Con un programma “squisitamente romantico” Antonello Manacorda, una delle bacchette più interessanti della scena operistica e sinfonica internazionale, esordisce alla guida dell’Orchestra e del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia giovedì 5 marzo alle ore 19.30 (repliche venerdì 6 ore 20.30 e sabato 7 ore 18, Sala Santa Cecilia, Auditorium Parco della Musica).
Fondatore insieme ad altri colleghi e sotto la spinta di Claudio Abbado della Mahler Chamber Orchestra di cui è stato primo violino per otto anni, Manacorda guiderà le compagini ceciliane in alcune delle composizioni più rappresentative di Felix Mendelssohn: la Sinfonia n. 4 “Italiana”, l’Ouverture Le Ebridi, il Salmo 114 e nella Fantasia Wanderer di Schubert nella trascrizione per orchestra di Liszt del 1851 con Francesco Piemontesi al pianoforte che torna a esibirsi con l’Orchestra dopo il lungo tour in Svizzera del novembre 2019.
La Fantasia Wanderer fu composta da Schubert nel novembre 1822 ed è per molti considerata il manifesto poetico del romanticismo musicale. Franz Liszt fu profondamente colpito dalla monumentalità della composizione e avvertì il desiderio di trasformarla in partitura orchestrale. Metafora perfetta del Romanticismo tedesco, il Wanderer attraversa tutta la musica dei grandi compositori dell’epoca. A suo modo Felix Mendelssohn è anche lui un Wanderer e nei suoi viaggi reali sceglie luoghi di forte atmosfera romantica: le Isole Ebridi in Scozia, terra di miti e leggende in cui mare e terra si confondono in scenari dalle fosche tinte drammatiche e misteriose perfettamente rese nella Ouverture Le Ebridi ma anche l’Italia, terra esotica, di altri miti, ancora selvaggia e aspra ma percorsa da una vitalità popolaresca brillante e seducente che Mendelssohn restituisce nella musica della sua Sinfonia n. 4 “Italiana”. Nel 1829, all’età di vent’anni, Mendelssohn lasciava Berlino per affrontare un lungo viaggio che completasse la sua formazione musicale e consolidasse la sua fama al di fuori della sua città e si recò in Austria, Italia e Svizzera, ma la prima tappa fu la Gran Bretagna. Il compositore si concesse un periodo di vacanza in Scozia e raggiunse così le isole Ebridi, in una delle quali, Staffa, ebbe modo di visitare la celebre grotta di Fingal, splendido paesaggio per i colori, i riflessi e gli echi irreali. La cava marina ha ispirato tanti artisti come William Wordsworth, John Keats, Alfred Tennyson, William Turner, Jules Verne che vi inserì il finale del suo romanzo “Il raggio verde”, il drammaturgo svedese August Strindberg, che vi ambientò alcune scene de “Il sogno” e i Pink Floyd con il loro brano strumentale “Fingal’s Cave”, scritto per il film ‘Zabriskie Point’, che però non venne inserito nella colonna sonora del film. L’impressione riportata da questa visita fu enorme: «Per farvi comprendere come mi sia sentito strano alle Ebridi, mi è venuto in mente quello che vi mando…», scriveva ai familiari, accludendo uno schizzo di venti battute; da quell’abbozzo sarebbe nata l’Ouverture nota sotto il doppio nome di Le Ebridi o La grotta di Fingal. Entusiasmo che non si è mai affievolito; anche oggi “La grotta di Fingal” è considerata una delle migliori partiture sinfoniche del compositore amburghese, felicemente riassuntiva del suo stile giovanile. La Sinfonia n. 4, conosciuta come Italiana traduce in suoni tutte le emozioni, i colori e le atmosfere che il compositore aveva assorbito nel viaggio lungo la penisola e che oggi ci restituisce intatta una immagine dell’Italia così come era percepita da artisti e visitatori dell’Ottocento.
