Venerdì 31 gennaio, sabato 1 e domenica 2 febbraio Lugano ospita per la quarta volta, dopo le fortunate edizioni degli scorsi anni, una maratona con le “quattro voci” che dal Settecento in poi sono state interpreti ideali dei lavori più sperimentali di molti compositori: quelle del quartetto d’archi. Un fine settimana con il meglio del repertorio di musica da camera e alcuni degli ensemble tra i più apprezzati a livello internazionale: venerdì 31 gennaio il Cuarteto Casals, per la terza volta al LAC, esegue Haydn, Mozart, Francisco Coll e Beethoven, compositore cui ha dedicato un progetto pluriennale; sabato 1 febbraio il Quartetto Modigliani torna al LAC con un programma che include Mozart, Ravel e Grieg; domenica 2 febbraio il Quartetto Schumann interpreta Mozart, Šostakovič e Mendelssohn. LuganoMusica accende i riflettori su una forma musicale che continua ad attrarre interpreti e pubblico per il fascino e la libertà d’immaginazione, affidandola ai musicisti migliori.
Richiesto per la sua «inconfondibile firma sonora» (New York Times), il Cuarteto Casals è nato nel 1997 alla Escuela Reina Sofia di Madrid e si esibisce nelle migliori sale al mondo, dalla Carnegie Hall di New York alla Cité de la Musique di Parigi e al Concertgebouw di Amsterdam.
In quindici anni di carriera il parigino Quartetto Modigliani ha maturato un suono limpido ed elegante affermandosi tra i principali quartetti a livello internazionale e aggiudicandosi la direzionedei Rencontres Musicales di Evian, festival storicamente segnato dal contributo di Mstislav Rostropovich.
La straordinaria intesa tra i membri del Quartetto Schumann – i tre fratelli, insieme dalla prima infanzia, e la violista Liisa Randalu – è la chiave del virtuosismo e dell’inventiva che l’ensemble dimostra ad ogni esibizione. Al termine di una residenza triennale al Lincoln Center, il Quartetto collabora con Sabine Meyer, Andreas Ottensamer e Anna Lucia Richter.