Dal 18 al 29 marzo, al Piccolo Teatro Grassi, Geppy Gleijeses dirige due signore del teatro italiano, Annamaria Guarnieri e Giulia Lazzarini, in Arsenico e vecchi merletti, uno dei capolavori della comicità teatrale e cinematografica.
Arsenico e vecchi merletti è un titolo universalmente noto, soprattutto grazie al film di Frank Capra, interpretato da Cary Grant, adattamento, a sua volta, di un grande successo teatrale di Broadway di Joseph Kesselring. Il New York Times giudicò la commedia “così divertente che nessuno la dimenticherà mai”. La vicenda ha come protagonista Mortimer Brewster, severo critico teatrale, che deve vedersela con la sua famiglia di pazzi assassini: due amabili, anziane zie zitelle, che uccidono i coinquilini con un vino di sambuco corretto con arsenico, un vecchio zio, convinto di essere Theodore Roosevelt, che cerca di scavare il Canale di Panama in cantina (dove, tra l’altro, sono sepolte le vittime delle sorelle), un fratello assassino, che a sua volta ha in carico un cadavere da nascondere in cantina…
In scena, nei panni di zia Marta e zia Abby Brewster, due grandissime interpreti, Annamaria Guarnieri e Giulia Lazzarini, dirette da Geppy Gleijeses, che si ispira liberamente alla versione di Mario Monicelli, del quale nel 2020 ricorre il decimo anniversario della scomparsa.
Scrive il regista: «È difficile catalogare, inserire in un genere Arsenico e vecchi merletti. Non è una farsa macabra, né una satira del giallo. Appartiene certamente a una tipologia di commedia da noi poco praticata e di cui non abbiamo riscontri autorali: “il Brillante”. Il motivo: per tradizione autorale o eredità diretta, i nostri generi sono tragedia e farsa. E la nostra farsa discende per li rami dalla Commedia dell’Arte. Io ho dedicato tante stagioni della mia carriera a questo genere così poco coltivato dai nostri autori, attori, registi. Eppure questo genere, da noi quasi dimenticato, ci ha donato delle perle rare se non rarissime. Come Arsenico e vecchi merletti. La catalogazione impossibile dell’opera oscilla per me tra Dark Comedy e Giallo-Rosa. Ma non è poi così importante. Il suo autore, Kesselring, ci ha regalato quest’unica perla, ma veramente preziosa. Migliaia di repliche in tutto il mondo: debutto a Broadway nel 1941 (cinque anni di repliche) con Boris Karloff nel ruolo di Jonathan, film di Frank Capra nel 1944, debutto in Italia con la compagnia Morelli – Stoppa il 31 maggio del 1945, al Quirino (guarda un pò, il teatro che dirigo) un mese dopo la liberazione». Continua Gleijeses ricordando che «nel 1992, da una delle migliaia di stanze d’albergo in cui ho soggiornato in una delle mie tante tournée, ebbi la sfacciataggine di telefonare a Mario Monicelli per proporgli la regia di Arsenico e vecchi merletti. Mi disse subito di sì, senza esitazioni. Era la sua prima vera regia teatrale e fu l’inizio di un grande sodalizio. Lo spettacolo fu uno straordinario successo. E a Mario voglio dedicare questa nostra impresa. Masolino D’Amico curò la traduzione che anche oggi adottiamo. La scena era di Franco Velchi e qui, con alcuni importanti cambiamenti studiati con Michele Gigi, la riproponiamo, come i costumi che ora come allora erano e sono (con varie modifiche) di Chiara Donato, e come le musiche di Matteo D’Amico. Le luci, fondamentali, all’epoca firmate da Sergio Rossi sono oggi, decisamente diverse, dell’artigiano della luce Luigi Ascione, da più di vent’anni mio complice. Le due ziette erano Regina Bianchi e Isa Barzizza: meravigliose. Ma questo è certamente un altro spettacolo, diverso per stile e per tipo di approccio. Ora ho la fortuna di dirigere due tra le più grandi attrici italiane: Annamaria Guarnieri e Giulia Lazzarini. Annamaria, straordinaria attrice prevalentemente drammatica, primadonna prediletta di Zeffirelli, Missiroli, Ronconi, si è prestata al gioco comico con una sapienza scenica ineguagliabile e Giulia, l’immensa Giulia, la musa di Strehler, raggiunge il sublime calandosi nei panni di Abby. Ci danno entrambe una lezione di stile e di gioco scenico a cui è pressoché impossibile trovare un paragone verosimile. Attorno a loro – conclude il regista – agisce una bellissima compagnia, scelta da me con cura ed amore estremi. In quella edizione del ‘92 io interpretavo Mortimer, il ruolo che fu di Cary Grant. Una enorme responsabilità (che ora passa a Paolo Romano). Ma non potrò mai dimenticare il divertimento e la gioia che quello spettacolo mi procurarono, e sono certo che questa compagnia darà oggi al pubblico le stesse emozioni e, perché no, anche di più».
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Piccolo Teatro Grassi (via Rovello 2 – M1 Cordusio), dal 18 al 29 marzo 2020
Arsenico e vecchi merletti
di Joseph Kesselring, traduzione Masolino D’Amico
regia Geppy Gleijeses
scene Franco Velchi, costumi Chiara Donato,
musiche Matteo D’Amico, artigiano della luce Luigi Ascione
personaggi interpreti
Marta Brewster | Annamaria Guarnieri |
Abby Brewster | Giulia Lazzarini |
Giulia Stone | Maria Alberta Navello |
Teddy Brewster | Mimmo Mignemi |
Mortimer Brewster | Paolo Romano |
Jonathan Brewster | Luigi Tabita |
Dottor Einstein | Tarcisio Branca |
Reverendo Stone – Sig. Spooner | Bruno Crucitti |
Signor Johnson– Tenente Rooney | Francesco Guzzo |
Agente Mulligan | Daniele Biagini |
Agente Brophy | Lorenzo Venturini |
produzione GITIESSE Artisti Riuniti
Lo spettacolo è dedicato a Mario Monicelli e liberamente ispirato alla sua prima regia teatrale
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Orari: martedì, giovedì e sabato, ore 19.30; mercoledì e venerdì, ore 20.30 (salvo mercoledì 25 marzo, ore 15 pomeridiana per le scuole); domenica, ore 16. Lunedì riposo.
Durata: due ore e 15 minuti senza intervallo
Prezzi: platea 33 euro, balconata 26 euro
Informazioni e prenotazioni 0242411889 – www.piccoloteatro.org
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