In occasione dell’inizio della Presidenza della Repubblica di Croazia del Consiglio dell’Unione Europea, l’Orchestra Filarmonica di Zagabria approda per la prima volta a Santa Cecilia giovedì 23 gennaio ore 21 (Sala Santa Cecilia, Auditorium Parco della Musica) per un concerto straordinario diretto dal Maestro Dawid Runtz. L’ensemble croato, con una storia di 150 anni alle spalle, proporrà un programma eterogeneo e affascinante che alle pagine di Beethoven, Liszt e Brahms, affiancherà quelle dei grandi compositori della scuola croata come Blagoje Bersa, Natko Dević e Vatroslav Lisinski, passando per la Spagna di Pablo de Sarasate e concludendo il grande viaggio in musica con le composizioni per il cinema dei Maestri Isaak Dunayevsky, John Williams e Jerry Bock. Il concerto sarà impreziosito dalla presenza di Ivan Krpan, primo pianista croato a vincere il prestigioso concorso Ferrucio Busoni e Mia Penik, che si è esibita al pianoforte a 17 anni alla Carnegie Hall di New York, e del virtuoso violinista Roby Lakatoš e del suo ensemble.
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Giovedì 23 gennaio ore 21 – concerto fuori abbonamento
Sala Santa Cecilia – Auditorium Parco della Musica
Orchestra Filarmonica di Zagabria
Roby Lakatos and Ensemble
Dawid Runtz direttore
Mia Pecnik pianoforte
Ivan Krpan pianoforte
Bersa Idillio per orchestra
Beethoven Concerto per pianoforte n. 3: Allegro con brio
Liszt Concerto per pianoforte n. 1
Lisinski Grande Polacca
Brahms Danza Ungherese n. 1
Devcic Suite Istriana: Danza popolare
Sarasate Zigeunerweisen
Dunajewski I Cosacchi del Kuban: Kalina
Williams Schindler’s list
Bock Il violinista sul tetto
Brahms Danza Ungherese n. 6
Biglietti posto unico 15€
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Il segreto di Isabella di Lia Levi:
presentazione-concerto
Accademia Nazionale di Santa Cecilia
23 gennaio ore 10.30
La scrittrice piemontese, Premio Strega Giovani 2018, incontra gli studenti delle scuole e racconta il suo nuovo romanzo. Il dibattito moderato da Matteo Corradini sarà intercalato da ascolti dal vivo di musica klezmer eseguiti da Gabriele Coen.
Lia Levi, vincitrice del Premio Strega Giovani 2018, incontra gli studenti delle scuole e racconta Il segreto di Isabella, il suo nuovo romanzo dedicato all’amicizia tra ragazze sullo sfondo del secondo dopoguerra (collana I Gusci, Accademia Nazionale di Santa Cecilia/ Edizioni Curci). Appuntamento giovedì 23 gennaio 2020 alle ore 10.30 nella Sala Petrassi dell’Auditorium del Parco della Musica di Roma.
Il dibattito con l’autrice sarà intercalato dagli ascolti dal vivo di musica klezmer, genere musicale degli ebrei ashhenaziti dell’Europa dell’Est, che svolge un ruolo fondamentale nel romanzo. Interprete, il clarinettista Gabriele Coen con gli allievi dei Corsi di Alto Perfezionamento dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Moderatore dell’incontro sarà lo scrittore Matteo Corradini.
I partecipanti potranno acquistare il libro con lo sconto sul prezzo di copertina.
Incontro riservato alle scuole.
Concerto per il Giorno della Memoria 2020
Con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
LÀ DOVE GIACE IL CUORE
Note e parole di esilio
Giovedì 23 Gennaio 2020, ore 20.30
Auditorium Parco della Musica – Sala Sinopoli
Ingresso gratuito
Un progetto di: Viviana Kasam
In coproduzione con: Marilena Citelli Francese
Dalla cacciata di Adamo ed Eva dal Giardino dell’Eden, la storia di Israel è segnata dalle peregrinazioni e dalla nostalgia per il Paradiso perduto. Dalla deportazione Babilonese, alla schiavitù in Egitto, dalla espulsione dalla Spagna nel 1492, fino alla fuga dai pogrom e dalle guerre nel Novecento, la condizione di esilio e sradicamento ha segnato nel profondo l’identità del Popolo ebraico, accompagnandone la storia. Il 7° Concerto della Memoria, “Là dove giace il cuore. Note e parole d’esilio”, si impegna ad illuminare e far risuonare, attraverso la parola e la musica, l’esperienza di tutti coloro i quali ieri e oggi, ebrei e non, hanno condiviso il medesimo destino di separazione, allontanamento e abbandono della propria identità: ebrei askenaziti e sefarditi, armeni, africani deportati come schiavi, italiani e irlandesi imbarcatisi in un passato recente in cerca di fortuna, profughi contemporanei respinti alla frontiera o separati dai figli.
“Si può a lungo discutere su che cosa sia l’esilio” – spiega Viviana Kasam, ideatrice del concerto – “Essere deportati, tratti in schiavitù? Scappare dalla guerra e dalla persecuzione? Lasciarsi famiglia e casa alle spalle per cercare di sfuggire a un destino di miseria e sradicarsi lontano? Nella mia visione, quello che conta è che la condizione di esiliato è comunque simile per tutti, e lo testimoniano sia le canzoni sia i testi che ho raccolto, con la preziosa collaborazione dello scrittore Edmund De Waal (“Una eredità di ambra e avorio”, 2011), che ha recentemente creato la “Biblioteca dell’esilio – Psalm”. Sono parole di scrittori e di poeti di origini diversissime, da Dante e Foscolo, a Neruda e Nabokov, a Jabès e Hanna Arendt, da Miriam Makeba al poeta armeno Yeghishe Charents, uniti dall’esperienza di sradicamento e perdita di identità”.