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Sala Santa Cecilia – Auditorium Parco della Musica
giovedì 5 marzo ore 19.30 – venerdì 6 ore 20.30 – sabato 7 ore 18.00
Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Antonello Manacorda direttore
Francesco Piemontesi pianoforte
Mendelssohn Le Ebridi Ouverture
Schubert-Liszt Fantasia Wanderer D 760
Mendelssohn Salmo 114
Mendelssohn Sinfonia n. 4 “Italiana”
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Biglietti da 19 a 52 € (Under30 sconto del 25%)
I biglietti possono essere acquistati presso:
Botteghino Auditorium Parco della Musica
Viale Pietro De Coubertin Infoline: tel. 068082058
Botteghino Via Vittoria 6 (adiacente Via del Corso, Roma)
solo tramite carta di credito o bancomat
dal lunedì al venerdì ore 11-19, sabato dalle 11 alle 14
Prevendita telefonica con carta di credito:
Call Center TicketOne Tel. 892.101
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Antonello Manacorda è Direttore Principale della Kammerakademie Potsdam dal 2010. È spesso direttore ospite presso altre realtà, quali Wiener Symphoniker, Ndr, Swr, hr-Sinfonieorchester, Mozarteum, Capitole de Toulouse, BBC, Münchner Philharmoniker. Dal 2003 al 2006 è stato Direttore artistico per la musica da camera all’Académie Européenne de Musique del Festival di Aix-en-Provence. Si esibisce regolarmente alla Philharmonie Berlin con la Kammerakademie Potsdam e con la NDR di Amburgo. Nel 2014 ha completato l’incisione del Ciclo di Sinfonie di Schubert per la Sony Classical con la Kammerakademie Postdam, che è entrato nella lista di “Die Welt” tra i dieci migliori CD del 2015, e ha ottenuto l’Echo Classical Prize. In seguito al Ciclo Schubert, Antonello Manacorda e la Kammerakademie Postdam stanno realizzando un’incisione completa del Ciclo di Sinfonie di Mendelssohn, sempre per Sony Classical. Manacorda è molto attivo anche in campo operistico. Alla Fenice di Venezia, con cui ha stretto negli anni una fitta collaborazione, ha diretto le tre nuove produzioni del ciclo Mozart-Da Ponte e nel 2015 è tornato sul podio del Teatro veneziano per condurre Die Zauberflöte. Al Theater an der Wien ha diretto l’Otello di Rossini. Tra le recenti produzioni operistiche: Il Barbiere di Siviglia alla Komische Oper di Berlino, Don Giovanni e L’Africaine a Francoforte, Béatrice et Bénedict al Festival di Glyndebourne, Lucio Silla e La piccola volpe astuta al Théatre de la Monnaie di Bruxelles, Le nozze di Figaro e Alceste a Monaco, Die Zauberflöte ad Amsterdam, Midsummer Night’s Dream al Theater An der Wien, La Traviata alla Royal Opera House. Tra le future Les Contes d’Hoffmann alla Royal Opera House di Londra, Le nozze di Figaro e Don Giovanni al Metropolitan di New York, la Trilogia Da Ponte-Mozart a Bruxelles, Così fan tutte a Parigi, Die Entführung aus dem Serail a Vienna, Der Freischütz a Monaco.
Antonello Manacorda è stato membro-fondatore della Mahler Chamber Orchestra, di cui è stato anche vicepresidente e violino di spalla per otto anni.
