Quello di quest’anno sarà un 25 aprile diverso per tutti. Nel 75° anniversario della Liberazione del nostro Paese dal nazifascismo erano tante le iniziative che dovevano avere luogo in tutto il paese, e naturalmente anche a Firenze, città medaglia d’oro al valor militare nella guerra di Liberazione. Dietro le Quinte Teatro è un’associazione culturale fiorentina che da 15 anni realizza sul territorio spettacoli legati alle tematiche di impegno storico e civile e all’attualità, ma anche commedie brillanti. In occasione del 25 aprile ha realizzato uno spettacolo che ripercorre gli eventi dell’agosto 1944 a Firenze, che purtroppo non potrà mettere in scena a causa dell’emergenza sanitaria.
Lo spettacolo è frutto di mesi di studio e lavoro e coglie una sfumatura diversa della Liberazione della città. La compagnia ha deciso, nella speranza di poterlo recuperare il prossimo anno, di realizzarne un’anteprima. Jacopo Del Sole, presidente dell’associazione, mi ha spiegato perché è così importante per loro:
Il momento che il nostro paese, e non solo, sta attraversando a causa del Covid-19 è delicatissimo, ma l’Italia e l’Europa stanno affrontando anche un altro pericoloso virus: il rinnovarsi di ideali di razzismo e di fascismo che credevamo di aver ormai definitivamente debellato. Così abbiamo deciso, nonostante l’emergenza e la successiva chiusura di tutti gli spazi culturali, di raccontare attraverso una “anteprima” la storia della liberazione della nostra città in un modo per noi inedito e nuovo.
Quale?
Nonostante i disagi dovuti alla quarantena, abbiamo voluto regalare al pubblico una piccola anteprima de La ricerca della Primavera attraverso la lettura di alcune parti dello spettacolo in attesa di poterlo rappresentare dal vivo nella sua interezza.
Dove avrebbe dovuto tenersi lo spettacolo?
L’idea era quella di svolgerlo sul ponte di Santa Trinita, il simbolo di una città ferita, di una città non risparmiata dalla guerra e che accomuna Firenze a troppi luoghi nel mondo, ancora oggi. Un ponte distrutto e, per volontà dei propri cittadini, ricostruito “dov’era e com’era”. Naturalmente la realizzazione di uno spettacolo su un ponte nel centro della città non è facile da tanti punti di vista, ma stavamo lavorando a una soluzione che ci permettesse di rimanere nei pressi di Santa Trinita. Proveremo a utilizzare questo tempo in più, in vista del prossimo 25 aprile, per trovare il modo di avvicinarci quanto più possibile al ponte. La struttura stessa del ponte, in contrapposizione a quella del muro, è di per sé un simbolo forte. Assistere alla nascita di nuovi muri ci spinge, come associazione attenta all’oggi, a raccontare la lotta di Liberazione dal muro del fascismo attraverso la ricostruzione di un Ponte, per volgere lo sguardo verso il “testamento” che ci è stato lasciato, ma che necessita di costante ricordo.
Com’è nato lo spettacolo?
Lo spettacolo nasce dallo studio di materiali e di fonti, scritte e orali, che, raccontano storie vere. L’obiettivo è portare sulla scena personaggi reali che hanno sacrificato la loro vita per concedere a noi la libertà. Partendo dalla storia del ponte Santa Trinita, dalla sua distruzione alla ricostruzione, sviluppare un percorso di parole e musica che ripercorre la Storia della Liberazione di Firenze e le storie dei personaggi che l’hanno vissuta: Aligi Barducci, Liliana Benvenuti, Silvano Sarti, tutte quelle persone che dovettero lasciare le proprie case per sfollare a Palazzo Pitti, chi l’11 agosto al suono della Martinella insorse per riprendersi la propria città. Ma lo spettacolo dà voce anche a Timoteo Lucaroni, il manovratore della draga che ritrovò la testa della Primavera del Francavilla, o a Ettore Vangelisti, uno degli scalpellini che contribuì alla ricostruzione del Ponte, insomma a coloro che riportarono il ponte Santa Trinita allo splendore che oggi possiamo ammirare.
Dove possiamo vedere l’anteprima de La ricerca della primavera?
Sui nostri canali Facebook (https://www.facebook.com/dietrolequinteteatro/) e Youtube (https://www.youtube.com/channel/UCcxac4DMgRlFact5qWhLDNQ) e, da martedì, anche sulla pagina Facebook dell’ANPI di Firenze, che ci ha invitato a partecipare all’iniziativa Maratona delle parole per dirlo, un progetto che si svilupperà oggi al 1° maggio, per legare simbolicamente la Liberazione al mondo del lavoro, attraverso contributi di tutti i generi in cui saranno declinati concetti chiave “verso una prospettiva di vita personale e collettiva diversa”.