Sacro Quotidiano: La ricerca della sacralità dell’uomo passa attraverso il quotidiano sacrificio di ognuno. La prima assoluta di Sacro Quotidiano arriva al Teatro Cantiere Florida sabato 25 gennaio alle ore 21. Realizzato dal lavoro collettivo di artisti e attori legati a condizioni di marginalità sociale, lo spettacolo si propone di rappresentare la ricerca del Sacro che è insita nelle azioni quotidiane di ogni essere umano. Si tratta di un progetto a cura del coordinamento fiorentino Teatro come Differenza, che propone un’opera realizzata grazie al lavoro collettivo dei numerosi artisti coinvolti. Lo spettacolo esplora la necessità dell’uomo di avvicinarsi alla dimensione del Sacro, intesa sia come opportunità di salvezza che come strumento per l’ottenimento della conoscenza/coscienza di sé. Dimensione raggiungibile solo attraverso il sacrificio che ognuno è costretto a vivere nelle proprie azioni quotidiane che, come violenti rituali, scandisco il tempo delle giornate. La rappresentazione del Sacro avviene attraverso una performance corale, che coinvolge anche l’arte figurativa e la musica e che si propone di riaffermare una visione sacrale dell’umanità tutta, troppo spesso messa in discussione dalla violenza dei nostri tempi. Per realizzare questo, Teatro come Differenza, che da anni opera nell’ambito della salute mentale e della diversità, si avvale di attori legati alle più svariate condizioni di marginalità sociale, dalla malattia mentale allo status di migrante, portandoli a confrontarsi con registi e altri artisti coinvolti, insieme ai quali hanno costruito un percorso di lavoro collettivo, all’interno del quale le particolarità di ognuno sono state valorizzate.
Teatro come Differenza (TcD) nasce nel 2013 quando cinque compagnie e cinque registi (Arbus con Francesca Sanità, Arte in Corso con Marilena Manfredi, EsTeatro con Paolo Biribò, Teatro 334 – Isole Comprese con Alessandro Fantechi e Elena Turchi, Sfumature in Atto con Daniele Giuliani) si mettono in gioco nella realizzazione di spettacoli e progetti teatrali collettivi: incontrandosi, confrontandosi, contaminandosi con l’obiettivo di rinnovare la costruzione di un senso del teatro sociale e perseguire la “missione di costruire Comunità, di creare legami, di restituire ai senza parola il diritto di esistere e la possibilità di esprimersi”. Dati i risultati estremamente positivi della collaborazione svolta fino ad oggi, decidono di formalizzare con uno statuto la propria collaborazione per promuoverne lo sviluppo ed ampliarne la portata, l’efficacia e per realizzare a pieno la potenzialità innovativa del coordinamento TcD nel panorama dell’arte nel sociale e nella cultura della comunità in cui operano.
Fa parte del curriculum del coordinamento la realizzazione delle rassegne Teatro in che senso, che nel 2014 ha portato al Teatro dell’Affratellamento di Firenze dieci lavori di sette compagnie di Teatro Sociale, e Effetto Placebo, ideata tra il 2016 e il 2017, che è arrivata lo scorso anno alla sua terza edizione. Teatro come Differenza si è inoltre occupato di organizzare workshop per la formazione di operatori di teatro sociale.
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SACRO QUOTIDIANO
poetica del corpo diverso
Prima Assoluta
progetto a cura di Paolo Biribò – EsTeatro, Marilena Manfredi – Arte in Corso, Francesca Sanità – Arbus, Elena Turchi – Isole Comprese.
