“La musica è stata una delle grandi passioni della mia vita. Dico ‘è stata’, perché ora non ho più occasione di ascoltarne, altro che nei miei ricordi. Essa m’ha portato gioie e certezze ineffabili, e mi ha dato la prova che qualcos’altro esiste oltre il nulla, contro il quale sono andato sempre a sbattere, dovunque. Essa corre come un filo conduttore attraverso il labirinto di tutta la mia opera”. In queste brevi, significative parole di Marcel Proust è racchiuso il senso dell’omaggio musicale che l’Accademia Filarmonica Romana propone nella serata al Teatro Argentina giovedì 13 febbraio (ore 21) dedicata a Marcel Proust e la musica, progetto nato da una idea di Andrea Lucchesini.
A dare voce allo scrittore francese con alcuni estratti dai sette volumi che compongono quel capolavoro che è À la recherche du temps perdu sarà l’attore romano Edoardo Pesce David di Donatello per Dogman di Matteo Garrone, atteso di nuovo sul grande schermo dal 24 febbraio (e poi su Rai1) nel film di cui è protagonista Permette? Alberto Sordi, per la regia di Luca Manfredi, realizzato in occasione dei cento anni della nascita del grande attore romano. Accanto a Edoardo Pesce troviamo tre eccellenti musicisti italiani, Marco Rizzi al violino, Giovanni Gnocchi al violoncello e Roberto Cominati al pianoforte, interpreti delle musiche che percorrono sottotraccia l’opera proustiana, seguendo gli indizi disseminati nei tanti scritti e studi che l’hanno indagata, e facendo rivivere quell’atmosfera e quel fervore della Parigi tra IX e XX secolo.
“Il rapporto di Marcel Proust con la musica è fatto di passione e di piacere nell’ascolto, di attenzione critica verso le novità dei linguaggi compositivi, di desiderio di godere anche della musica più leggera senza alzare troppo il sopracciglio, di fiducia nella musica come cartina di tornasole per collocare i personaggi (e le persone incontrate) in una ideale gerarchia di autentica nobiltà d’animo” spiega Andrea Lucchesini che ha ideato questa speciale serata di musica e teatro. In questo viaggio, in questa immersione nella Recherche, filo conduttore sarà la musica e il suo essere linguaggio universale: l’intera opera, soprattutto il primo volume Du côté de chez Swann (Dalla parte di Swann), è disseminata infatti di indizi musicali, di tracce più o meno visibili che lo spettacolo intende seguire, recuperare e svelare, eseguendo alcune combinazioni timbriche di Debussy, Chopin, Reynaldo Hahn (compagno e confidente intimo dello scrittore), Franck, Saint-Saëns e Fauré. Il rapporto tra Proust e la musica, del resto, è sempre stato strettissimo: grande appassionato di Wagner, nel quinto volume della Recherche dal titolo La Prisonnière, l’ha definita “esempio unico di ciò che si sarebbe potuta dire, se non ci fosse stata l’invenzione del linguaggio (…), la comunicazione delle anime”. I riferimenti musicali non sempre sono palesi, ma spesso nascosti, ‘immaginari’, frutto delle emozioni che alcuni pezzi hanno suscitato nello scrittore, così forti e persistenti da incarnarsi nella cosiddetta petite phrase, vero e proprio Leitmotiv nella storia d’amore tra Swann e Odette.
Il concerto si inserisce nell’ambito della rassegna della Filarmonica Romana “La musica da camera dal barocco alla contemporanea” promosso dalla Regione Lazio.
——-
Biglietti: da 25 a 16 euro, ragazzi fino a 14 anni 9 euro.
Info: tel. 06 3201752, email promozione@filarmonicaromana.org
Programma sul sito www.filarmonicaromana.org
——–
TEATRO ARGENTINA (largo di Torre Argentina 52)
giovedì 13 febbraio ore 21
MARCEL PROUST E LA MUSICA
Edoardo Pesce voce recitante
Marco Rizzi violino
Giovanni Gnocchi violoncello
Roberto Cominati pianoforte
Da un’idea di Andrea Lucchesini
Letture da À la recherche du temps perdu di Marcel Proust (1871-1922)
Claude Debussy (1862-1918)
Dal Trio in sol maggiore per violino, violoncello e pianoforte (1880)
Andantino con moto allegro
Fryderyk Chopin (1810-1849)
Dalla Sonata in sol minore per violoncello e pianoforte op. 65 (1846-47)
Largo
César Franck (1822-1890)
Dalla Sonata in la maggiore per violino e pianoforte (1886)
Allegretto ben moderato
Allegro
Camille Saint-Saëns (1835-1921)
Dalla Sonata n. 1 op. 75 in re minore per violino e pianoforte (1885)
Allegro agitato
Reynaldo Hahn (1874-1947)
Dalla Sonata in do maggiore per violino e pianoforte (1927)
Modéré
Da 7 Chansons grises (1887-90)
L’heure exquise (n. 5)
(violoncello e pianoforte)
César Franck
Dalla Sonata in la maggiore per violino e pianoforte
Recitativo-Fantasia: Ben moderato
Allegretto poco mosso
(violoncello e pianoforte)
Gabriel Fauré (1845-1924)
Dal Trio in re minore per violino, violoncello e pianoforte op. 120 (1922-23)
Allegro vivo