Dialoghi in tempo di peste prosegue mercoledì 29 aprile alle ore 20 in diretta Facebook su “Racconti in tempo di peste” (https://www.facebook.com/raccontiintempodipeste/) con Sergio Maifredi e Corrado d’Elia, rispettivamente direttori artistici di Teatro Pubblico Ligure e Compagnia Corrado d’Elia che producono il progetto, in dialogo con un grande maestro del teatro internazionale: Eugenio Barba, regista e fondatore dell’Odin Teatret. Al suo fianco ci sarà un’attrice che da quarant’anni fa parte della compagnia danese, Julia Varley, mentre a rappresentare con l’attualità italiana attraverso la sua esperienza e i suoi studi prenderà posto il giornalista Andrea Porcheddu. Un dialogo a cinque da seguire in diretta, con la possibilità di interagire attraverso i commenti pubblicati in tempo reale.
Con Barba, Maifredi e d’Elia ragioneranno come si fa con un maestro, con una persona che ha una lunga esperienza nel teatro e che ha fatto coincidere la sua vita con la sua opera. Porcheddu offrirà uno sguardo sulla realtà italiana, sulla situazione in cui si trova oggi questo importante settore della nostra vita culturale.
Negli anni ‘80, quando ero in Accademia – ricorda Sergio Maifredi – studiavo i libri su Eugenio Barba, sull’Odin, come si studiano i classici. Barba e l’Odin erano già un monumento. Eppure, a guardar bene Barba aveva quarant’anni o poco più.
Quando due anni fa ho immaginato di fare una stagione dedicata ai grandi maestri europei ho pensato a lui. Gli ho scritto e pochi giorni dopo una voce di ragazzo mi ha chiamato al telefono: “Allora, Sergio, quando vuoi che venga l’Odin da Te?”. Era Eugenio Barba. Mi sentii a mio agio, subito. Come se stessi parlando con un amico da sempre. Passammo giorni belli insieme, con il nostro pubblico.
Per mesi, dopo l’incontro con Eugenio Barba e Julia Varley, attrice storica dell’Odin, sono stato carico di un’energia gioiosa. Quell’energia che hai quando pensi che tutto sia possibile o per lo meno, lezione di Barba, quando hai la convinzione che se altri non ti danno un passaggio per attraversare il mare, devi costruirti tu la tua canoa e attraversarlo il mare.
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Dialoghi in tempo di peste nasce come approfondimento di Racconti in tempo di peste, la stagione teatrale on line nata dalla creatività di Maifredi e d’Elia, partita il 9 marzo 2020 con il blocco nazionale delle attività causa emergenza Coronavirus. Oggi conta oltre 10.000 follower e oltre 248 mila visualizzazioni. Era importante mantenere un collegamento con il pubblico, continuare a offrire rappresentazioni anche on line, ma mentre venivano postati gli interventi di grandi artisti come Maddalena Crippa, Tullio Solenghi, Giuseppe Cederna e Paolo Fresu, nasceva l’esigenza di approfondire l’esperienza per immaginare il futuro del teatro provando a tracciare un percorso con le diverse professionalità che lo rendono vivo. Così è nato Dialoghi in tempo di peste, un appuntamento settimanale iniziato lo scorso 24 aprile con ospiti Claudio Collovà, Matteo Negrin, Oliviero Ponte di Pino, Jurij Ferrini e Massimiliano Speziani. Proseguirà mercoledì 6 maggio alle ore 18 con Micaela Casalboni, Teatro dell’Argine di Bologna, Rita Maffei, CCS Teatro Stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, Lucia Franchi, Kilowatt Festival – Sansepolcro, Tommaso Bianco, Kronoteatro – Albenga, Piero Maccarinelli, regista. .
Siamo immersi in un momento epocale, un 11 settembre – dicono Maifredi e d’Elia – che si consuma lentamente: il come venirne fuori va trovato insieme. Le capacità, le idee dei teatranti vanno condivise per arrivare alle soluzioni, ribadendo con forza, oggi più che mai, la centralità del palcoscenico e di chi vi sta sopra e accanto.
Un confronto di opinioni, di modelli di riferimento, di utopie e di necessità, che partirà dalle proposte dei politici, fino ad arrivare alla voce di chi, il teatro lo vive ogni giorno, conoscendone a pieno esigenze e bisogni.
Un dialogo necessario, non solo per dare risposte ai lavoratori dello spettacolo in questo momento di incertezza assoluta, ma anche e soprattutto per iniziare a costruire nuove logiche e nuove strade che ribadiscano il fondamentale ruolo dell’Arte e della Cultura nella vita di tutti i giorni, quale strumento di reazione al presente e di costruzione del futuro.