2014 è stato il disco più venduto al mondo, con oltre sette milioni di copie acquistate. A Roma è stato in scena dal 16 al 19 gennaio (presso il Palazzo dello Sport), mentre sarà a Milano dal 23 al 26 gennaio (presso il Mediolanum Forum di Assago).
Lo spettacolo segue puntualmente la trama del film Disney. “Per noi è stato molto importante rimanere fedeli al lungometraggio, pur ovviamente adattandolo al nostro spettacolo sul ghiaccio”, ha spiegato la regista Patty Vincent in una recente intervista: “Abbiamo apportato alcune modifiche alla narrazione in base al tempo dello spettacolo e al modo di entrare e uscire dalle diverse scene. Ma la musica, ad esempio, è esattamente quella del film: il pubblico può quindi essere certo di ascoltare le canzoni così tanto amate, cantando e ballando con gli artisti in scena”. Anche il film ha battuto ogni record: è la pellicola di animazione che ha incassato di più nella storia del cinema (oltre un miliardo di dollari), è vincitore di due premi Oscar, di un Golden Globe e di decine di altri riconoscimenti in tutto il mondo.
La scenografia di “Disney on ice: Frozen. Il regno di ghiaccio” è funzionale e pensata per adattarsi alle diverse situazioni. In fondo c’è una struttura piramidale che si apre e si chiude, si sposta e si illumina, divenendo di volta in volta il Regno di Arendelle o la Montagna del Nord. Contribuiscono a creare le varie ambientazioni il pavimento di ghiaccio (che è anche un enorme schermo su cui proiettare disegni e arabeschi), alcuni imponenti oggetti su ruote che entrano ed escono dalla scena (come la scala che porta al Palazzo di Ghiaccio, il mostro gonfiabile Marshmallow o la fontana di legno al centro della piazza di Arendelle), i grandi schermi trapezoidali fissati in alto, che rimandano continuamente immagini evocative. Infine, due piccoli palcoscenici tondi ai lati, dedicati agli “a solo” degli attori. Il risultato è una scatola scenica maestosa, coloratissima, di straordinario impatto visivo.
Lo spettacolo ha un ritmo molto serrato, e i continui cambi di scena e di costumi avvengono senza che il pubblico avverta un attimo di pausa. La trama, si diceva, segue quella del film, esaltandone però alcuni elementi: il rapporto affettivo tra le sorelle Anna ed Elsa, il carattere buffo e comico del pupazzo di ghiaccio Olaf, l’evolversi della passione tra Anna e il giovane venditore Christophe. Alcune scene sono indimenticabili: l’incoronazione di Elsa, l’incontro tra Anna e Hans (sulle note di “La mia occasione”), l’apparizione dei Trolls. E, ovviamente, il momento intenso e drammatico dell’approdo di Elsa alla Montagna del Nord, con tutto il pubblico che si sgola cantando “All’alba sorgerò”, mentre la scena diventa splendente tingendosi di celeste, di violetto, di indaco e di rosa.
Lo show, presentato da Applauso e in collaborazione con The Base, è prodotto dalla Feld Entertainment, società leader nella realizzazione di spettacoli di intrattenimento dal vivo per famiglie. Con milioni di spettatori ogni anno, le sue produzioni sono apparse in oltre 75 paesi e sei continenti. Feld Entertainment produce i tour della Disney on Ice dal 1981 negli Stati Uniti e dal 1987 all’estero. “Durante gli anni delle nostre produzioni, non abbiamo mai avuto una storia del genere”, spiega la produttrice Nicole Feld: “Disney Frozen è particolarmente adatto alla rappresentazione su ghiaccio, riuscirà infatti a coinvolgere il pubblico con grandiosi elementi di innovazione e un livello artistico di prim’ordine”. A questo punto, non resta altro che andare a vederlo: l’appuntamento è al Mediolanum Forum di Assago (Milano), nelle giornate di giovedì 23 e venerdì 24 (ore 19), sabato 25 e domenica 26 gennaio (ore 11, 15 e 19).