Un amante blasfemo e una prostituta: una storia d’amore con un epilogo terribile. Dopo una notte d’amore, il giovane confessa e viene giustiziato per oltraggio alla morale. In questa poesia di Giovanni Luca Valea non mancano i riferimenti religiosi, come l’accusa nei confronti di un mondo incapace di comprendere la diversità e la libertà.
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Confessò di essere pura:
dubito credesse davvero
nel Sacramento;
io spergiurai
come avrebbe fatto
un qualsiasi figlio di Dio
Mi trascinò dove le stelle
si incrinano, la strada di campagna
sbocciava come una rosa:
mi arresi alla tentazione
come avrebbe fatto
un qualsiasi figlio di Dio
La notte si aprì vergine
le sue gambe color del fumo
si spezzarono come il pane,
ma non spartii l’ultima luce,
come avrebbe fatto
un qualsiasi figlio di Dio
Mi domandò se volessi pregare:
“Tutti gli uomini sono muti
alle porte del Paradiso”
mi feci il segno della Croce, che importa,
come avrebbe fatto
un qualsiasi figlio di Dio
Lei mi lasciò un ciondolo
io la libertà di innamorarsi ancora:
non credo ne avesse bisogno.
Pregò per le proprie disgrazie
come avrebbe fatto
un qualsiasi figlio di Dio
Padre, sono qui che racconto
le sue menzogne come oro
la mia caduta come un Re,
ho la testa sotto la vostra scure
sono sicuro che mi giudicherete
come farebbe un qualsiasi
figlio di Dio
Giovanni Luca Valea