Dmitrij Šostakovič Concerto per violoncello n. 1 in Mi bemolle maggiore, op. 107
Franz Joseph Haydn Sinfonia n. 97 in Do maggiore Hob I:97
Wolfgang Amadeus Mozart Sinfonia n. 41 in Do maggiore K. 551 “Jupiter”
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore e Solista Nicolas Altstaedt
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Nicolas Altstaedt è stato definito “una rivelazione assoluta, uno dei più brillanti giovani prìncipi del violoncello”. Il suo talento è palpabile non appena sale sul palco. Il giovane violoncellista sarà il protagonista di “Corde russe”, il concerto in programma dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi per giovedì 26 marzo alle ore 20.30, venerdì 27 marzo alle ore 20.00 e domenica 29 marzo alle ore 16.00, nella duplice veste di direttore e solista.
Il programma proposto è un prisma di sonorità che vanno dal Classicismo al Novecento. Lo splendido Concerto per violoncello n. 1 in Mi bemolle maggiore, op. 107 di Dmitrij Šostakovič, che vede appunto Altstaedt nella veste di solista e direttore, la Sinfonia n. 97 in Do maggiore Hob I:97 di Franz Joseph Haydn, e la Sinfonia n. 41 in Do maggiore K. 551 “Jupiter” di Wolfgang Amadeus Mozart. Misurarsi con un repertorio così vario è un ulteriore occasione per dimostrare la profondità interpretativa e l’efficacia espressiva di Altstaedt, con cui laVerdi è felice di poter collaborare.
La Sinfonia n.41 di Mozart è un gioiello del repertorio, una delle perle più luminose della musica di tutti i tempi. Scritta nella lucente tonalità di Do Maggiore, è composta da quattro movimenti: Allegro vivace – Andante cantabile – Minuetto e trio. Allegretto – Molto Allegro.
È l’ultima sinfonia del genio salisburghese, un capolavoro di rara perfezione formale, una vetta di olimpica forza e grandiosità, tanto da guadagnarsi il nome Jupiter, ovvero Giove, il padre di tutti gli dei. Composta nel 1788 e facente parte delle ultime tre sinfonie, realizzate in soli tre mesi, manifesta fin dall’attacco del primo movimento un’enorme potenza, con due energiche terzine ascendenti e con una risposta vaga e fluttuante, in ritmo puntato. Un clima sereno che si mantiene anche nel secondo movimento, l’Andante cantabile, e nel fiero terzo movimento, il Minuetto e Trio. Il culmine della Sinfonia è senz’altro il quarto movimento, un’esplosione di forza, un clima esultante che si avverte fin dalle prime battute, in cui gli archi suonano veloci in piano, ai quali risponde l’orchestra all’unisono in fortissimo. Qui il contrappunto si fa fitto, sebbene appaia sempre semplice e naturale. Il fugato finale, sul tema iniziale del movimento, è l’apice di una composizione di inusitata bellezza. Altro lavoro magistrale è senz’altro la sinfonia n.97 di Haydn, che si associa bene alla Jupiter per il dominio assoluto del modo maggiore, e dunque per un sapore positivo e carico di speranza. Composta nel 1792, e facente parte del gruppo delle sinfonie di Haydn cosiddette “londinesi”, è composta da quattro movimenti: Adagio, Vivace – Adagio ma non troppo – Minuetto: Allegretto e Trio – Finale: Spirituoso. Questo lavoro è caratterizzato da una grande ampiezza di disegno, motivata sicuramente dal fatto che le sinfonie londinesi fossero destinate ad un grande uditorio ma forse soprattutto dal fatto che risentano molto dell’influenza che le ultime sinfonie di Mozart (prima tra tutte la Jupiter) hanno esercitato su Haydn rispetto a un allargamento della forma e di una salda unità architettonica.
In questi due lavori Altstaedt dirige l’orchestra. Ma per Šostakovič il virtuoso franco-tedesco si mette allo strumento, il violoncello, e oltre a dirigere fa da solista e si confronta con una splendida composizione di colui che è largamente considerato uno degli ultimi classici”, dedicata al leggendario Mstislav Rostropovič ed eseguita per la prima volta il 4 ottobre 1959. Strutturato in quattro movimenti, questo concerto vede il primo tempo contrapporsi agli altri tre, pensati infatti senza soluzione di continuità. La grande peculiarità di questa composizione è che si genera da un’idea iniziale, che non è un vero e proprio tema, ma una sorta di “motto”, che, nell’arco del concerto, viene variato in tantissimi modi, e che è costituito dalla “firma” di Šostakovič, dunque dalle note re-mi bemolle-do-si (che nella notazione anglosassone risultano essere D-eS-C-H, dunque D[mitri] SCH [ostakovic]. Altstaedt, giovane talento riconosciuto in tutto il mondo, illuminerà la platea dell’Auditorium di Milano insieme all’Orchestra di Milano Giuseppe Verdi.
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Giovedì 26 marzo 2020 ore 20.30
Venerdì 27 marzo 2020 ore 20.00
Domenica 29 marzo 2020 ore 16.00
Auditorium di Milano, largo Mahler
Conferenza
Il concerto di giovedì 26 marzo sarà preceduto alle ore 18.00 da una conferenza introduttiva Relatori Fausto Malcovati e Martino Tosi. Foyer della balconata dell’Auditorium. Ingresso libero.
