Si è conclusa oggi, sabato 23 maggio, la XII edizione di In-Box, progetto unico in Italia, nato a Siena nel 2009 da un’idea di Straligut Teatro, e arrivato oggi a riunire in due reti nazionali 79 partner fra festival prestigiosi, spazi off, teatri pubblici e privati e circuiti regionali.
Il progetto, sostenuto dal Comune di Siena, dalla Regione Toscana, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo e dalla Fondazione Toscana Spettacolo ONLUS, ha la peculiarità di lavorare, tramite il bando In-Box, dedicato al teatro e alle sue contaminazioni, e il bando In-Box Verde, riservato al teatro per le nuove generazioni, sulla distribuzione e circuitazione degli spettacoli, carenza cronica del sistema italiano.
I 12 finalisti, selezionati con un attento lavoro portato avanti sulla piattaforma Il Sonar fra le 469 candidature pervenute, si sono spartiti 87 repliche messe in palio dai partner della rete, suddivise in 37 per In-Box Verde e 50 In-Box.
Il vincitore di In-Box, a cui sono state assegnate 21 repliche, è Stay Hungry – indagine di un affamato un potente racconto autobiografico di Angelo Campolo, attore e regista messinese, direttore artistico di DAF Teatro dell’Esatta Fantasia, finalista ai premi UBU 2016 nella sezione “Miglior attore under 35”, che porta in scena il suo percorso di ricerca teatrale nei centri di accoglienza in riva allo stretto. La conoscenza e l’ascolto sono la chiave di un monologo ironico e drammatico, in cui la fame dei migranti e quella dei teatranti camminano a braccetto insieme.
Al secondo posto, con 8 repliche, Futuro anteriore: al centro dello spettacolo di Ferrara Off c’è una vecchiaia diversa, con anziani fuori dalle case di riposo, non più ai margini della società. È quest’urgenza di riformulare il rapporto tra società e popolazione di anziani, l’assunto iniziale dello spettacolo, dove un gruppo di giovani attori esplora nuovi possibili scenari d’invecchiamento. Uno spaccato di vita quotidiana quanto mai attuale.
Si aggiudica il terzo posto, con 7 repliche, Tropicana, di Frigoproduzioni, giovane compagnia che compara il proprio processo artistico a quello del Gruppo Italiano, ensemble musicale che agli inizi degli anni Ottanta sbancò il mercato con una hit ancora oggi trasmessa dalle radio italiane ma che sancì, di fatto, lo scioglimento del gruppo, incapace di sostenere quel successo e di replicarlo oltre. Lo spettacolo che apre una riflessione sull’identità dell’arte a contatto con una realtà che immagina prodotti e non processi è interpretato, fra gli altri, da Claudia Marsicano, vincitrice del premio Ubu 2017 come miglior attrice under 35.
A seguire, con 5 repliche a testa, due spettacoli si dividono il 4° posto parimerito. LIBYA. Back home, lavoro di teatro documentario che segue il viaggio di Miriam Selima Fieno verso la Libia, nel tentativo di mettersi sulle tracce delle sue origini nordafricane, messo in scena da La Ballata dei Lenna, e Non plus ultras, centrato sul giovane Ciro che, per amore, decide di aderire alla filosofia di vita degli ultras, prodotto da Coop Argot ARL e interpretato da Adriano Pantaleo, da poco diretto da Mario Martone nel film Il sindaco di rione Sanità.
Infine Polvere, vicenda dai contorni amari su una famiglia tarantina che vive all’ombra della grande industria siderurgica, scritta con grande sapienza drammaturgica dalla compagnia teatrale Cesare Giulio Viola, si aggiudica 4 repliche.
Da segnalare che Capotrave/Kilowatt, Murmuris, La Piccionaia e Teatro San Teodoro hanno scelto gli spettacoli da programmare avvalendosi del contributo dei loro gruppi di spettatori attivi (Visionari, Casa Teatro, Astronauti, Scuola Teatro e Danza Teatro San Teodoro).
Per quanto riguarda In-Box Verde, il podio, con 12 repliche, va a Che forma hanno le nuvole? un viaggio incantato, tra poesia e momenti rocamboleschi, messo in scena da Elea Teatro, compagnia che opera dal 2008 sui territori di Brescia e Milano. Che succede quando un bambino si rende conto di non esistere se non nella mente della propria sorella, di essere, insomma, un amico immaginario? Nemo, il piccolo protagonista, scoprirà che la cosa più importante non è il nostro aspetto, ma le azioni che compiamo e che si è invisibili solo se si vuole esserlo.
Al secondo posto, con 11 repliche, Opera Minima della compagnia Can Bagnato, composta da Eugenio Di Vito e Valentina Musolino. La magia dell’opera lirica è al centro di questo lavoro dove due personaggi immaginari, clown contemporanei, creano scenari onirici e danno vita a trasformazioni immaginifiche.
E poi a seguire: Volumi, viaggio per adulti e bambini dai 5 anni attraverso le storie e i luoghi dell’immaginario infantile in cui una danzatrice e un musicista giocano con l’universo dei libri messo in scena da QB Quanto Basta ottiene 6 repliche mentre 4 sono attribuite a La fabbrica dei baci, di Intrecciteatrali, che racconta le avventure del piccolo Pennino, alla ricerca del regalo per la festa della mamma.
Infine Paolo dei lupi, che trae ispirazione dalla vita di Paolo Barrasso, biologo e poeta che partecipò, negli anni ’70, al primo progetto del WWF per la salvaguardia del Lupo Appenninico in Italia. Un lavoro di Bradamante Teatro, che si aggiudica 3 repliche. E poi ancora, Orto degli Ananassi, con una replica, che in Dislessi – che? restituisce, con un linguaggio caratterizzato da una vivace tessitura musicale, libri pop-up e teatro delle ombre, il ritratto di un bambino affetto da dislessia.
Le tournèe degli spettacoli vincitori e finalisti partiranno al riapre dei teatri e saranno programmate dai partne nell’arco dei prossimi 24 mesi.
Nascerà a breve una nuova azione collaterale, promossa da alcuni partner della rete In-Box, che andrà a sostenere compagnie scelte tra quelle che hanno partecipato al bando; tema: il ripensamento del rapporto fra azione teatrale e linguaggi digitali e tecnologici, la commistione fra questi due universi nel rielaborare le proprie opere. Maggiori informazioni nelle prossime settimane.
Straligut, capofila del progetto In-Box, è un residenza artistica e culturale riconosciuta dalla Regione Toscana e sostenuta da Comune di Siena e dal Comune di Monteroni d’Arbia. Fa parte di R.A.T., coordinamento delle residenze toscane.