costumi Antonio Musa
fonica Massimo De Biase
coordinamento Teatro come Differenza
in collaborazione con Dipartimento Salute Mentale Dipendenze USL Toscana Centro, Centro di Solidarietà Pratese, Archetipo
prezzo del biglietto € 15,00 (ridotti € 12,00, € 9,00, € 8,00)
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Giovedì 23 gennaio alle 18:30 dopo il tutto esaurito nel 2018 con “White Rabbit red Rabbit”, torna al Teatro Cantiere Florida Fabrizio Gifuni con una lezione sul teatro shakespeariano e su quello barocco. Il premio David di Donatello 2014 intratterrà il pubblico fiorentino coinvolgendolo in una conversazione mirata ad enucleare gli aspetti caratterizzanti il teatro shakespeariano, servendosi di un approccio multidisciplinare orientato alla comprensione profonda del senso e del valore del Teatro in seno a quel preciso contesto storico-culturale. Una lezione/spettacolo che prende le mosse da una serie di domande come “a cosa serviva il teatro ai tempi di Shakespeare? come il potere interagiva con esso? cosa faceva chi guardava uno spettacolo? perché ci andava e come ne usciva.?” Gifuni attraverso documenti, filmati e testi tenterà di leggere e mostrarci un passato a cui apparteniamo, creando un filo invisibile tra gli spettatori che eravamo e quelli che siamo oggi.
Fabrizio Gifuni vince il premio David di Donatello nel 2014 della categoria “Miglior attore non protagonista” per il film “Il capitale umano”, diretto da Paolo Virzì. Nato e cresciuto a Roma, si diploma presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Nel 1993, esordisce in teatro con “Elettra”, diretto da Massimo Castri. Gifuni si dedica alla sua attività di attore teatrale e cinematografico: nel 1996 esordisce al cinema con la commedia “La bruttina stagionata” diretta da Anna Francisca. A partire da i primi anni Novanta del Novecento, dunque, Gifuni intraprende una brillante carriera d’attore, collaborando in teatro con la compagnia greca diretta da Teodoros Terzopoulos e, in seguito, in ambito cinematografico con Giuseppe Bertolucci. Nel 2015, è nella compagnia di “Lehman Trilogy” di Stefano Massini con la regia di Luca Ronconi, vincitore del Premio Ubu 2015, che gli vale un posto tra i finalisti nella categoria “miglior attore”. Il 30 maggio 2018, l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata gli conferisce una laurea honoris causa in Letteratura italiana, filologia moderna e linguistica, volta al riconoscimento di un “originale percorso culturale e creativo, contrassegnato da una precisa urgenza espressiva”, nonché del valore della sua “ricerca, complessivamente caratterizzata da un ostinato studio dei testi, dalla curiosità verso nuove forme di drammaturgia teatrale e dalla dedizione verso una dimensione performativa totale”.
L’iniziativa “Dalla parte di chi guarda” è costituita da tre incontri volti a trattare temi ed epoche salienti della Storia del Teatro, il progetto è rivolto ai cittadini che intendono giungere ad una comprensione più profonda della macchina teatrale e si inserisce nell’ambito dei progetti di Murmuris di formazione dello spettatore: CASATEATRO_Laboratorio per uno spettatore consapevole e TEENS_Social media storytelling. Il progetto TEENS_Social media storytelling è realizzato grazie al contributo di Fondazione CR Firenze nell’ambito di “PARTECIPAZIONE CULTURALE”, il Bando tematico che la Fondazione dedica al sostegno di programmazioni culturali finalizzate a potenziare la partecipazione attiva della comunità locale e l’inclusione sociale delle periferie.
Il prossimo appuntamento per affrontare il tema del teatro Moderno dalla prospettiva del romanzo si terrà giovedì 13 Febbraio, alle 18:30 con una lezione/spettacolo con protagonista Chiara Lagani di Fanny & Alexander.
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DALLA PARTE DI CHI GUARDA. Tre lezioni intorno a tre ere
SECONDO APPUNTAMENTO: IL TEATRO BAROCCO
PLAYING HAMLET: Fabrizio Gifuni e il gioco dell’Amleto
di e con Fabrizio Gifuni
contatto biglietteria 055 71 35 357