A quanti di noi manca terribilmente la settima arte? E pensare che le sale cinematografiche, così come quelle da concerto, sono tra le più colpite dalla situazione che stiamo vivendo. L’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi rende omaggio al cinema con due nuove playlist Spotify, una dedicata al Cinema muto e una dedicata al Cinema col sonoro.
La prima, intitolata “Silent Cinema” passa in rassegna le più belle musiche dedicate al cinema senza sonoro: si tratta di un cinema essenziale, costituito da fotogrammi in bianco e nero accompagnati da musica suonata dal vivo, spesso da un pianoforte presente in sala. “Con il cinema muto potevamo fare qualunque cosa, e ci riuscivamo”, diceva Buster Keaton, padre di questo genere cinematografico insieme a Charlie Chaplin e Stanlio & Ollio, ma si pensi anche al grande Rodolfo Valentino, interprete nel celeberrimo I quattro cavalieri dell’apocalisse, e che sarà il massimo rappresentante dell’era drammatica del cinema muto, fino all’avvento del sonoro, nel 1929. Musiche senza tempo, cariche dell’atmosfera del film cui erano dedicate, dovendo necessariamente evocare in maniera precisa ed efficace un preciso stato d’animo o una specifica situazione: dalle leggendarie musiche di Luci della città del 1931, composte da Charlie Chaplin e Josè Padilla, a Berlino – Sinfonia di una grande città, diretto da Walter Ruttman nel 1927 su musiche di Edmund Meisel, ma anche Rapsodia satanica di Nino Oxilia del 1917 su colonna sonora del grande Mascagni, e Metropolis di Fritz Lang, sempre del 1927, sulle musiche di Gottfried Huppertz. Come disse Nicola Piovani “La colonna sonora è l’inconscio del film”. Come non dargli retta. Pensare al cinema muto senza queste musiche è ovviamente invalidante: è proprio in quegli anni che si comprende l’enorme dignità delle musiche da film, che da quel momento in poi vengono appositamente create. Si pensi che, fino a qualche anno prima, le proiezioni venivano accompagnate da arie d’opera che niente avevano a che fare con le pellicole. Un modo sicuro per far perdere dignità alle une e alle altre. Stesso discorso vale senza ombra di dubbio per il cinema col sonoro, protagonista dell’altra playlist firmata laVerdi: “Film music”. Dalle musiche di Jules et Jim di Truffaut del 1962, composte da Georges Delerue, all’immortale colonna sonora di Guerre Stellari, composta dal grande John Williams. Spazio anche a Nino Rota, in tandem con Fellini, con le musiche di Satyricon, La Strada, Amarcord.
Il Cinema, come tutte le altre forme d’arte, è legato a doppio filo con la musica. L’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi non se ne dimentica e lo omaggia con queste due playlist, sperando, ancora una volta, di tenere compagnia al suo pubblico.