Come tutti gli anni ritorna il Vertigo Christmas Show, ed anche quest’anno cerchiamo di non perderlo. Certo, forse il periodo più giusto è quello sotto Natale, quello strano momento in cui sei stressato dai regali, dal traffico, dall’isteria della gente che ha sempre fretta ed avresti bisogno di rilassarti un po’, di distenderti con qualcosa di bello. Il circo appunto. E così penso che forse il 4 Gennaio è fuori tempo massimo, che non ritroveremo il calore dell’attesa, insomma sarà un po’ come vedere i Babbi Natale appesi ai balconi dopo capodanno: a me fanno tristezza. E invece mi sbaglio alla grande. Assistiamo ad uno spettacolo dal ritmo elevato, coloratissimo e ricco di humour, musiche favolose ed interpreti davvero bravi. Scenografie e costumi incredibili, ricco di trovate da lasciare a bocca aperta. E c’è anche lui… Quel misterioso senso del Natale, che ti fa sentire più aperto, più gentile, più disponibile a mettere in dubbio tutte le tue idee anticlericali ed anticonsumistiche che ti porti dietro fin da bambino. Sono in 15 fra ragazze e ragazzi che corrono saltano, ballano, piroettano, ridono e ci dicono che questo momento è fuori dal tempo. Ci siamo noi che viviamo questo attimo di allegria rintanati dentro a un tendone. Fianco a fianco con perfetti sconosciuti, che forse tanto diversi da noi non sono, se anche loro sono qui. Adesso.
Non c’era un posto libero, nonostante la grande capienza del circo e noi assistiamo al secondo spettacolo della giornata. Il primo era alle 16 e 30. Ed era tutto pieno anche quello, e forse lo erano anche quelli dei giorni prima e lo sarà nei pochi giorni a venire.
Lo spettacolo ha come tema portante il sogno. Tutto si svolge dentro un grande baldacchino che prende via via più forme sulla scena, in un gioco di incastri ed illusioni davvero portentose. E torna il tema della vita vista come metafora del sogno. Belle le visioni proiettate che danno un tocco di surreale a ciò che vediamo. Il tutto nasce da un’idea di Paolo Stratta con la regia di Luisella Tamietto, con le coreografie di Elisa Mutto e Alex Duarte, i costumi di Agostino Porchietto e la scenografia di Federico Bregolato.
Abbiamo riso e applaudito molto per una perfetta scelta prenatalizia, ma che anche ai primi di Gennaio regala tanto.
———
da un’idea di Paolo Stratta
regia di Luisella Tamietto
con gli Artisti di Cirko Vertigo
Frediani Sara, cinghie (italia)
Grassi Rachele, cerchio (italia)
Martinez Karla, palo cinese (cile)
Parra Zavala Carlos, palo cinese (messico)
Marta Piazza, roue cyr (italia)
Taiar Santos Gabriel, roue cyr (brasile)
Tolia Afroditi, tessuti (grecia)
Lara Torelli, tessuti (italia)
Emmanuel Caro, mano a mano (argentina)
Antonini Paola, corda (italia)
Bournes Guenda, cerchio (italia)
Buscemi Matilda, trapezio (italia)
Campion Alessandro, roue cyr (italia)
Fernandez Sofia, giocoleria (messico)
Fotiou Eleni, corda (grecia)
Alex Duarte, tessuti e cinghie (portogallo)
Elisa Mutto, cerchio, contorsione e cinghie (italia)
tecnici
Massimo Vesco
Riccardo Padovan
Paolo Starinieri
Emanuele Vallinotti
Davide Bertorello
produzione Fondazione Cirko Vertigo