Dopo Marco Baliani con il teatro greco e Fabrizio Gifuni con il teatro barocco e William Shakespeare, giovedì 13 febbraio alle 18:30 Chiara Lagani condurrà una lezione spettacolo sul teatro moderno. L’incontro vuole porre interrogativi e far riflettere su un passaggio epocale: quando nasce e a cosa serve il teatro moderno? Come la categoria del romanzesco è divenuta una fonte inesauribile a cui attingere nel teatro ancora oggi? Lagani toccherà progetti diversissimi tra loro: da Oz a Nabokov, da Carroll a Foster Wallace, fino allo stesso Bergman, considerando che l’opera “Fanny e Alexander” nasce come film per la tv, fu convertito in una versione ridotta per il cinema (vincendo quattro premi Oscar su ben sei nomination), ma subito dopo (e forse nell’idea anche assieme) come romanzo.
La compagnia Fanny e Alexander, (che prende il nome appunto dal capolavoro omonimo del regista, sceneggiatore, drammaturgo, scrittore e produttore cinematografico svedese Ingmar Bergman) fondata a Ravenna nel 1992 da Chiara Lagani e Luigi De Angelis, si definisce come una bottega d’arte che, nell’arco di venticinque anni di attività, ha realizzato oltre settanta eventi tra spettacoli teatrali e musicali, produzioni video e cinematografiche, installazioni, azioni performative, mostre fotografiche, convegni e seminari di studi, festival e rassegne.
Tra i suoi lavori si ricordano il ciclo dedicato al romanzo di Nabokov Ada o ardore e vincitore di due premi Ubu; il progetto pluriennale dedicato a Il Mago di Oz (2007-2010) e l’affondo dedicato alla retorica pubblica con le serie dei Discorsi per indagare il rapporto tra singolo e comunità. Nel 2015 Fanny & Alexander cura regia, allestimento e costumi dell’opera Die Zauberflöte – Il flauto magico di W.A. Mozart su commissione del Teatro Comunale di Bologna. Tra gli ultimi lavori To be or not to be Roger Bernat, spettacolo che anticipa il futuro progetto sull’Amleto. Luigi De Angelis nel 2017 cura ideazione, regia, scene e luci di Serge, opera di teatro musicale dedicata alla figura di Sergei Diaghilev che ha debuttato a marzo 2017 in Belgio e presentata a RomaEuropa Festival nel novembre 2018, con l’interpretazione di Marco Cavalcoli e di Solistenensemble Kaleidoskop di Berlino. Ancora nel 2017, Luigi De Angelis ha curato regia, scene e luci de L’Orfeo di Monteverdi per il progetto Jongerenopera prodotto da Muziektheater Transparant a De Singel, Belgio. Nel 2018 debutta I libri di Oz, conferenza spettacolo tratta dalla omonima pubblicazione uscita del 2017 per I Millenni di Einaudi che Chiara Lagani ha tradotto e curato a partire dai testi originali e inediti in Italia di Frank Lyman Baum. Nell’ambito di oltre venticinque anni di carriera, Fanny & Alexander ha ricevuto importanti riconoscimenti tra cui: Premio Giuseppe Bartolucci 1997, Premio Coppola Prati 1997, Premio speciale Ubu 2000, Premio di Produzione TTV 2002, Premio Lo Straniero 2002, Premio Speciale 36mo Festival BITEF di Belgrado 2002, Premio Sfera Opera di Ricerca Cortopotere Anno Tre 2003, Premio Speciale Ubu 2005, Premio dello Spettatore 2010/11 Teatri di Vita. Nel 2017, inoltre, la drammaturga Chiara Lagani si è aggiudicata il Premio Speciale dedicato all’Innovazione Drammaturgica assegnato nell’ambito del Premio Riccione. Dal 2012 Fanny & Alexander, insieme a gruppo Nanou e Menoventi, fa parte della E, cooperativa di artisti e organizzatori che cura la gestione dei progetti e delle creazioni.
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Chiara Lagani si laurea in lettere antiche all’Università degli Studi di Bologna. Intraprende la carriera di attrice e di drammaturga, dando vita a testi originali e rimaneggiamenti di opere letterarie e poetiche. Si è confrontata in questo contesto con Goffredo Fofi, Luca Scarlini e Stefano Bartezzaghi, grazie ai quali ha potuto arricchire i progetti del gruppo di cui è direttrice artistica e drammaturga. Di qui, nascono nuove opportunità per l’autrice che avrà modo di pubblicare con i succitati articoli in riviste e saggi scientifici. Il contribuito da lei offerto alla comunità “scientifica” emerge in occasione dei diversi convegni ai quali Chiara Lagani è invitata in quanto testimone del suo lavoro di scrittura teatrale. Così avviene, tra gli altri esempi, all’Università di Rennes per il convegno di anglistica dedicato a Lewis Carroll (2003); a Venezia per un appuntamento con il team della rivista Engramma sulla figura di Aby Warburg (2013); a Urbino, dove partecipa a tutte le edizioni della manifestazione Parole in Gioco diretta da Stefano Bartezzaghi (2006/2008); all’Università La Sapienza di Roma per rivestire la carica di istruttrice all’interno di svariati workshop. È stata ospite per diversi anni del Laboratorio di Ricerca sulla Comunicazione Avanzata, presso l’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”. Ha tenuto conferenze sul suo metodo drammaturgico a Stavanger (Norvegia) al RogalandTeater, all’Università IUAV di Venezia, a Londra alla Royal Central Royal School of Speech and Drama; e ha condotto seminari drammaturgici in varie Università e centri teatrali europei, quali: la Catholic University of Leuven – Belgium; il Dipartimento Spettacolo del Dams di Bologna, Università di Rennes, Francia; l’Università IUAV di Venezia; il Teaterhögskolan di Stoccolma).
Essere “dalla parte di chi guarda” significa ricontestualizzare il problema origine del Teatro come soluzione: educare ed informare sono gli scopi primordiali delle più antiche rappresentazioni teatrali. A più di duemila anni di distanza, il Teatro sembra avere un ruolo molto diverso da quello originario; il Teatro continua a parlare a gran voce, ma in pochi riescono ancora a cogliere con chiarezza ciò che esso vuol comunicare. La volontà di superare l’attuale status quo e di ricongiungersi ad un modo di fare e di pensare alle rappresentazioni teatrali spinge Murmuris verso l’impegno civile, prima che culturale, mirato a educare spettatori consapevoli di tutte le età. È in questo contesto che nasce l’iniziativa “Dalla parte di chi guarda”. Organizzato in tre incontri volti a trattare temi salienti della Storia del Teatro, il progetto è rivolto ai cittadini che intendono giungere ad una comprensione più profonda della macchina teatrale in quanto strumento educativo e politico, non solo come occasione ludica o di intrattenimento.
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DALLA PARTE DI CHI GUARDA è promosso nell’ambito dei progetti di Murmuris di formazione dello spettatore: CASATEATRO e TEENS
Il progetto TEENS_Social media storytelling è realizzato grazie al contributo di Fondazione CR Firenze nell’ambito di PARTECIPAZIONE CULTURALE il Bando tematico che la Fondazione dedica al sostegno di programmazioni culturali finalizzate a potenziare la partecipazione attiva della comunità locale e l’inclusione sociale delle periferie.