Lo spettacolo PARIS CANAILLE. La canzone d’autore dei maledetti francesi, in debutto nazionale dal 30 gennaio al 2 febbraio (e ancora in scena dal 6 al 9 febbraio) al Teatro Verdi, è il punto d’arrivo di un lungo percorso di ricerca nella canzone d’autore francofona a opera di Giangilberto Monti, ispirato sia al suo Maledetti Francesi – inserito da Gianni Mura su Repubblica tra i libri da ricordare, consigliato in diverse scuole di musica e che Antonio D’Orrico definiva come imperdibile sul Corriere della Sera – sia ai suoi adattamenti dei repertori di Boris Vian, Serge Gainsbourg e Renaud, ma anche alle tante collaborazioni con la Radio Svizzera Italiana, che ha permesso a G.G.Monti di conseguire il Prix Suisse nel 2004, l’Oscar della radiofonia elvetica, con il suo radiodramma sulla storia della Banda Bonnot, punteggiato da una ventina di canzoni di Vian tradotte in italiano.
Fondamentale è stato poi l’incontro con Jean-Luc Stote, animatore di Radio Onda d’Urto di Brescia e ideatore della locale Festa della Musica, con cui Monti ha ideato e organizzato una mostra discografica sulla storia degli chansonnier, che lo ha anche spinto a registrare il CD Maledetti Francesi (Freecom, 2019) riassuntivo di molti brani da lui registrati negli anni e legati al mondo musicale d’oltralpe.
Il disco, presentato in anteprima al Club Tenco 2019, è stato anche l’occasione per una collaborazione artistica di livello, con la giovane pianista e performer musicale Ottavia Marini, che ha duettato con Monti in italiano e francese, svelando un repertorio senza tempo: dalle canzoni canaglia di Bruant alle provocazioni poetiche di Gainsbourg, passando per i testi barricaderi di Leo Ferré, l’ironia di Vian e Brassens, le strofe strappacuore di Georges Moustaki e Charles Trénet, e le rock ballad di Renaud, l’ultimo dei maledetti d’oltralpe.
Lo spettacolo Paris Canaille è anche questo: una narrazione videomusicale impreziosita dalle immagini montate da Tommi Valli e curate da Jean-Luc Stote per la mostra discografica accolta a Milano nei locali dell’Institut Français, che ha accordato al CD Maledetti Francesi, per la prima volta in Italia, il suo patronage.
Le utopie e il ribellismo di sempre si ritrovano nelle parole di questi artisti, tra jazz, folk e ballad d’autore.
Uno show dedicato a quella Francia che per circa un secolo, dal 1880 al 1980, ha intrecciato musica e poesia, teatro, jazz, cinema e politica tessendo una trama irresistibile e carica di suggestioni da cui gli italiani faticano a staccarsi del tutto, un sottile fil rouge che ci lega indissolubilmente ai cugini d’oltralpe e al nostro migliore cantautorato.
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Chansonnier e scrittore, Giangilberto Monti compone le prime canzoni a metà degli anni Settanta, pubblica i primi dischi e intraprende una parallela attività teatrale: studia canto con Cathy Berberian, recita con Dario Fo e Franca Rame, e durante gli anni Ottanta scrive testi per diversi comici che frequentano lo Zelig di Milano. G.G. Monti vanta anche una lunga collaborazione con la Radio Svizzera Italiana per cui realizza trasmissioni culturali e radiodrammi, vincendo il Prix Suisse nel 2004. Dopo aver messo in scena con la jazzista Laura Fedele il repertorio musicale di Dario Fo (1999-2000), sviluppa un’attività di scrittore e saggista con Garzanti, per cui pubblica il Dizionario dei Cantautori (2003-2005), firmato con Veronica Di Pietro, il Dizionario dei Comici e del Cabaret (2008) e La vera storia del cabaret (2012), quest’ultimo scritto con Flavio Oreglio. Negli stessi anni rievoca il periodo sessantottino nello spettacolo “Un po’ dopo il piombo” e nell’album di brani inediti “Ce n’est qu’un début”, seguito dal CD “Comicanti” – entrambi pubblicati con Carosello Records – nel quale duetta con una quindicina di artisti comici, interpretando i migliori brani della comicità musicale italiana, da Ettore Petrolini a Dario Fo. Nel 2013 Giangilberto Monti pubblica per Egea Music un cofanetto contenente un doppio album con molti brani del cantautorato ironico e un libro che racconta la storia della canzone comica, demenziale e di protesta, firmato con Enzo Gentile. Riassume la sua passione per la canzone francese in libri, dischi e spettacoli – traduce brani di Boris Vian, Léo Ferrè e Serge Gainsbourg – e lungo il 2014 conduce al fianco di Jenny Alessi la trasmissione storico-musicale Les Chansonniers, negli studi di Lugano della RSI. Il libro Romanzo Musicale di Fine Millennio, uscito per Miraggi Edizioni (Torino, 2016), anticipa il mondo musicale di Dario Fo riassunto in una divertente biografia musicale (E sempre allegri bisogna stare, Giunti 2017). Con il jazzista Paolo Tomelleri registra una selezione di quei brani, pubblicati l’anno dopo su CD. Sempre nel 2018 esce un suo docu-romanzo su Vian (Boris Vian-il principe di Saint-Germain-des-Prés) e l’ultimo successo editoriale “Maledetti Francesi”, entrambi pubblicati da Miraggi di Torino.
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PARIS CANAILLE. La canzone d’autore dei maledetti francesi
nuova produzione TEATRO DEL BURATTO
con Giangilberto Monti e Ottavia Marini
video a cura di Jean-Luc Stote e Tommi Valli
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Spettacolo inserito in Invito a Teatro
TEATRO VERDI MILANO, via Pastrengo 16
Orari: da giovedì a sabato ore 20.30 | domenica ore 16.30
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Info e prenotazioni:
02 6880038 – prenotazioni@teatrodelburatto.it
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Prezzi spettacolo:
da 20 a 10€
https://www.vivaticket.it/ita/event/paris-canaille-la-canzone-d-autore-dei-maledetti-francesi/138553