“‘L’esilio è qualcosa di singolarmente avvincente a pensarsi, ma terribile a viversi – spiega Marilena Citelli Francese, co-ideatrice dell’iniziativa – È una crepa che si impone con la forza degli eventi e che si insinua tra l’essere umano e il posto in cui è nato. Non dimentichiamo che le conquiste di un esule sono costantemente minate dalla perdita di qualcosa che si è lasciato per sempre alle spalle. e molte volte, per fortuna, diventa testimonianza attiva. La nostra storia è frutto di esili ma l’apice viene raggiunto nel secolo scorso macchiato dal sangue di due guerre mondiali e dalla vergogna delle leggi razziali. Partiamo da questa sofferenza condivisa per coinvolgere un pubblico più ampio a riflettere affinché il concerto diventi un messaggio di dialogo fra popoli e religioni”.
I testi selezionati saranno letti da Manuela Kustermann e Alessandro Haber, che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa.
Un cast di interpreti internazionali farà rivivere le canzoni composte da musicisti esiliati in epoche e Paesi diversi. Protagonista per il terzo anno del Concerto della Memoria, Cristina Zavalloni, accompagnata dall’ensemble di solisti jazz Lagerkapelle (Vince Abbracciante, Giuseppe Bassi, Seby Burgio, Andrea Campanella, Gaetano Partipilo, Giovanni Scasciamacchia). Le guest stars sono Raiz, protagonista della scena musicale partenopea e interprete della pellicola di John Turturro “Passione” e, dall’Armenia, Gevorg Dabaghyan, considerato uno dei massimi suonatori di duduk, lo strumento nazionale armeno, che farà rivivere la voce del genocidio del suo popolo attraverso le note di Padre Komitas, compositore ed eroe nazionale che trascrisse, salvandole dall’oblio, le musiche tradizionali.
Da Toronto arriva per la prima volta a Roma l’ARC Ensemble (Artists of The Royal Conservatory), tre volte nominato per il Grammy Award e specializzato nella ricerca e nel recupero delle opere di compositori ebrei che fuggirono dalla Germania nazista. Per il Concerto della Memoria l’ARC Ensemble eseguirà brani sinfonici di Walter Kaufman (“String Quartet n°11 – Finale”) e Julius Chajes (“Palestinian (Hebrew) Suite”), e di Michael Csanyi Wills “The Last Letter”, una canzone composta sul testo della lettera-testamento che sua nonna scrisse per incoraggiare figli e nipoti a lasciare l’Ungheria. Il Coro delle Voci Bianche dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, diretto da Piero Monti, aprirà il concerto con “Và pensiero”, una delle pagine più celebri della storia della musica, paradigma di tutti gli esili. Canti sefarditi (“La Roza enflorence”), afroamericani (“I Be So Glad… When The Sun Goes Down”, “Homeland”), armeni (“Dle Yaman”), italiani (“Ma se ghe pensu”, “Lacreme napulitane”) rievocheranno la condizione dello sradicamento, della nostalgia, della speranza, sentimenti comuni a tutti gli esiliati.
“L’Unione delle Comunità ebraiche promuove per il settimo anno il Concerto della Memoria, con l’obiettivo di maturare senso di appartenenza e responsabilità attraverso la dimensione della musica e dell’arte teatrale” – dichiara Noemi Di Segni, Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane – “Il tema dell’esilio, una delle conseguenze meno esplorate della Shoah, vuole generare nei giovani che hanno il privilegio di vivere in tempo di pace e di attraversare l’Europa per libera scelta, la consapevolezza su quanto accaduto ai nostri avi nei secoli. E ripercorrendo le vicissitudini storiche del popolo di Israel, desideriamo stimolare la riflessione su uno dei temi più attuali e più drammatici del mondo contemporaneo”.
Ad arricchire il programma è anche la partecipazione della giovane contralto Nathalie Coppola – cantante italiana di origine haitiane, che canterà Homeland di Miriam Makeba con il coro delle Voci Bianche dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia – e quella straordinaria di Daniela Ayala e Pasquale Di Simone, ballerini di tango noti per la partecipazione a Ballando con le stelle.
Il concerto è organizzato da BrainCircleItalia, Musadoc, Accademia Nazionale di Santa Cecilia e Euro Forum, con il contributo di Mediocredito Centrale, Salini Impregilo, Acea e Lundbeck Italia; con il sostegno dell’Ambasciata del Canada, dell’Ambasciata della Svizzera e di Gomitolorosa; con la media partnership di Rai Cultura.
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IL CAST
Voce solista: Cristina Zavalloni
Guest Stars: Raiz e Gevorg Dabaghyan
Narratori: Manuela Kustermann e Alessandro Haber
Lagerkapelle: Vince Abbracciante (fisarmonica), Giuseppe Bassi (contrabasso), Seby Burgio (pianoforte), Andrea Campanella (clarinetto), Gaetano Partipilo (sax), Giovanni Scasciamacchia (batteria)
ARC Ensamble – The Royal Conservatory of Music, Toronto
Coro delle Voci Bianche dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, diretto dal maestro Piero Monti
Regia: Angelo Bucarelli
Direzione musicale: Cristina Zavalloni e Giuseppe Bassi
Arrangiamenti: Giuseppe Bassi, Vince Abbracciante e Seby Burgio
Direzione artistica: Michelangelo Busco
Segreteria organizzativa: Euro Forum
Ufficio stampa: Close to Media