Il teatro di Antonio Viganò
A cura di Cristina Valenti
In collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione
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Mercoledì 12 febbraio (ore 21), il Teatro del DAMSLab ospita lo spettacolo Il Ballo della Compagnia Teatro La Ribalta – Kunst der Vielfalt, il secondo appuntamento del progetto speciale Corpi Eretici, a cura di Cristina Valenti, inaugurato sul palco dell’Arena del Sole lo scorso 31 gennaio con Otello Circus. La Soffitta, in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione, promuove una trilogia dedicata al teatro del premio UBU Antonio Viganò, che si concluderà con la rappresentazione di Ali (18 febbraio), un laboratorio dedicato agli studenti dell’Università (24-26 marzo) e la tavola rotonda La malattia che cura il teatro (27 marzo).
Il ballo è il manifesto poetico della compagnia Teatro la Ribalta: uno spettacolo di teatro-danza dove i personaggi cercano di dare un senso alla propria vita, prigionieri in una stanza, chiusi nelle proprie abitudini e convenzioni sociali. Prigionieri non solo di uno spazio fisico, ma anche dello sguardo degli “altri”, lottano per non soccombere alle regole e alle logiche loro imposte, cercando una via di fuga, un modo per ritrovare la propria soggettività, la propria storia intima ed esclusiva. La loro lotta è un elogio alla vulnerabilità umana, un canto alla possibilità di esistere e farsi bellezza e stupore. La ricerca drammaturgica si è avvalsa delle opere e delle suggestioni di alcuni grandi autori del Novecento, come Luigi Pirandello, Jean-Paul Sartre e Bruno Schulz, e un contributo particolare è stato fornito dal video d’arte Il tango di Zbigniew Rybszynski.
Il progetto Corpi Eretici intende approfondire il modo in cui il regista coniuga ricerca sul linguaggio e indagine sull’umanità, poesia e inclusione, in una sintesi che gli è valsa il Premio UBU per la qualità insieme artistica, creativa e politica del suo lavoro. Infatti, la compagnia è formata da attrici e attori professionisti affetti da disagio psichico, che il regista dirige non ponendosi obiettivi terapeutici ma per cogliere il mistero che appartiene all’inesplicabilità dell’arte, mentre la terapia è costretta a fermarsi su questa soglia.
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L’esperienza della compagnia si aprirà agli studenti dell’Università di Bologna con il laboratorio teatrale Il corpo abitato, condotto dallo stesso Viganò (dal 24 al 26 marzo), culminante nella presentazione dell’esito finale, aperta al pubblico, di venerdì 27 marzo (ore 18.30):al centro del laboratorio, il lavoro sul corpo e sul movimento. Lo stesso giorno, l’iniziativa è completata da una tavola rotonda dal titolo La malattia che cura il teatro (ore 15-18), che ripropone il tema di un convegno organizzato a Bolzano da Viganò nell’ottobre 2019 e che vedrà artisti, studiosi e operatori interrogarsi sulle ragioni di un teatro che ha bisogno della malattia per curare le proprie ferite e quelle del suo tempo.
Antonio Viganò si forma alla Scuola d’Arte del Piccolo Teatro di Milano e all’École Jacques Lecoq di Parigi e si avvicina alla danza con Carolyn Carlson e Julie Anne Stanzak. Nel 1984 fonda con Michele Fiocchi il Teatro La Ribaltaper il quale dirige spettacoli per l’infanzia e la gioventù vincendo cinque premi ETI Stregagatto. Fra il 1995 e il 2002 realizza tre spettacoli con la Compagnie de l’Oiseau-Mouche, la prima compagnia teatrale europea formata da attori professionisti in condizione di handicap. Firma regie in Russia presso il Teatro Giovane di Omsk, in Francia presso il Centre Dramatique Le Grand Bleu di Lille, in Svizzera presso il Theater an der Sihl e lo Schauspielhaus di Zurigo. I suoi testi sono rappresentati in francese, russo, tedesco e spagnolo. Svolge attività di docenza presso Università, Teatri, Scuole di alta formazione, Master, fra i quali recentemente il Master Teatro nel Sociale della Sapienza Università di Roma.
Nel 2009 si stabilisce a Bolzano dove fonda l’Accademia Arte della Diversità e dà vita a una compagnia professionale integrata che produce opere di alto valore artistico. Dal 2010 organizza la rassegna teatrale multidisciplinare Corpi eretici dedicata ai temi della diversità e delle molteplici possibilità di essere attori. Nel 2015 l’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro gli assegna il Premio della Critica. Nel 2018, insieme alla compagnia del Teatro la Ribalta – Kunst der Vielfalt, composta da dieci attori e attrici permanenti in situazione di disagio psichico, riceve il Premio Speciale Ubu per la qualità della ricerca artistica, creativa e politica in ambiti spesso marginali e con attenzione capillare alla diversità.
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Tutti gli spettacoli sono ad ingresso libero previo ritiro di coupon in loco a partire da un’ora prima dell’inizio, mentre la tavola rotonda è ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.
I dettagli del programma sono consultabili sul nuovo folder semestrale e sul sito internet damslab.unibo.it; novità e aggiornamenti live disponibili sulla pagina social facebook/damslab.lasoffitta