Biglietti: euro 15.00/36.00; Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari d’apertura: mar./dom. ore 10.00/ 19.00. Tel. 02.83389401/2.
on line: www.laverdi.org / www.vivaticket.it
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Biografia
Nicolas Altstaedt solista e direttore
Rinomato per il suo suono particolare ed il suo virtuosismo, il violoncellista franco-tedesco Nicolas Altstaedt è uno dei musicisti più creativi e versatili del panorama artistico attuale. Particolarmente ricercato come solista, direttore e musicista da camera, affascina il pubblico con le sue straordinarie esibizioni che spaziano dal repertorio barocco fino al contemporaneo. Nella stagione 2019/20 sarà Artist in Focus presso l’Alte Oper di Francoforte e Artist in Residence presso la SWR Symphonieorchester. Altri appuntamenti salienti includono un tour nelle principali sedi europee con la SWR Sinfonieorchester e Teodor Currentzis, nonché con la B’Rock e René Jacobs, un debutto con la National Symphony Orchestra di Washington diretta da Ed Gardner, la NHK Symphony Orchestra diretta da Yomiuri Nippon alla Suntory Hall e l’Orchestre National de France diretta da Emmanuel Krivine; si esibirà con Il Giardino Armonico al Festival di Grafenegg, con l’Orchestra Sinfonica di KBS ai Festival di Aspen e Bergen, con la Radio Filharmonisch Orkest dei Paesi Bassi al Concertgebouw di Amsterdam, con la Residentie Orkest e Nicholas Collon e di nuovo con la DSO di Berlino e Robin Ticciati, così come con la Rotterdam Philharmonic e l’Orchestra sinfonica della radio svedese. Nicolas Altstaedt ha recentemente debuttato in concerto con la Detroit Symphony Orchestra, la Filarmonica di Helsinki e in recital al BOZAR di Bruxelles, alla Carnegie Hall, al Théâtre des Champs Elysées di Parigi, alla Koerner Hall di Toronto e un tour in Australia. Durante la stagione 17/18 Nicolas Altstaedt ha tenuto l’acclamata premiere finlandese del Concerto per violoncello di Esa-Pekka Salonen, sotto la direzione del compositore stesso, al Festival di Helsinki ed è stato “Artist in Spotlight” al Concertgebouw di Amsterdam. Premiato con il Credit Suisse Young Artist Award nel 2010, Nicolas Altstaedt ha suonato con la Tonhalle, la Wiener Philharmoniker e Symphoniker, la Filarmonica Ceca, tutte le orchestre della BBC, la Tokyo Metropolitan Symphony Orchestra, la Melbourne Symphony Orchestra e la New Zealand Symphony Orchestra sotto la guida di alcuni tra i più importanti direttori, quali Sir Roger Norrington, Sir Andrew Davis, Lahav Shani, Gustavo Dudamel, Sir Neville Marriner, Vladimir Ashkenazy, Andrew Manze, Juraj Valcuha, Thomas Dausgaard e Andrea Marcon. In qualità di direttore, Nicolas Altstaedt ha collaborato con l’Orchestre Philharmonique de Radio France, l’Ancient Academy of Music, l’Orchestra Aurora di Zurigo, la Scottish Chamber Orchestra e debutterà con l’Orquesta Nacional de Espana e la SWR.
Nel 2012 Nicolas Altstaedt è stato scelto da Gidon Kremer come suo successore per la direzione artistica del Festival di Lockenhaus mentre, nel 2014, Adam Fischer gli ha proposto di succedergli come direttore artistico della Haydn Philharmonie, con cui si esibisce regolarmente e con cui ha effettuato recenti tournée in Cina e Giappone. Nicolas Altstaedt è Direttore artistico del Pfingstfestspiele Ittingen nel 2019 e 2020. Nel campo della musica da camera Nicolas Altstaedt collabora con artisti quali Janine Jansen, Vilde Frang, Pekka Kuusisto, Lawrence Power, Antoine Tamestit, Alexander Lonquich, Jonathan Cohen, Jean Rondeau, Quatuor Ébène e con i compositori Thomas Ades, Jörg Widmann e Fazil Say. È regolarmente ospite delle Settimane Mozart e del Festival di Salisburgo, dei Festival di Verbier, Lucerna, Gstaad, dei BBC Proms, del Musikfest di Brema; inoltre Sebastian Fagerlund, Anders Hillborg, Helena Winkelman e Fazil Say stanno scrivendo concerti per lui. Nel 2018 Nicolas ha ricevuto il Musikpreis der Stadt Duisburg. Ha ricevuto il BBC Music Magazine Concerto Award nel 2017 per la sua registrazione dei concerti di Carl Philipp Emanuel Bach con Arcangelo e Jonathan Cohen per Hyperion, mentre il suo ultimo CD con Fazil Say per Warner Classics ha ricevuto l’Edison Klassiek 2017. Nicolas Altstaedt è inoltre stato BBC New Generation Artist 2010-2012 ed ha ricevuto il “Borletti Buitoni Trust Fellowship” nel 2009.