Debutta in prima assoluta al Teatro Studio Uno dal 12 al 15 marzo 2020 Malleus Maleficarum di e con Morena Rastelli in scena con un intenso monologo sulla natura femminile che tra ironia e dolore racconta l’ipocrisia della nostra epoca, in cui dietro la tanto declamata parità dei sessi, si celano discriminazioni, crudeltà e abusi, debolezze e fragilità umane che trovano sfogo ancora e sempre nella violenza.
Un viaggio nel tempo e nella storia, attraverso ciò che non cambia: l’angoscia dell’uomo di fronte all’imprevedibilità della vita. Il timore e il rifiuto della natura, del mistero, del caos. La paura di fronte al femminile, incarnazione della natura del mistero e del caos, che in tutta la sua indomita potenza, per fascinazione ma soprattutto paura, non sappiamo far altro che sottomettere e controllare con la violenza. Malleus Maleficarum è il nuovo manuale per essere Liberi di essere ciò che siamo.
Una donna, per tutte, rivendica il suo diritto di essere Strega, oggi. Il titolo è del manuale degli Inquisitori del 1487, testo di riferimento per la maggior parte dei processi per stregoneria, che portarono a bruciare con gloria sul rogo migliaia di donne innocenti. Malleus Maleficarum ovvero Il Martello delle streghe.
Lo studio parte dalla caccia alle streghe, fenomeno sociale volto ad emarginare e massacrare quelle donne che nel medioevo ebbero il coraggio, tramite l’arte della natura magica e misteriosa, di emanciparsi dal sistema patriarcale imposto dalla nuova religione che, sopprimendo gli antichi dei della natura, intendeva reprimere con i loro culti anche gli istinti naturali degli uomini. Guardiamo l’inquisitore, la lussuria repressa e sfogata nella violenza. Gli impulsi sessuali degli uomini, definiti una sporca colpa delle donne che con Eva, incarnavano la tentazione a peccare. Fino ad arrivare ai giorni nostri. Il tentativo è togliere il velo che ci hanno messo in testa e davanti agli occhi. La rivendicazione è nel trionfo di essere diversi, di essere oggi Strega, ovvero libera, fuori dalle convenzioni e dagli schemi che ci vogliono ancora solo madri e mogli, zitte e sottomesse, prigioniere e infelici.
Lo spettacolo è una ricerca sulla comunicazione, il tentativo di arrivare alle persone attraverso una ricerca stilistica che si basa su un uso poetico della parola e del corpo, che sveli l’anima per toccare l’anima. Dalla magia di parole antiche alle bugie dei testi medievali, dalla slam poetry contemporanea all’arringa finale, la scrittura segue le maglie del cuore che pulsa nascosto dentro ogni pezzo di storia, sceglie nel dettaglio le parole, lo stile, la costruzione sintattica per colpire e abbracciare in maniera prepotente lo spettatore. Il corpo segue un’analoga ricerca, studiando le atmosfere da creare attraverso la costruzione di scene agite in uno spazio nudo, essenziale, contaminato da pochi elementi e fioche luci.
Teatro Studio Uno | Sala Teatro | Via Carlo della Rocca, 6 (Torpignattara).
Biglietti: ingresso 12 euro – tessera associativa gratuita
Orari: Giov – Sab ore 21,00 e Dom ore 18.00
Prenotaizoni: http://j.mp/prenotaTS1
Per info: 3494356219- 3298027943
www.teatrostudiouno.com – info.teatrostudiouno@gmail.com