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Pianista dotato di eccezionale finezza interpretativa abbinata a solidissime qualità tecniche, Francesco Piemontesi è particolarmente acclamato per il suo approccio al repertorio mozartiano e del primo romanticismo. Il suo pianismo e la sua sensibilità lo portano ad avere una grande affinità anche con il repertorio del tardo XIX secolo e del XX secolo, eseguendo le opere di compositori quali Brahms, Liszt, Dvorak, Ravel, Debussy, Bartok e altri. Di uno dei suoi grandi maestri, Alfred Brendel, Piemontesi afferma che gli ha insegnato “ad amare i dettagli”. Si esibisce in tutto il mondo con le principali orchestre tra cui la Los Angeles Philharmonic Orchestra, la London Symphony Orchestra, la Boston Symphony, la NHK Symphony, la Cleveland Orchestra, l’Israel Philharmonic, la Bayerische Radio Symphony, la Filarmonica di Monaco, la London Philharmonic Orchestra, la Gewandhaus Orchestra di Lipsia, l’Orchestra sinfonica di Vienna, la Pittsburgh Symphony, la Filarmonica Ceca, la Budapest Festival Orchestra, la Filarmonica di Oslo, la Swedish Radio Symphony Orchestra, la Filarmonica di San Pietroburgo, l’Orchestra di Parigi, l’Orchestra sinfonica di Montréal, l’Orchestre National de France, la Tonhalle Orchestra di Zurigo, l’Orchestra de la Suisse Romande, l’Orchestra Nazionale della RAI di Torino, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Chamber Orchestra of Europe e la Kammerphilharmonie di Brema. Ha suonato con i più importanti direttori d’orchestra quali Vladimir Ashkenazy, Thomas Dausgaard, Charles Dutoit, Sir Mark Elder, Ivan Fischer, Mirga Gražinytė-Tyla, Manfred Honeck, Marek Janowski, Neeme Järvi, Emmanuel Krivine, Ton Koopman, Zubin Mehta, Sir Roger Norrington, Gianandrea Noseda, Sakari Oramo, Sir Antonio Pappano e Yuri Temirkanov. Molto attivo anche in ambito cameristico, Francesco Piemontesi collabora con artisti importanti quali Leif Ove Andsnes, Yuri Bashmet, Renaud e Gautier Capuçon, Stephen Kovacevich, Heinrich Schiff, Christian Tetzlaff, Jörg Widmann, Tabea Zimmermann e il Quartetto Emerson. In recital si è esibito nelle sale più prestigiose tra cui la London Hall, la Concertgebouw di Amsterdam, la Philharmonie di Berlino, la Tonhalle, la Vienna Konzerthaus e il Musikverein, la Carnegie Hall e la Avery Fisher Hall a New York e la Suntory Hall di Tokyo. Nel gennaio 2016 Francesco Piemontesi ha eseguito il ciclo completo delle Sonate per pianoforte di Mozart alla Wigmore Hall, presentate tutte in una serie di recital nel corso di tre stagioni. Si è esibito ai Festival di Salisburgo, Lucerna, Edimburgo, Verbier e Aix-en-Provence, La Roque d’Anthéron, Schleswig-Holstein e Mecklenburg-Vorpommern e al Mostly Mozart Festival di New York. Nel 2018 Piemontesi ha pubblicato un CD su Liszt, contenente i “Première année: Suisse” dagli Années de pèlerinage e “St. François de Paule marchant sur les flots” da Deux Légendes, combinato con un DVD contenente un documentario del registra francese Bruno Monsaingeon sugli Années de pèlerinage (Orfeo). La sua precedente registrazione comprendeva i Concerti per pianoforte di Mozart n. 25 e 26 con la Scottish Chamber Orchestra ed Andrew Manze (Linn); per Naïve ha invece inciso i Preludi di Debussy, le opere per pianoforte solo di Mozart e i Concerti per pianoforte di Schumann e Dvorak con la BBC Symphony Orchestra e Jiří Bělohlávek. Nato a Locarno, Francesco Piemontesi ha studiato con Arie Vardi perfezionandosi in seguito con Alfred Brendel, Murray Perahia, Cécile Ousset e Alexis Weissenberg. Ha ottenuto riconoscimenti internazionali vincendo diversi premi in alcuni dei maggiori concorsi pianistici, tra cui la Queen Elisabeth Competition nel 2007 e la nomina a BBC New Generation Artist nel periodo 2009-2011. Dal 2012 è Direttore Artistico del Festival Settimane Musicali di Ascona.