L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia riparte con i concerti live della rassegna estiva che segna l’attesa ripresa delle attività dopo lo stop forzato causato dall’emergenza sanitaria legata al Covid-19: dal 9 luglio al 6 agosto, otto serate di musica con l’Orchestra e il Coro nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica, cinque con il festival Beethoven Start (in occasione delle celebrazioni per i 250 anni dalla nascita del compositore e realizzato con il Patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania) dedicato all’integrale delle sinfonie dirette dal direttore musicale Antonio Pappano e tre serate dedicate a Mozart, a Piazzolla e Orff
“La speranza di musica è speranza di vita e questa è un’occasione importante per poter ripensare la funzione e la necessità della musica – conferma entusiasta di ripartire Michele dall’Ongaro, Presidente dell’Accademia in occasione della presentazione della stagione estiva, spiegando che i concerti in cavea (senza intervallo per evitare assembramenti) accoglieranno un massimo di 1000 spettatori (rispetto ai consueti 4000) nel totale rispetto delle direttive indicate incluso il distanziamento sociale.
“La stagione è in fieri e va ripensata, al momento stiamo lavorando per ipotesi per ipotesi stiamo ragionando sulle diverse possibilità magari aumentando i turni – spiega dall’Ongaro riflettendo sul futuro di Santa Cecilia – lo streaming potrebbe essere un’alternativa, così come le attività online, ma di supporto alla musica dal vivo – È stato ed è difficile immaginare di poter lavorare e questo ci porta a riflettere. La musica serve? In un momento in cui serve altro occorre ancora la musica? Importante è la prospettiva”.
La stagione estiva che vede impegnati Orchestra e Coro dell’Accademia prende il via il 9 luglio (sempre alle ore 21) con le Sinfonie n. 1 e n. 3 “Eroica”, prosegue il 13 luglio con le Sinfonie n. 4 e n. 7, il 16 luglio con le Sinfonie n. 2 e n. 6 “Pastorale”, il 21 luglio con la n. 8 e la n. 5 prima dell’appuntamento conclusivo del 24 luglio con la Sinfonia n. 9 “Corale” con il sopra Maria Agresta, il contralto Sara Mingardo, il tenore Saimir Pirgu e il basso Vito Priante.
“Sono molto felice di ritornare alla musica dal vivo con Beethoven, perché è l’integrale e perché si tratta di musica che richiede disciplina ed energia che ci fa particolarmente bene – conferma Pappano che aveva diretto il ciclo di Beethoven a Santa Cecilia già nel 2015 – sono impressionato dalla forza primordiale che emerge dalle sinfonie, importante per convincere e far capire che siamo qui di nuovo. È una sfida per l’orchestra riprendere con questi ritmi. La mia grande speranza è che il pubblico partecipi”.
Dopo il festival dedicato a Beethoven, spazio ancora alla musica con tre diversi appuntamenti con Libertango (il 29 luglio) con il Coro dell’Accademia di Santa Cecilia diretto da Piero Monti e l’ensemble Anna Tifu Tango Quartet, con un programma dedicato al Novecento fra Piazzolla, Ramirez, Otero, con un classico popolare, i Carmina Burana di Orff (il 31 luglio) con il Coro dell’Accademia di Santa Cecilia e con tutto Mozart (6 agosto) dalla Sinfonia concertante alla Sinfonia Linz dirette dal maestro Carlo Rizzari con la presenza delle prime parti dell’Orchestra, Francesco Di Rosa (oboe), Andrea Oliva (flauto), Guglielmo Pellarin (corno), Andrea Zucco (fagotto).
E dopo la pausa estiva, spazio agli appuntamenti di settembre già annunciati e che si svolgeranno ancora in cavea. Il 4 settembre (alle ore 21) Orchestra e Coro dell’Accademia saranno diretti da Alexander Lonquich, nel duplice ruolo di direttore e pianista per una serata dedicata ancora a Beethoven con l’Ouverture scritta per il Coriolano di H. Joseph Collin, il Concerto n. 4 per pianoforte e orchestra e la Fantasia Corale.
L’Orchestra sarà diretta ancora da Pappano l’11 settembre con un programma all’insegna dell’Ouverture Re Stefano di Beethoven, il Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 di Mendelssohn con il pianista Francesco Libetta e la Sinfonia “Jupiter” di Mozart.
Il 24 settembre Pappano e l’Orchestra di Santa Cecilia renderanno omaggio alla musica francese con Ravel (Le tombeau de Couperin), Bizet (la Sinfonia in do), Saint-Saëns (Concerto per violoncello n. 1 di Camille interpretato dal violoncellista, prima parte dell’Orchestra ceciliana, Luigi Piovano.
Ultimo appuntamento con l’attesto concerto del 25 settembre, stavolta in Sala Santa Cecilia ore 20.30, con il fuoriclasse Maurizio Pollini fra Intermezzi op. 117 di Brahms, Drei Klavierstücke di Schönberg, la Polacca op. 44, la Barcarola op. 60, la Mazurka op. 56 n. 3 e lo Scherzo op. 39 di Chopin.
Con la speranza di riprendere la nuova stagione in Sala Santa Cecilia, speranza in qualche modo sostenuta dalle parole di Albino Ruberti, Capo di Gabinetto del Presidente della Regione Lazio che ha anticipato l’emissione di nuove ordinanze “per ampliare numero di spettatori per spazi esterni e per interni in modo da calibrare il numero in base alle proprie specificità per mettere in condizione le strutture nella fase di programmazione delle nuove stagioni”.
Prezzi del festival Beethoven Start, da 20 a 30 euro, ridotto under 30, 10 euro, disponibilità del carnet Beethoven a 5 concerti.
Info e dettagli su www.santacecilia.it