Il 29 aprile è la data simbolicamente scelta per festeggiare e celebrare la Danza in tutto il mondo.
Fin dal 1982, molteplici iniziative abbracciano ogni forma di danza, e per tutto l’anno uniscono professionisti, amatori, spettatori, pubblico, in lezioni aperte, performance, spettacoli, convegni, film.
Questo è il risultato della campagna promossa dal Consiglio Internazionale della DANZA (CID), fondato nel 1973, all’interno dell’UNESCO, nel cuore di Parigi dove ha sede.
Nel messaggio ufficiale del Presidente Alkis Raftis del CID, si coglie quest’anno, in un delicato momento di resilienza nel mondo, la volontà di avvicinare i giovani attraverso espressioni multimediali che riproducano lo spirito, la gioia, l’essenza di condivisione dell’Arte tersicorea, attraverso le molteplici sue rappresentazioni con il movimento…mantenendo le distanze, ma vicini simbolicamente e in sintonia.
“Dance Day 2020 is celebrated in cooperation with the International Council for FILM Television and Audiovisual Communication (CICT/ICFT), a partner of UNESCO just like CID. The general Theme is…Youth-Dance-Video, for dancers under 18 years.”
Il CID è l’organizzazione ufficiale per ogni forma di Danza in ogni paese del mondo, è riconosciuta non solo dall’UNESCO, dagli Enti Governativi, Nazionali, Internazionali e Istituzioni.
I suoi membri sono le più significative personalità nel mondo della Danza, le Associazioni, Compagnie, Enti lirici, Scuole, Accademie, che diffondono la Danza di qualità, in più di 160 paesi.
UNESCO è, come sappiamo, l’Organizzazione per l’Educazione, le Scienze e la Cultura delle Nazioni.
“Cantare e ballare bene, significa essere ben educati.” (Platone 428-348 a.c.).
Jean-Georges Noverre, 29 aprile 1727-19 ottobre 1810. È stato un ballerino e maître de ballet, considerato il creatore del “ballet d’action”, e un precursore dei balletti narrativi del 19esimo secolo.
Il suo compleanno, oggi 29 aprile, è osservato come ricorrenza per la Giornata Mondiale della Danza.
Ha prodotto numerosi balletti a Lione e pubblicato le “Lettres sur la Danse et les Ballets”. Prima del suo avvento e del suo prezioso intervento nell’arte tersicorea, i balletti erano grandi spettacoli concentrati soprattutto sulla sontuosità di costumi e scenografie senza tenere conto della espressività fisica ed emotiva dei ballerini. Riconosciuto da Voltaire e Mozart come un innovatore del suo tempo, morì in povertà con l’avvento della Rivoluzione Francese.
Il pittore che meglio ha raffigurato la danza, o meglio la sua dolce ossessione per le danzatrici, è Edgar Degas. Nel dipinto “Ballerine dietro le quinte”, meglio conosciuto come “Quattro ballerine in blu”, realizzato nel 1897 e conservato al Museo Puš kin di Mosca, si nota come il leitmotiv sia il movimento e il suo fermo immagine. Preludio dell’imminente avvento della camera fotografica e del cinematografo. Degas non amava essere inglobato nei pittori impressionisti che dipingevano prevalentemente en plein air, poiché lui ritraeva i soggetti in ambienti chiusi e ben definiti, come teatri, retro palchi, sale, stanze. La cattura dell’istante del movimento fa pensare che le quattro ballerine ritratte fossero, in realtà, una sola, riprodotta più volte nel blu etereo del suo tulle, eseguito con la tecnica del pastello.
“Mi chiamano il pittore delle ballerine. Non capiscono, che le ballerine sono state, soprattutto per me, un pretesto per dipingere tessuti impalpabili, per rendere visibile il movimento.”
Chiunque in questa giornata può aderire con varie iniziative, oggi più che mai condividendo in rete la propria professionalità, lezioni, performance, workout, routine di allenamento come il metodo Body BPF, raggiungendo milioni di persone, pur restando nella propria comfort zone, in questo duro periodo di resilienza per il Covid19.