di Ascanio Celestini
musiche di Gianluca Casadei
produzione Fabbrica
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Il Teatro di Ascanio Celestini è una complessa e costante operazione di ricerca, un flusso di pensieri inestinguibile che attraversa una varietà di luoghi, realtà, linguaggi e immaginari, con la forza propulsiva di un treno, in un viaggio capace di spingersi fino alle estreme angolazioni delle libere associazioni, avventurando il pubblico in un interrail che attraversa le stazioni più remote della provincia dell’anima. Le sue Barzellette solleticano, pungono, risvegliano amarezze e sorprendono gli spettatori del Teatro Puccini a sorridere di triviali banalità, senza potersi trattenere. Si può ridere, infatti, di tutto, come, del resto, l’indomabile schadenfreude insegna e farsi anche incantare dalla poesia ancestrale del racconto dissacrante, o gelare ogni ilarità, suscitando all’improvviso un tragico ricordo, sentinella serpeggiante sempre in seno ad un presente che, invece, non fa ridere per niente. Basta sedersi su una panca di legno e decidere di spendere il proprio tempo in un’attesa di Godot più sapientemente goduta, tra lo snocciolarsi di aneddoti che riscaldano, dimostrano una eccezionale tenuta del palco e una padronanza tale da imbrigliare e guidare una intera platea secondo una difficile partitura, dolorosa, esilarante e con solista Gianluca Casadei.
Ascanio Celestini, compositore wagneriano, aspira all’opera d’arte totale.
Ines Arsì