La ragazza che non voleva inginocchiarsi
voce narrante Chiara Magri
arpa e canto Matteo Zenatti
produzione Teatro del Vento
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In occasione della Giornata della Memoria, Chiara Magri dà voce alle dolcissime e robuste parole scritte da Etty Hillesum, che ha fatto del tempo della prova estrema, il luogo della sua profonda ricerca spirituale, offrendo a credenti e non credenti un autentico cammino di resistenza al male.
In scena, pagine dalla raccolta di Lettere e dai Diari che raccontano la sua esperienza al campo di Westerbork tra il 1941 e il ’43, non solo per ripercorrere nelle pieghe del doloroso ricordo questa triste pagina di Storia, ma anche e soprattutto per apprendere dall’esperienza di Etty Hillesum quante risorse l’umano può mettere in campo per vivere e cambiare se stesso e gli altri intorno a sé. Il cambiamento individuale che passa attraverso le tensioni, i conflitti, il perdono ed il rifiuto ad odiare sono e restano la strada quotidiana per un cambiamento sociale lento ma forte e progressivo.
La musica antica ebraica e cristiana di Matteo Zenatti, che accompagna questo intenso percorso di lettura, rappresenta una invocazione alla salvezza ma anche narrazione del dolore che nel canto stesso si stempera suggerendo sentimenti di pietà e compassione.
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Etty Hillesum
Curiosa ragazza questa Etty. Anche se suo nonno era stato un rabbino, lei non è stata educata religiosamente. Il papà insegna in un liceo, la madre russa era sfuggita ai pogrom. Ha due fratelli più giovani: Misha, noto pianista all’epoca, e Jaap, medico.
Dopo una laurea in psicologia e studi di russo, si lancia nella psicochirologia.
Infatti nel febbraio del 1941 incontra un uomo che avrà su di lei un’influenza determinante: Julius Spier, ebreo berlinese emigrato, discepolo di Carl Gustav Jung; è psicochirologo e il suo metodo di analisi si basa sull’osservazione delle mani dei suoi pazienti. In realtà è una specie di istrione prodigiosamente dotato e, insieme, un maestro spirituale molto acuto. Questo legame le permetterà di affermare la sua personalità, di sviluppare una fede intensa “in ciò che c’è di più profondo in me e che per comodità chiamo Dio”, come scrive nel diario che sarà il grande strumento e testimone di questa sua crescita interiore.
La “soluzione finale” è in cammino. Le leggi di Norimberga vengono estese ai Paesi Bassi. Secondo il loro modo sinistro di procedere i nazisti associano le vittime all’eliminazione dei loro fratelli. Viene messo in funzione un “Consiglio giudaico” che organizza la deportazione: “Per umiliare bisogna essere in due: colui che umilia e colui che si vuole umiliare; ma soprattutto colui che vuole lasciarsi umiliare”. Il 15 luglio Etty entra nel Consiglio giudaico cercando di aiutare, alleviare i suoi fratelli.
Nel campo di smistamento di Westerbork Etty si fa tutta a tutti. Aiuta, cura, consola, incoraggia, dà sollievo ai corpi e alle anime. I suoi compagni la chiamano “il cuore pensante della baracca”.
Il 7 settembre 1943 tutti gli Hillesum sono imbarcati con destinazione Auschwitz.
Secondo un comunicato della Croce Rossa, Etty Hillesum è morta ad Auschwitz il 30 novembre del 1943.
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INFO SPAZIO BANTERLE
ORARIO SPETTACOLI
Venerdì ore 20.30
Sabato ore 19.30
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PREZZI BIGLIETTI
Intero 12,00 euro
Ridotto 7,00 euro (under 35, over 65, convenzionati e studenti di teatro)
Info convenzioni su www.incamminati.it
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DOVE ACQUISTARE
Online su www.vivaticket.it
In tutti i punti vendita Vivaticket
Presso Spazio Banterle negli orari di biglietteria (nei giorni di spettacolo): venerdì 18.30-20.30 / sabato 17.30-19.30 / domenica 14.30-16.30
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PRENOTAZIONI
Preferibilmente scrivendo una mail a biglietteria@incamminati.it
Lasciando un messaggio telefonico o inviando un sms al numero 3482656879, cui seguirà conferma della prenotazione
I biglietti prenotati e non ancora pagati devono essere ritirati entro mezz’ora prima dell’inizio dello spettacolo.
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CONTATTI
Spazio Banterle (Centro Culturale di Milano – Largo Corsia dei Servi, 4)
M1 (San Babila) – M1, M3 (Duomo)
Bus 54, 60, 61, 73, 84
Tram 15, 23